venerdì 26 dicembre 2014

Recensione: "Edge of Tomorrow - Senza Domani" (film)



Titolo originale: Edge of Tomorrow
Regia:  Doug Liman
Cast: Tom Cruise, Emily Blunt, Brendan Gleeson, Bill Paxton, Jonas Armstrong, Tony Way, Kick Gurry; Franz Drameh, Dragomir Mrsic, Charlotte Riley; Masayoshi Haneda, Terence Maynard, Noah Taylor.
Anno: 2014

"Il maggiore Cage è l'ufficio stampa dell'esercito mondiale nella più grande guerra mai sostenuta dall'umanità, quella contro gli alieni atterrati sul nostro pianeta. Reticente a misurarsi sul campo di battaglia quando viene inviato sul fronte dal generale rifiuta l'incarico e per questo viene ammanettato e spedito lo stesso a combattere come disertore, proprio nel giorno della gigantesca offensiva progettata dall'umanità. Totalmente incapace di manovrare l'esoscheletro con il quale si combatte nelle prime fasi di battaglia distrugge un alieno ma rimane contaminato dal suo sangue e da quel momento ogni volta che muore si risveglia sempre nello stesso punto, all'inizio di quella giornata da disertore, condannato a ripetere sempre gli stessi eventi. Con il continuo ripetere comincia a conoscere bene le mosse del nemico, dimostrando un'abilità in battaglia che cattura l'attenzione di un altro soldato che sembra aver capito tutto e sostiene di poterlo aiutare."


Non sono una fan scatenata degli ultimi film di Tom Cruise, né nutro una predilezione speciale nei confronti di Emily Blunt, attrice che finora ho particolarmente apprezzato soltanto nello spassoso "Il diavolo veste Prada"... eppure, ero super-impaziente di vedere questo "Edge of Tomorrow - Senza Domani", al punto da non potermi assolutamente lasciar sfuggire una delle più recenti promozioni su amazon per accaparrarmi il bluray a un prezzo decisamente conveniente.
La ragione di tanta curiosità è presto svelata: la sceneggiatura del film si basa sulla fortunata light- novel "All You Need is Kill" di Hiroshi Sakurazaka, da cui è stato tratto anche un recente adattamento manga, pubblicato in Italia dalla Panini e illustrato da Takeshi Obata, disegnatore famoso soprattutto per la serie ormai storica "Death Note".
Dal momento che il suddetto manga mi ha conquistato, dicevamo, riuscendo a commuovermi e a convincermi al cento per cento della propria validità e ragion d'essere, non vedevo l'ora di gustarmi anche il film, nei confronti del quale ho sempre nutrito delle aspettative considerevolmente altine.
Fortunatamente, non ne sono rimasta delusa.

Contrariamente a quanto una bella fetta di me paventava, infatti, stavolta Hollywood non ha completamente sciupato le belle premesse insite nel plot per realizzare l'ennesimo kolossal "ammazza-alieni" senza arte né parte.
"Edge of Tomorrow" rappresenta piuttosto un piacevole, divertente e coinvolgente film di fantascienza militare, un improbabile ma solido ibrido fra "Starship Troopers - Fanteria dello Spazio" e "Ricomincio da capo".
Anziché interpretare l'ennesimo ruolo di eroe americano dal sorriso smagliante, senza macchia e senza paura, Tom Cruise si cala questa volta nella parte del maggiore William Cage, un codardo dal sorriso smagliante, con tantissime macchie e un sacco di paure, costretto a scendere sul pericoloso campo di battaglia contro la sua volontà da un suo superiore (Brendan Gleeson), irritato dal suo reiterato atteggiamento furbetto e strafottente.
Senz'altro un espediente necessario a giustificare i successivi sviluppi della trama, questo, certo, ma anche un ottimo stratagemma per renderci il personaggio del protagonista un po' più simpatico del solito, e per farci apprezzare l'evoluzione del personaggio di Cage attraverso l'arco dei vari loop temporali che gli permetteranno di crescere e di cambiare.
La storia, a parte un paio di opportuni rimaneggiamenti, è molto fedele a quella descritta nel manga, e di certo ambientazione, sviluppo e caratterizzazione dei personaggi, anche secondari, si sono rivelati pienamente degni della mia considerazione.
I Mimic, da parte loro, sono degli avversari formidabili, che mi hanno fatto pensare in più di un senso agli avidi conquistatori da un'altra dimensione visti in "Pacific Rim".

A essere del tutto onesti, è stata la Blunt a non convincermi affatto, calata nei panni dell'indomabile Rita Vrataski: memore dello spessore e della forza che questo personaggio riusciva a dimostrare nel manga, infatti, immagino di essere rimasta piuttosto delusa dall'interpretazione monocorde e un po' scialba resa dall'attrice. A mio avviso, la Rita descritta nel film non riesce a eguagliare  in alcun modo la tragicità dell'implacabile eroina descritta nel fumetto, infatti.
Anche il finale, tenuto a rispondere alle precise "regole d'oro" che caratterizzano qualsiasi produzione hollywoodiana non a sfondo esplicitamente drammatico, è stato pesantemente rimaneggiato dagli sceneggiatori americani... mi è piaciuto in ogni caso, certo, ma non tanto quanto il contorto confronto definitivo a cui Rita e la recluta Keiji Kiriya si sottoponevano, scioccati e pieni di rimpianto, al termine di "All you need is kill".

Giudizio personale: 8.0/10




5 commenti:

  1. Non amo il genere, ma questo lo recupero. Ne parlate tutti bene :)
    Ps. Visto Predestination. Un gran bel colpo di scena, con quell'attrice che è bravissima. Ne parlo presto!

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    1. Oh, "Predestination"... che gran bella scoperta è stata quel film! Aspetterò la tua recensione, allora! ^____^

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  2. Anche a me è piaciuto questo film... sono andata a vederlo molto scettica e invece è stata una bella sorpresa ;)

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    1. Io avevo adorato il manga, per cui sospettavo - e speravo - che potesse piacermi anche il film... per fortuna tutte le mie aspettative sono state pienamente confermate! ;D

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  3. A me non è piaciuto per niente ;(
    L'ho trovato lento e parecchio scontato. Mi piace Tom, ma credo che ultimamente si stia un po' fregando con le sue stesse mani visti i film nei quali si impegna.

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