domenica 12 gennaio 2014

Recensione: "The Drowning Girl"


"C'è sempre una sirena, 
pronta a cantarti la strada verso la rovina". 



Vincitore del premio Bram Stoker 2012


Titolo: The Drowning Girl: A Memoir
Autrice: Caitlin R. Kiernan
Serie: //
Disponibile: in inglese!
Trama: "India Morgan Phelps - Imp per gli amici - è schizofrenica.
Mentre lotta contro le sue percezioni della realtà, Imp deve scoprire la verità sui suoi incontri con strane creature provenienti dal mito - o da qualcosa di molto, molto più strano..."
Ambientazione:
tecnicamente parlando, gran parte della storia si svolge a Providence, Rhode Island, e lungo le coste del New England, ai giorni nostri. Ma penso sarebbe più giusto dire che il viaggio di Imp, la sua personalissima odissea in un mondo "parallelo" abitato da licantropi, sirene e creature mostruose in abiti umani colte solo con la coda dell'occhio, un universo che forse esiste soltanto dentro la sua testa, ma più probabilmente no, comprende anche (e forse soprattutto) le regioni più desolate, inquietanti, deliranti e sovraffollate della sua immaginazione e della sua follia.
Personaggi principali:
- India Morgan Phelps: detta Imp dai suoi amici (una parola che in inglese significa, letteralmente, "diavoletto", "demone"), è una giovane donna fra i venti e i trent'anni, affetta da una forma di schizofrenia grave ereditata, in linea discendenza femminile, dalla sua famiglia materna. Di indole tranquilla, mite e quasi serafica nonostante le sue bizzarrie e i mille fantasmi che si agitano a ogni ora del giorno e della notte dentro il suo petto, le innumerevoli voci delle cose e delle persone amate e poi perdute per sempre, tiene sotto stretto controllo i propri lati oscuri attraverso una massiccia dose di medicinali associati a psicoterapia. Imp sta tuttavia per affrontare la prova più ardua e sofferta della sua vita: mettere giù per iscritto la propria personalissima esperienza con una sirena dagli occhi blu come l'oceano, una creatura tormentata e inquieta avvolta dal mistero più fitto; una figura tragica e spietata che si rivelerà assolutamente impossibile da non amare, figuriamoci dimenticare...
- Abalyn: appassionatissima di videogame, di libri fantasy e di computer, è la ragazza di Imp, nonché sua saldissima ancora di salvataggio nell'oceano delle violentissime tempeste emotive scatenate da Eva! XD Taciturna, riflessiva e molto, molto orgogliosa, ha un temperamento gentile e incline alla pazienza e al perdono (al limite della santità, per come la vedo io! XD); trascorre troppo tempo rintanata entro quattro mura, nel tentativo di evadere il più possibile dal mondo reale, che l'ha ferita e giudicata in malo modo più di una volta...
- Eva Canning: ecco, ho sempre saputo che cercare di descrivere Eva, per quanto sommariamente, avrebbe rappresentato la parte più difficile dell'intera recensione! :P Perché Eva, molto semplicemente, è il Mistero e l'Ignoto fatto persona: potrebbe essere contemporaneamente un milione di cose e nessuna di queste, oppure, addirittura, nulla in assoluto. Perciò, sirena, lupo, donna, fantasma, mostro, vittima, carnefice, pazza, smarrita, manipolatrice, innocente, colpevole, viva o morta... Viva o morta. L'unica certezza possibile, direi, consiste proprio nel fatto che Eva è la Sirena di Imp, giunta sulla soglia della sua casa per cantarle la strada che porta verso la rovina...
Le mie opinioni:
"The Drowning Girl" è quel genere di romanzo che, oltre a farti costantemente dubitare delle tue facoltà mentali avvolgendoti in un'implacabile morsa di tensione, mistero, suspance ed emozioni, è in grado di farti innamorare del genere fantasy/gotico per la milionesima volta, a prescindere da quanti libri/film tu abbia letto/visto fino a quel momento.
Vincitore del Premio Stoker, candidato a tutti i più prestigiosi riconoscimenti letterari dedicati al genere dell'ultima stagione (dal Nebula al Locus, dal British Fantasy al World Fantasy Award), è un libro capace di trascendere abilmente qualsiasi tentativo di catalogazione e di classificarsi ai primissimi posti della mia personale classifica dei romanzi più amati, interessanti, conturbanti, intriganti e spiazzanti di sempre.
La trama riportata qui sopra e in rete, secondo me, non è assolutamente in grado di rendere giustizia alla complessità di questa magica e macabra fiaba gotica, una storia amara, dolce, crudele, surreale, ancestrale.
E tuttavia non me la sento nemmeno di biasimare chiunque abbia scelto di concentrare la sinossi nelle sopracitate poche righe perché, fidatevi di me, non sarebbe possibile riassumere in maniera adeguata (o anche solo sensata XD) l'ordalia di Imp neppure continuando a provarci per dieci o quindici anni di fila; anzi, sarebbe una chimera persino cercare di raccontarla secondo una o più delle tecniche narrative convenzionali, come la Kiernan, autrice brillante e decisamente talentuosa, sembra sapere perfettamente.
Voglio tuttavia provare a darvi un accenno un po' più particolareggiato della trama, allo scopo di farvi capire meglio di cosa stiamo parlando.
Imp sa perfettamente di essere pazza. Si è sentita diversa per tutta la sua vita e, del resto, sua madre e sua nonna si sono tolte la vite dopo un ricovero forzato in un reparto psichiatrico, quindi le probabilità che anche nella sua mente possa esserci qualcosa di "storto", di irrimediabilmente deformato e "storpiato", per lei sono sempre state alte.
Prova a vivere la sua vita con serenità e tranquillità, nonostante questo, grazie all'ausilio dei medicinali e della sua psichiatra. Lavora come commessa in un negozietto, dipinge quadri che a volte vende ai turisti nel bel mezzo dell'estate soleggiata e che altre volte sceglie di tenere per se', scrive i suoi racconti e guida una piccola Honda un po' sgangherata. Si infatua spesso, di solito della donna sbagliata, fino a quando non conosce Abalyn, un'altra emarginata, una donna sola e ruvida, che nella vita ha sofferto tantissimo; una che sa perfettamente cosa significa sentirsi sbagliati e "rotti" in un mondo sempre pronto a giudicare e mai disposto ad ascoltare.
Imp inizia allora una relazione con Abalyn e continua a vivere la sua vita, cercando di ignorare il richiamo costante rappresentato da quella dolorosa "porta aperta" - chi lo ha scritto, che un suicidio lascia sempre come una sorta di uscio, una soglia spalancata sull'abisso, affacciata nel cuore e nella mente delle persone care che quell'anima infelice e disperata si è lasciata indietro? Non lo rammento più, ma so che devo averlo letto da qualche parte... - il retaggio, dicevo, che sua madre e sua nonna, scegliendo di abbandonare questo mondo, si sono lasciate alle spalle.
Qualche volta, Imp vede delle cose che gli altri non vedono. Ma questo non sembra preoccuparla troppo. Perché lei è quello che è, ed è sempre stata abbastanza sveglia da sapere che è inutile sprecare le forze per cercare di cambiare quello che non può essere cambiato.

Ma poi, un giorno, qualcuno (qualcosa) entra a far parte della sua vita.
Potrebbe essere un'anima tormentata. Potrebbe trattarsi di una donna, o di una creatura del mare, o di una figlia della foresta. Potrebbe essere un fantasma, uno spirito incorporeo ed etereo, oppure un demone bestiale fatto di carne, ossa, tentacoli e sangue.
Potrebbe essere chiunque, e qualsiasi cosa. L'unica cosa certa è che il suo nome è Eva Canning, che è una Sirena e che non se ne andrà fino a quando non avrà preso tutto da Imp: mente, anima, corpo, cuore, sanità mentale.

"The Drowning Girl" è, a mio avviso, molto più di un semplice romanzo; è un incantesimo, conturbante, morboso, oscuro, scritto in una lingua che non è sempre facile comprendere; un prodigio che ti seduce e ti cattura, trascinandoti giù con se' negli abissi di una mente - schiava della carne e costretta a stento dalle rigide, del tutto inadeguate gabbie della logica - perseguitata dai fantasmi e lacerata da mille demoni.
La voce di Imp (una protagonista straordinaria, detto per inciso) è il prototipo perfetto del concetto di "narratore inaffidabile"; ma limitarsi ad affermare questo sarebbe, in un certo senso, un mero eufemismo, perché fa quasi sembrare l'assurda, folle, delirante, geniale (assolutamente geniale, non mi stancherò mai di ripeterlo!) tecnica narrativa della Kiernan una sorta di cliché, un espediente di cui abbiamo, tutto considerato, già letto e sentito... quando invece non esiste nulla in circolazione, là fuori, che si avvicini anche solo lontanamente all'essenza, o alla struttura (alla quasi totale assenza di struttura, anzi, potremmo quasi dire) di "The Drowning Girl".

Provate a immaginare cosa succederebbe se qualcuno gettasse in una sorta di gran frullatore universale dei brandelli di "Mulholland Drive", degli spezzoni tratti da "In Compagnia dei Lupi", da "La Sirenetta" di Walt Disney e dal cinema di David Cronemberg, e li mescolasse con il genio di Lewis Carroll, Stephen King, Clive Barker, Hans Christian Andersen, Neil Gaiman; il risultato di una simile unione potrebbe, io credo, arrivare ad assomigliare molto alla stesura definitiva dello stupefacente romanzo firmato da Caitlin R. Kiernan.
Le fonti di ispirazione per il libro, del resto, sono innumerevoli e abbracciano il campo dell'arte a 360 gradi, fra cinema e poesia, dipinti e sculture, musica e architettura, citazioni da "Alice nel Paese delle Meraviglie", Edgar Allan Poe, Virginia Woolf, Dante e chi più ne ha, più ne metta! XD
Forse proprio per questo, grazie a questa controversa e vorticosa combinazione di sorgenti e di influenze (sono quasi sicura che Imp la definirebbe una sorta di "licantropia delle fonti", e avrebbe pienamente ragione! XD), "The Drowning Girl" arriva a essere un'opera polivalente e potentissima, che il lettore potrebbe forse accingersi a ricominciare, con il cuore in gola, mille e mille volte ancora, per riuscire a trovare sempre, a ogni nuova rilettura, un indizio, il segreto per schiudere una chiave di lettura completamente diversa, rivoluzionaria e fondamentale.
"The Drowning Girl" è una ghost-story che non è, chiaramente, soltanto la storia di un fantasma e di un'ossessione, ma la storia di molti fantasmi (alcuni dei quali, ancora perfettamente in grado di respirare) e di molte ossessioni, affrontate sulla carta dalla scrittrice e dalla sua eroina con indicibile onestà e spietata determinazione.

Un libro crudo, rude, sincero, onirico, pazzesco, a tratti disturbante (coinvolge, ad esempio, uno o due amplessi con strane donne-animale dallo sguardo selvaggio... e non è che quelle sequenze siano state particolarmente facili da digerire, per quanto ben scritte, emozionanti e altamente suggestive, si deve ammettere! XD) e a tratti talmente poetico e lirico da spingere, più di una volta, sull'orlo della commozione.
Sono tantissimi i grandi e popolari Autori americani ed inglesi che si sono profusi in lodi entusiaste e hanno osannato l'approdo in libreria di "The Drowning Girl"; fra di essi, spiccano senz'altro i nomi di Clive Barker, Holly Black, Peter Straub, Catherynne Valente, Neil Gaiman.
Ho deciso di fidarmi del loro giudizio e, come (forse! XD) a questo punto avrete già intuito, non me ne sono affatto pentita.
Perché "The Drowning Girl" è un libro che vale, e la Kiernan un'autrice che ha tutta la stoffa di questo mondo. La storia che ha scritto per noi è un canto, una malia fatta di sostantivi, verbi, aggettivi e pronomi, che riesce - facilmente, finalmente - a svincolare i generi del fantastico e dell'horror dalla facile etichetta di figli minori della letteratura, prodotti del mero intrattenimento e della voglia di evasione, e a conferire loro una decisiva spinta verso le più alte sfere della visionarietà e dell'arte.

Giudizio personale: 10/10


12 commenti:

  1. Risposte
    1. Yes: confermo, Mik.. è un grande, grande libro! ^^

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  2. 10/10?? No dico, DIECI SU DIECI?!?!?!? Ricordo di averti letta raramente così entusiasta, coinvolta e affascinata da un'opera e se questa ti ha fatto questo effetto deve necessariamente essere straordinaria... cosa darei per leggerla! Peccato che sia disponibile solo in inglese e non mi azzarderei mai ad affrontare un libro così complesso e multisfaccettato in una lingua diversa dall'italiano. Mi auguro che decidano di tradurla... tu non è che hai notizie in merito?
    Comunque bellissima recensione davvero ^^

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    1. Grazie mille, Lo!!! ^^ Purtroppo, per quanto ne so, ancora non circola alcuna notizia su una possibile futura traduzione in italiano! :( Le mie speranze, però, per il momento rimangono alte: riesco a pensare a una o due case editrici italiane parecchio sensibili in materia di novità sui generis e fuori dai canoni, che potrebbero (mai dire mai!) adocchiare questo titolo e decidere di regalare al pubblico italiano una gran bella perla... Vi terrò aggiornati, in caso, come sempre! ;D

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  3. 10/10 è un voto pazzesco, e questo libro sembra davvero una lettura obbligata, intrigante e coinvolgente O_O
    Chissà se lo vedremo mai tradotto...

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    1. Speriamo di sì, Kate: sono sicura che, nelle mani del giusto traduttore, avrebbe tutte le carte in regola per stregare e conquistare tanti e tanti lettori italiani! *__*

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  4. non ho letto il libro (ma lo farò presto) ma altroché se gli hai reso giustizia.
    Stupenda, appassionata e estremamente coinvolgente.. Ho già comprato l'ebook mentre leggevo la recensione!

    Grazie!

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    1. Wow, grazie mille a te per aver letto il post, Sery! ^^ Spero tanto che il libro possa piacere anche a te: per quanto mi riguarda. è stata la lettura più pazzesca, originale, folle ed emozionante che mi capitasse da tanto, tanto tempo! *__*

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  5. Cavoli, mi hai convinta!
    La tua recensione è accuratissima, e la storia sembra davvero molto coinvolgente e intrigante *w* E poi amo le storie piene di mistero, in cui è difficile distinguere tra la realtà e l'immaginazione...
    Insomma, questo libro va dritto in WL!

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    1. Grazie mille, Annie!! ^^ Spero tanto che, quando lo leggerai, possa piacere anche a te. Per me è stato un vero e proprio colpo di fulmine; per gli appassionati di fantasy/storie gotiche, poi, secondo me è un vero e proprio "must-read"! ;D Ora il mio obiettivo è quello di leggere anche tutti gli altri romanzi dell'autrice, se ci riesco! ^^

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  6. Credo sia la prima recensione che leggo, su questo blog, ad assegnare 10/10! Già solo per questo hai tutta la mia attenzione. Il libro in sé, poi, sembra davvero forte :D

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    1. Ti confermo che è davvero la prima recensione ad aver ottenuto il punteggio pieno, Cami! ;D Il libro è strepitoso: so già che ci vorrà un bel po', prima di trovare un'altra lettura in grado di coinvolgermi e stupirmi così tanto...

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