lunedì 6 gennaio 2014

Recensione: "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug" (film)




Titolo originale: The Hobbit: The Desolation of Smaug
Regia:  Peter Jackson
Interpreti: Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Ken Stott, James Nesbitt, Evangeline Lilly, Orlando Bloom.
Anno: 2013

""Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug" è il proseguimento delle avventure del personaggio di Bilbo Baggins, in viaggio con il Mago Gandalf ed i tredici Nani, guidati da Thorin Scudodiquercia, in un'epica battaglia per la riconquista della Montagna Solitaria ed il perduto Regno dei Nani di Erebor. Dopo essere sopravvissuti all'inizio del loro viaggio inaspettato, la Compagnia continua ad andare verso Est, incontrando lungo la strada Beorn il cambia pelle ed uno sciame di ragni giganti, nella minacciosa foresta di Mirkwood.  Dopo essere sfuggiti alla cattura da parte dei pericolosi Elfi della Foresta, i Nani arrivano a Lake-town e finalmente alla Montagna Solitaria, dove si troveranno ad affrontare il pericolo più grande - la creatura più terrificante di ogni altra - che non solo metterà a dura prova il loro coraggio, ma anche i limiti della loro amicizia ed il senso del viaggio stesso: il Drago Smaug."



Ragazzi, oggi sono qui per confessarvi una cosa: come tanti, tantissimi di voi, ho letto e amato molto "Il Signore degli Anelli" e "Lo Hobbit", i due capolavori universali di Tolkien... ma, a differenza di tanti, tantissimi di voi, non mi sono mai innamorata della storia al punto da desiderare di leggerla e rileggerla almeno cento volte, e mi dimentico perennemente di citare l'una o l'altra opera all'interno della mia classifica personale dei libri fantasy più amati. Chissà... dubito sia un caso, a onor del vero! XD
Nonostante questo, sono affezionatissima ai personaggi di Frodo e di Bilbo (quest'ultimo mi è sempre andato a genio in modo particolare: probabilmente perché mi ricorda un po' la sottoscritta! :P), stravedo per il mago Gandalf *___*, e finora non mi sono persa un solo film di Peter Jackson ambientato nella leggendaria Terra di Mezzo!

Accantonando per un momento queste considerazioni, resta il fatto che, secondo me, "Lo Hobbit: La desolazione di Smaug" è un gran bel film.
Divertente, epico, emozionante, denso di effetti speciali, combattimenti in stile cartoonistico e repellenti creature irsute da sgominare XD...
Il regista è stato nuovamente in grado di catturare tutta la mia attenzione e, dettaglio forse ancor più degno di nota, di canalizzare l'intera portata della mia immaginazione, realizzando quello che mi è parso un sequel pienamente all'altezza delle aspettative; un film che non delude e non perde un colpo, rivelandosi il coronamento spontaneo e quasi perfetto delle ottime premesse gettate in "Un viaggio inaspettato".
In questa nuova fatica di Jackson, oltre a tanti volti nuovi (cito qui, fra tutti, la mia new entry preferita, vale a dire l'umano Bard, interpretato dall'attore britannico Luke Evans),  noi spettatori abbiamo la possibilità di ritrovare parecchi volti attesi e familiari; mi par già di sentire, a questo proposito, qualcuno di voi lanciare un gridolino di gioia ed esclamare: "Orlando Blooooooom! Legolas! Legolas!" :P
Eh già: l'eroico e platinato elfo arciere torna infatti a far parlare di se' ne "La desolazione di Smaug", e di certo il suo personaggio faticherebbe alquanto a passare inosservato, dal momento che si batte e lotta contro schiere e schiere di orchi come una belva scatenata per la gran parte del suo tempo in scena! XD
Altra novità, l'introduzione di Tauriel, eterea combattente elfica dotata dei lineamenti angelici e delicati della bellissima Evangeline Lilly, nonché l'accenno iniziale della (improbabile XD) love story che comincia a sbocciare fra l'indomita eroina dai capelli ramati e un giovane nano dal temperamento irruento.
Penso, in definitiva, che proprio questa "forzatura" della sceneggiatura sia evidenziabile fra le note dolenti della pellicola, che di per se' scorre e avvince in maniera assolutamente encomiabile. Per quanto apprezzi la Lilly, non posso dire di aver trovato la sua interpretazione ne "La desolazione di Smaug" particolarmente encomiabile (anzi! XD), e per di più la storia d'amore mi è sembrata imposta e calata dall'alto, niente affatto una conseguenza logica e naturale delle psicologie dei rispettivi personaggi. Un po' come successo con Arwen ne "Il Signore degli Anelli", per capirci, ma in misura se vogliamo ancora maggiore: la presenza di Tauriel mi è parsa piazzata lì a bella posta per non far storcere troppo il naso alle spettatrici e non far piovere sul film e sulla produzione delle (peraltro inutilissime e del tutto insensate, a mio modo di vedere) eventuali accuse di maschilismo di qualche sorta, secondo me! XD

Piccoli cavilli a parte, ho adorato Ian McKellen e Martin Freeman, e il drago Smaug, semplicemente, si è rivelato un villain fantastico, di tutto rispetto, che non vedo assolutamente l'ora di ritrovare in "Lo Hobbit - Racconto di un ritorno"! *___*
Le differenze con il libro, inutile stare a girarci intorno, stavolta si fanno sentire parecchio; molto più di quanto non si avvertissero in "Un viaggio inaspettato", per come la vedo io.
Il ruolo di Sauron viene enfatizzato per amplificare il continuo gioco di rimandi con la precedente trilogia cinematografica di Jackson, per fare un esempio; ma in realtà i cambiamenti coinvolgono diversi aspetti dalla pellicola: non solo la manipolazione e l'introduzione di parecchi personaggi che nel romanzo non c'erano o che comunque venivano concepiti in maniera diversa, ma anche e soprattutto, secondo me, dal punto di vista delle atmosfere, che nel film si presentano assai più epiche, drammatiche e auto-celebrative di quanto non tendessero ad apparire nello straordinario libro di Tolkien (che vanta, a differenza della serie de "Il Signore degli Anelli", un ritmo brioso, giocoso, ricco di humor, e delle atmosfere leggere che l'hanno sempre reso una lettura particolarmente adatta al palato dei ragazzi in età scolare.)
Ciononostante, ho apprezzato in pieno il lavoro svolto da Jackson e dal suo cast, sia tecnico che artistico; "La desolazione di Smaug" è il film fantasy per grandi e piccini che tutti desiderano (giustamente) vedere, a Natale o nel cuore dell'estate, in sala o a casa, comodamente sprofondati sul divano di fronte a un fiammante blu-ray nuovo di zecca: un magico sogno a occhi aperti, in altissima definizione, lungo appena due ore e mezza...
Bello, appassionante, divertente, stravagante, avventuroso come soltanto le grandi pellicole destinate a lasciare un segno indelebile dietro di se' nella memoria e nell'immaginario collettivo sono destinate a essere! ;D

Giudizio personale: 8.3/10




11 commenti:

  1. A me è piaciuto parecchio, anche se secondo me è stato un pò "americanizzato"; Jackson si è preso un pò troppe libertà ma va bene così XD

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    1. Concordo con te in pieno, Aenor! :D E' piaciuto tantissimo anche a me, anche se, alla fine, davvero forse la natura del libro è stata un po' travisata... non tantissimo, però, e sicuramente non in modo fastidioso: non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà nell'ultimo film, adesso! ^^

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  2. tanta tanta roba in questa seconda parte del fil dedicato a Lo hobbit!
    a me è piaciuto tanto... ma io sono un'amante indiscussa del mondo tolkieniano, forse forse sono un pò di parte!
    ma, mettendo un pò da parte la storia, questi film sono fatti davvero bene dai!

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    1. Non si può negare assolutamente, Clody: l'impegno di Jackson e del suo cast, sia artistico che tecnico, è davvero notevole! ;D Forse, nel complesso, il primo film mi aveva preso un filino di più; ma del resto mi succede sempre, con il secondo film (o libro, nella maggior parte dei casi XD) di una trilogia: il secondo capitolo è quasi sempre quello che mi convince di meno... probabilmente perché rimane così, aperto, e lascia tutto in sospeso, per cui non riesce a lasciare quel senso di completezza che invece, per logica naturale, sono in grado di trasmettere spesso primo e ultimo capitolo! Non vuol dire che non l'abbia apprezzato, anzi: mi è piaciuto quasi più de "Il Ritorno del Re", ed è tutto dire! ^^

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  3. Mi è piaciuto, ma l'ho trovato un po' troppo dispersivo: alla fine le scene o erano di tre minuti e poi si passava ad altro, oppure ti scordavi che c'era anche quella sottotrama particolare (io ad un certo punto mi sono dimenticata di Gandalf, e dire che quando vede Sauron è stata una delle mie scene preferite XD ).
    Imho il problema è che Lo Hobbit è una favola. Sfacciatamente una favola, e Jackson, per dare continuità con LotR, l'ha voluta rendere epica. Che per carità, apprezzo e spesso funziona, ma qui ho sentito una certa discrepanza tra il tono e gli eventi raccontati.

    Tauriel non mi è dispiaciuta, alla fine dei conti è una guardia a cui è stato dato un nome e delle battute, e non ha fatto niente di diverso da tutti gli altri: pestare duro gli orchi, e gente che ha visto il film in lingua originale ha detto che il doppiaggio l'ha resa molto più smielata di quanto non fosse in realtà. La cosa con Kili però è stata gestita davvero malissimo... mettici un po' di contesto, perchè così dal niente non si può guardare XD

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    1. quello che dici effettivamente è vero.... Jackson ha un pò stravolto il senso fiabesco originale de Lo hobbit per intraprendere una nuova avventura cinematografica epica.

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    2. Kate, condivido tutto quanto quello che hai detto (compresa la scena di Galdalf con Sauron: un'aggiunta che ho adorato, proprio come la sequenza della conversazione di Galdalf con Lady Galadriel, che chiaramente nel libro non c'è, è stata la mia scena preferita in "Un viaggio inaspettato"). La discrepanza fra il tono e gli eventi raccontati l'ho percepita anch'io di sicuro, ed è stata probabilmente la grande "stonatura" di fondo del film, forse persino l'unica, chi lo sa. Tauriel e Kili... mi sono sembrati scaturiti fuori da una specie di desiderio di auto-citazione, più che altro XD: sembrano l'eco sbiadita di Arwen e Aragorn, e davvero non riesco a capire da dove sia saltato fuori tutto questo feeling inatteso (specialmente considerando che a malapena mi ero accorta dell'esistenza di Kili, fra tutti i nani, prima che saltasse fuori l'elfa a fargli gli occhioni dolci! XD) Magari nel terzo film questi aspetti verranno gestiti un po' meglio, chi lo sa... di sicuro la carne al fuoco è tanto, e la vene dispersiva di Jackson (che si sentiva parecchio anche in "King Kong", per come la vedo io), come giustamente sottolineavi anche tu, non aiuta di certo in questo senso! :P

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  4. Beh, non posso essere che d'accordo con te cara Sophie!^^ Jackson è stato capace di portare sullo schermo delle storie alquanto complesse e direi che lo ha fatto egregiamente...:) Legolas è Legolas, non si discute. Anche Tauriel, che è stata criticata dai Tolkeniani più"rigidi", a me è piaciuta molto, forse perchè Evangeline mi sta simpatica!:) Thranduil assolutamente odioso anche se amo Lee Pace. Per me anche questo film merita un 10 pieno!:D

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    1. Un ottimo lavoro, e un gran bel film, decisamente, Indil! ^^ Anche a me la Lilly piace molto, devo essere sincera, e Tauriel è un personaggio piacevole: avrei forse solo preferito che l'inizio di questo suo (improbabile XD) flirt con il giovane nano venisse gestito con un po' più di cura e attenzione... nel prossimo film, magari: terrò le dita incrociate! ;D

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  5. Allora, io non ho letto i libri di Tolkien, spero di recuperare al più presto, ma ho visto i film tratti dai suoi capolavori!
    Mi sono completamente innamorata dei 3 film dei Signori degli anelli.
    Ho visto anche il primo film di Lo hobbit, carino si, ma mi ha mezzo deluso!Ora ho paura di vedere questo secondo!! ma mi faccio coraggio!!

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    1. Prova, Mary, vedrai che questo secondo film ti convincerà di più! ^^ "La desolazione di Smaug" ricorda "Il Signore degli Anelli" ("Le due Torri", in maniera particolare) per personaggi e atmosfere, molto più di quanto non accadesse nel primo film! ;D

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