giovedì 12 settembre 2013

Un libro tira l'altro: Special King Edition - Anni 2002/2013 e Antologie




Special King Edition - Anni 2002/2013



Durante l'estate la "special edition" XD del blog dedicata a Stephen King si è presa una breve pausa, ma ora che settembre è arrivato, direi che bisogna portare a conclusione la nostra rapida carrellata di titoli e buone letture...
Quello di oggi sarà il penultimo post dedicato all'argomento (anche se certamente ci capiterà di tornerà a parlare del mio adorato King non appena ci saranno eventuali news su futuri progetti, libri, film, serie tv, o anche mie recensioni relative a opere ad oggi non ancora lette, è chiaro...); l'ultimo appuntamento sarà invece dedicato ai libri firmati Richard Bachman: uno pseudonimo che ormai quasi tutti conosciamo, ma che, per chi ancora non lo sapesse, altro non nasconde se non "l'altra faccia" del Re! :D


Buick 8 (2002)




"Fa la sua comparsa nel lontano 1979 e continua la sua presenza sorniona in un capannone dietro la stazione di polizia della squadra D. È una macchina, una Buick blu notte, dentro sembra un giocattolo, ma un fatto è certo: dai copertoni sui quali non si posa mai un grammo di polvere, alla carrozzeria che si guarisce da sola, è viva come un animale... uno strano essere animato che a lunghi periodi di letargo alterna brevi, violenti attimi di attività."





"Buick 8" è probabilmente, fino a ora, il libro di King che mi sia piaciuto meno in assoluto: personaggi piatti e prevedibili, un intreccio che non va a parare da nessuna parte e un climax che non solo non viene sciolto in alcun modo, ma che, secondo me, non arriva neanche a toccare la cima veramente mai, mi hanno rovinato parzialmente la lettura, lasciandomi solo un senso di insipidità dolce-amara ad intorpidirmi il palato.
I troppi misteri irrisolti e le domande lasciate in sospeso hanno generato in me un senso di aspettativa mal ripagata che mi ha profondamente irritato; la storia, in se', non mi è parsa nulla di eccezionale - non solo una "figlia minore" della straordinaria potenza visionaria e della smisurata energia creativa di King, ma addirittura un buco nell'acqua e una cocente delusione.
I temi sono alcuni di quelli cari al nostro King di sempre, certo: la paura dell'ignoto e dell'abisso, la lotta di un uomo comune contro il Male e le sue conseguenze, il rapporto padre-figlio... ma, diciamoci la verità: tutte queste tematiche erano già state affrontate e sviscerate su carta, e per lo più in maniera mooooolto più esaustiva e interessante di così, in tante altre opere precedenti (e mi sto riferendo qui solo al nutrito gruppo delle "minori", senza nemmeno stare a incomodare i grandi classici firmati dal Maestro...) e, in definitiva, non mi pare sia stato aggiunta, grazie a "Buick 8", altra acqua a questi mulini che già non vi fosse affluita in precedenza.
Purtroppo, dunque, per quanto mi riguarda, la reputo una lettura abbastanza sconsigliabile... a meno che, certo, come me, voi non abbiate prestato solenne giuramento di arrivare, un giorno, a poter dichiarare di avere letto tutti i libri del Re, dal primo all'ultimo!  ;D

Giudizio personale: 4.5/10


Colorado Kid (2005)

"Fresca di scuola di giornalismo, la ventenne Stephanie McCann sta facendo uno stage presso il minuscolo quotidiano di un'isoletta del Maine, dove si occupa di picnic parrocchiali, sparizioni di gatti e altre amenità. Ma un pomeriggio i due anziani proprietari della testata le raccontano un vecchio caso di cronaca. Una storia del passato che parla di una coppia di reporter e di un cadavere chiamato Colorado Kid, di una morte che forse era un omicidio, ma senza movente, senza alibi, con tempi impossibili e indizi assurdi. Accaduto proprio lì. In venticinque anni, ogni scoperta anziché chiarire i fatti li ha ammantati di oscurità, ogni risposta anziché esaurire le domande le ha moltiplicate. Perché? Riuscirà Steffi a risolvere l'enigma?"


Gran parte di quanto ho detto a proposito di "Buick 8", purtroppo calza a pennello e si adatta alla perfezione anche nel caso di questa breve novella, secondo me.
Un altro piccolo, grande "gioiellino mancato" della narrativa di genere, un racconto che fa dell'ostentato meccanismo della "suspance in sospeso" XD il suo biglietto da visita principale.
L'ho letto d'un fiato, e questa probabilmente rappresenta, ai miei occhi, la sua più grande virtù... perché a livello di trama, personaggi e ambientazione, di sicuro siamo ai livelli del "dimenticabilissimo... anzi, probabilmente prima te lo scordi, e meglio è!" :P
Da "Colorado Kid" è stata tratta una fortunata serie televisiva, ad ogni modo, chiamata "Haven". La quarta stagione del telefilm sta per debuttare negli USA (il primo episodio andrà in onda il 13 settembre, per essere precisi), e le critiche e i commenti che ho letto in giro a proposito di questa serie mi sono parsi abbastanza positivi... Vorrei provare a guardare qualche episodio nel giro dei prossimi giorni, per farmi un'idea; chissà se qualcuno di voi, intanto, l'ha già seguita e ha da parte qualche minuto per svelarmi la sua opinione al riguardo! :D

Giudizio personale: 3.8/10


Cell (2006)


"Boston, primo ottobre. Tutto va bene. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario. Per Clayton Riddell è il più bel giorno della sua vita. In quel preciso istante, il mondo finisce. A milioni, quelli che hanno un cellulare all'orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l'homo sapiens non è mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma questo è solo l'inizio."



Un avvincente e adrenalinico romanzo di zombie ispirato, innanzitutto, alla concezione e alla filosofia "zombesca" XD elaborata dal genio di Romero in persona...
Devo dire la verità, ho sempre letto e sentito tantissime critiche a proposito di "Cell" e, per assurdo che possa sembrare, mi sono ritrovata a condividere gran parte di quegli appunti negativi, pur avendo poi nel complesso abbondantemente apprezzato il romanzo... il quale mi ha - fra le altre cose - pure fatto piangere come un vitellino nell'arco di un paio di sequenze particolarmente strazianti! XD
Ammetto che le accuse di ripetitività esasperante sono tutto, fuorché infondate (ad esempio, voglio dire... quante volte ancora dovremo leggere di Jack/Jake/Jordan, il ragazzino dai biondi capelli il cui nome cambia lievemente a seconda dell'opera, ma il cui carattere è in definitiva sempre lo stesso?! XD), e in fondo posso facilmente comprendere come alcuni fra i fan più affezionati del Maestro siano arrivati a tediarsi e a pensare "Ehi, ma non ci eravamo già passati?! XD", in alcuni punti specifici del romanzo...
Ma, per quanto mi riguarda, ho adorato alcuni dei personaggi presenti in questo libro - la giovane Alice e l'azzimato Tom in particolare - mi sono commossa, ho parteggiato, provato emozioni, riflettuto la mia dose quotidiana di riflessioni XD, e, soprattutto, mi sono divertita e ho provato autentico interesse nei confronti delle sorti dei personaggi!
Che poi il finale non mi sia andato tanto a genio - l'ho trovato una stridente via di mezzo fra "La terra dei morti viventi" e "It" - è un altro paio di maniche...
Nel complesso, però, romanzo decisamente promosso! ;D

Giudizio personale: 7.8/10


La storia di Lisey (2006)

"Com'è fatto il mondo segreto di uno scrittore strapremiato, adorato dal pubblico e dalla critica? Per venticinque anni Lisey è stata sposata al celebre Scott Landon. Un lungo, stupendo matrimonio con lui - un uomo meraviglioso ma complicato, con una tara nel sangue - e con l'universo di lui, una dimensione proibita ai normali, piena di cose fantastiche ed esaltanti, ma anche letali; di forze che possono risanare o uccidere, in virtù di leggi incomprensibili; il rifugio di un artista geniale e precoce, un Eden vigilato da un serpente inesorabile. Laggiù ci sono colline viola, mari al tramonto, ombre vaganti, tombe, e la "pozza delle parole", cui attingere a piene mani per creare e illudere... Però ora Scott è morto e la vita di Lisey è uguale a quella di tante altre. Non siamo a Boo'ya Moon, bensì nel prosaico Maine, dove lei affronta il triste compito di svuotare il gigantesco studio del marito, con la sua mole di manoscritti. Un gesto innocente, ma che può scatenare le reazioni inconsulte di certi fan un po' particolari. E non è tutto. Impegnata da una parte a difendersi dagli assalti alla sua persona, Lisey si rende conto, su un altro fronte, di essere come una porta lasciata aperta su quell'altro mondo ai confini tra ragione e pazzia... già intravede - negli specchi, nelle superfici lucide - il muso dell'essere che ha popolato gli incubi del marito, che ora viene per lei..."

Ne avevamo già parlato sul blog in una precedente occasione: date un'occhiata QUI se siete curiosi! ;D

Giudizio personale: 9.7/10


Le raccolte di racconti


Forse non tutti sanno che, oltre ad essere un geniale compositore di romanzi, King è anche un abilissimo cantore nell'ambito della narrativa breve... Fra le sue opere migliori in assoluto, se volete il mio parere, compare più di un racconto breve, e il libro che consiglio sempre, indiscriminatamente a tutti, di leggere per cominciare a farsi un'idea della stoffa e dello straordinario livello raggiunto dall'autore, è proprio un'antologia, chiamata "Stagioni diverse".
La mia seconda scelta, in ordine di preferenza, ricade invece su "Notte buia, niente stelle", una raccolta di quattro novelle/romanzi brevi che rappresenta in pratica una sorta di "risposta" kinghiana a "Uomini che odiano le donne" di Larsson.
Un capolavoro assoluto, per quanto mi riguarda; e, proprio come nel caso di "Stagioni diverse", tre racconti su quattro sono degli autentici gioielli, intensi e brutali e terribilmente strazianti, nella loro onestà e nella loro rovente, spietata nitidezza.
"A volte ritornano", "Scheletri", "Incubi e deliri", "Quattro dopo mezzanotte", "Tutto è fatidico": dal gran "calderone" di ciascuna antologia è possibile pescare racconti buoni e racconti cattivi e, armandosi di pazienza e dedizione, anche di numerose, autentiche gemme semi-dimenticate, secondo me!
La media dei racconti validi si abbassa solo, per quanto mi riguarda, nel caso di "Al crepuscolo": non dico che le storie contenute in questa raccolta mi siano dispiaciute proprio tutte, ragazzi, ma... quasi, purtroppo!! :P

Giudizio personale:

A volte ritornano: 7.7/10
Stagioni diverse: 9.8/10
Scheletri: 7.5/10
Quattro dopo mezzanotte: 8.7/10
Incubi e deliri: 8.0/10
Tutto è fatidico: 8.4/10
Al crepuscolo: 6.0/10
Notte buia, niente stelle: 9.7/10


Letture da recuperare

Duma Key (2008)


The Dome (2009)


22/11/'63 (2011)


Joyland (2013)


:)

8 commenti:

  1. Joylane e 22/11/63 sono favolosi entrambi. Be', il secondo è proprio un capolavoro.
    Di questi ho letto solo Cell e La storia di Lisey: il primo mi era piaciuto moltissimo! E che finale!

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    1. Ho entrambi i libri, se non fossi una tartarughina nella lettura, probabilmente li avrei già finiti da un pezzo! :P Ma li recupererò... voglio arrivare a leggerli tuttiiiiii!!! *__*

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  2. Quelle raccolta di racconti devo assolutamente comprarla!!! :D
    La storia di Lisey mi attira davvero tantissimo! :)

    Quest'estate invece ho preso 22/11/63 in spagnolo, ma ancora non l'ho letto! D:

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    1. Confermo: secondo me è davvero uno splendido libro, "La storia di Lisey"! Forse appena un po' troppo lungo, ma in pratica è l'unico difetto! ^^ Oh, anch'io "22/11/63" ormai ce l'ho da un bel po' di tempo: pian pianino, bisognerà che mi industri a leggerlo! ;D

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  3. guarda caso ho proprio stagioni diverse a casa.... prima o poi devo riprenderlo in mano, visto ke in questa tua classifica è il migliore.

    under the dome non l'ho letto ma sto seguendo la serie tv (ci sn caduta, alla fine: volevo prima leggere il romanzo XD)

    11/22/63 deve essere assolutissimamente mio ;) troppi lettori affidabili (a cui si è aggiunto ank mr ink ;) ) ne parla bene

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    1. Uh, io invece la serie di "Under the Dome" non l'ho ancora cominciata: prevedo di cascarci anch'io a breve, però! ;D "Stagioni diverse" è un libro stupendo: tre racconti su quattro sono eccezionali, secondo me!! *__*

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  4. Eccomiiiiii! Sono otto secoli che mi sono salvata questo post per leggerlo con calma e finalmente ci sono riuscita! Credevi me lo fossi perso eh?
    Bene da dove cominciare? Direi che seguirò il tuo ordine. Su Buick 8 e Colorado Kid non potresti trovarmi più d'accordo: il secondo non mi ha lasciato il minimo ricordo, mentre del primo ricordo l'insoddisfazione... una macchina infernale non era più che sufficiente nella produzione kinghiana? Io penso proprio di sì.
    Cell è uno dei libri che preferisco - almeno tra i meno datati - e anche La storia di Lisey è molto bello.
    Discorso a parte va per le raccolte di racconti... io non sono per niente una fan del genere perchè la brevità riesce raramente a colpirmi o emozionarmi in qualsiasi modo, quindi sono ben pochi quelli che mi hanno lasciato il segno: ai primi posti ci sono sicuramente Notte buia, niente stelle che ho triturato come un romanzo intero tanto mi ha appassionata con le sue storie e l'altro è Quattro dopo mezzanotte, tre dei quali mi hanno lasciato un ricordo così forte da non averli nemmeno scordati dopo tutti gli anni che sono passati dalla lettura. Tutti gli altri sono finiti più o meno nel dimenticatoio (a parte Stand by me e l'allievo) e quelli che più mi avevano delusa erano stati A volte ritornano (che però ha dato origine al film Brivido sulle macchine che si animano da sole che mi era piaciuto un sacco!) e Schelettri.
    Delle letture che ti mancano: 22/11/63 manca anche a me. Avendolo appena letto, ti consiglierei di dare la precedenza a Joyland ma anche Duma Key è davvero molto bello, un pochino visionario in alcuni punti ma molto coinvolgente. Con The dome ho invece un rapporto contrastante... la storia mi ha appassionata terribilmente, ma non sono riuscita a trovare nella miriade di personaggi che si muovono sotto la cupola uno solo che si sia conquistato il mio affetto. E anche per questa volta mi sembra di avere detto tutto quello che avevo in mente... scusa il ritardo :D

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    1. Eccoti, Lo, ma ciaoooo!!! :D
      Dunque, dunque... Sai che "Brivido" non l'ho ancora mai visto?! Mi è venuta curiosità!! :D Uh, io credo di essere rimasta meno colpita, parlando sempre delle antologie, da "Al crepuscolo"; mentre fra "Scheletri" e "A volte ritornano" faccio sempre un po' di confusione, in pratica ormai la mia memoria le ha fuse tipo l'una nell'altra, hi hi hi! ;D farò tesoro dei tuoi suggerimenti sui libri che ancora mi mancano, grazie mille: non mi ero accorta che me ne mancassero da leggere ancora così tanti, specie recenti, a proposito... quanto scrive, il nostro adorato Re, per fortuna!! *___*

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