sabato 24 gennaio 2015

American Horror Story: Freak Show - Le mie considerazioni personali




Dopo una prima stagione esaltante, e le due parziali delusioni rappresentate da "Asylum" e "Coven" (pasticciata e posticcia la prima, semplicemente atroce e inconcludente la seconda...), torno finalmente a parlare di "American Horror Story" in termini positivi.
"Freak Show", l'attesa quarta stagione della serie - la quale, ricordiamolo, debutterà sul canale satellitare Fox in lingua italiana il prossimo 24 febbraio - secondo me non parte esattamente col botto.
Ma riesce a conquistare piano piano, lentamente e oserei dire quasi inesorabilmente, dopo un avvio che mi era sembrato leggermente sottotono.

Il Tendone delle Meraviglie di Elsa Mars, una signora tedesca un po' in avanti con gli anni, con il polso di ferro e la testa ancora piena di polverosi sogni hollywoodiani, ci introduce nel bizzarro e morboso mondo dei "freaks", come venivano crudelmente chiamati, all'inizio del secolo scorso, tutti coloro che mostravano di possedere un qualche grado di deformità fisica.
Un piccolo mondo agonizzante, segregato e a parte, che parrebbe quasi rispondere a regole diverse da quelle che noialtri conosciamo: le leggi degli emarginati, dei dimenticati, di coloro che non sono ben visti, né protetti da nessuno  là fuori, e che dunque vivono nella consapevolezza di doversi sempre guardare le spalle l'un l'altro, se desiderano sopravvivere.

E' la divina Jessica Lange, al solito, a capitanare il ben nutrito cast di attori, ormai consolidato e ben affiatato; ancora una volta, la star assoluta dello show interpreta un ruolo complesso e pieno di zone d'ombra, la parte di una donna che riesce a presentarsi, al tempo stesso, come vittima e carnefice, angelo e demone, madre e padrona, una figura controversa e quasi impossibile da giudicare, impetuosamente vitale e spaventosamente violenta.
Al suo fianco tornano gli inossidabili Evan Peters, nei panni del Ragazzo Aragosta (personaggio odioso e scemo come un sasso sulla sponda di un fiume, se proprio volete sapere il mio parere... XD), Sarah Paulson in quelli delle sorprendenti gemelle siamesi Bette e Dot, Frances Conroy in quelli di Gloria, impenitente madre di un mostro dal viso d'angelo, e Denis O'Hare in quelli, inquietanti e spietati, del "cacciatore di freak" Stanley, alla ricerca di macabri trofei con i quali riempire le vetrinette di un'agghiacciante museo degli orrori.

Anche Kathy Bates, Emma Roberts  e Angela Bassett, già viste sul set di "Coven", tornano a impreziosire la squadra, calandosi in altrettante parti significative e di spessore; gli stessi ruoli carismatici che, nel corso della deludente terza stagione, erano stati loro negati, a mio parere, da una sceneggiatura piena d'aria fritta e da una regia degna solo dei peggiori episodi di "Pretty Little Liars".
Anche la prova della "new entry" Finn Wittrock, d'altro canto, mi è sembrata ottima: il suo Dandy infatti si è indubbiamente rivelato uno dei villain più perversi, schizzati, allucinati e memorabili della storia della serie.
Ho personalmente sentito tanto la mancanza di Lily Rabe, però, un'attrice che adoro, e che in "Freak Show" appare solo per una breve comparsata, per tornare a indossare i panni della mai troppo compianta suor Mary-Eunice.

I 13 episodi, a ogni modo, si dipanano uno dopo l'altro con la massima naturalezza e il più alto livello di premeditazione consentito da un progetto televisivo a lungo termine, e seguono un ritmo incalzante e pieno di colpi di scena, che cede appena un po' nei due episodi dedicato al mago Chester (Neil Patrick Harris), per poi riprendersi, alla perfezione, nell'arco del gran finale.
I dialoghi sono intelligenti e ben studiati, sostenuti da un cast di prim'ordine, con la Bates e la Lange che primeggiano su tutti, e i drammi personali dei personaggi rappresentati risultano convincenti, commoventi e persino strazianti, in alcuni casi.
I clown., poi.. i clown tornano a fare paura sul serio, in questa stagione, ragazzi! Era forse dai tempi di "It" che un viso truccato dal cerone non tornava a farmi rabbrividire così tanto! XD

Questa quarta stagione di "American Horror Story", insomma, è riuscita a convincermi e a tenermi avvinta allo schermo, in un modo che le due precedenti hanno solo potuto sognarsi; dopo "House of Massacre", ho atteso a lungo una simile rinascita... e, adesso come adesso, non potrei essere più contenta di aver perseverato nella visione del telefilm!
Chissà cosa ci aspetterà, adesso, nella quinta stagione... non so voi, ma io non vedo l'ora di scoprirlo! *____*




8 commenti:

  1. Secondo me, invece, non è all'altezza di Asylum - che resta la mia preferita - ma è oro colato se comparata a quella schifezza di Coven. Parte benissimo, ma si perde un po'. Murphy tratta malissimo molti dei suoi grandi attori, condannati a fini di cacca, purtroppo. Dopo la pausa natalizia, però, si sono susseguiti episodi molto belli, che mi hanno fatto scoprire un Neil Patrick Harris - dopo Gone Girl, ufficialmente fan delle scene di sesso più assurde al mondo - molto capace. Meravigliosa la Lange, una delle ultime dive rimaste; ottima anche la Paulson sdoppiata. Ne parlerò anch'io a breve :)

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    1. Aspetterò il tuo post, allora, Mik! :D
      Come sai bene, io non sono affatto una fana di "Asylum", che mi ha deluso non poco...
      "Coven" è stata terrificante (e non nell'accezione positiva del termine, purtroppo), con tutta quella gente che non faceva che crepare e tornare in vita in continuazione, le svolte da soap opera e il finale da strapazzo, ma questa... questa, finalmente, è tornata a farmi apprezzare la serie! ^____^

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  2. Per me di gran lunga la stagione peggiore.
    Ho fatto fatica a non addormentarmi in quasi tutti gli episodi... :)

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    1. A me capitò la stessa cosa con "Asylum", quindi direi che ti capisco benissimo! :D

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  3. Dopo la prima, meravigliosa stagione non mi sono più avvicinata a questo telefilm: interessante l'idea di riproporre lo stesso cast con storie diverse, ma troppo alto il rischio di non riuscire a replicare la qualità iniziale. Da quello che mi ha raccontato mia sorella - che ancora la segue - avevo ragione. Anche questa stagione mi ispira a livello visivo ma non a livello di storie :( nonostante tutto credo che continuerò a seguirla 'per procura'.

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    1. Ti dirò, secondo me "House of massacre", la prima stagione, resta insuperata... quindi, alla fine, credo che, se le nuove storie raccontate alla fine non riescono ad attirati più di tanto, fai benissimo a contare sulle fedeli cronache di tua sorella! ;D

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  4. Uff, io sono ferma alla prima! Ero partita bene, ma poi mi sono bloccata e non sono più riuscita a continuare (più che altro è che continuo a rimandare), però ho sempre l'intenzione di riprendere, magari ora che mi hai incuriosita sarà la volta buona! :)

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    1. La prima è spettacolare, secondo me, Sian: davvero impareggiabile! *___*
      Però anche questa quarta stagione, a onor del vero, mi è piaciuta tanto! ;D

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