giovedì 17 ottobre 2019

Recensione: "Truthwitch", di Susan Dennard


Mondadori - libro - Italia - fantasy - YA - streghe


Potete acquistarlo QUI in italiano

"Le giovani streghe Safiya e Iseult hanno l'abitudine di mettersi nei guai. Dopo essere entrate in conflitto con il potente capo di una Gilda e con le sue spietate guardie del corpo, le due amiche si vedono costrette a fuggire dalla loro casa.
Safi, in particolare, deve evitare la cattura a ogni costo: il suo potere di Strega della Verità, che le permette di discernere la verità da qualsiasi bugia, è semplicemente troppo raro e prezioso. Molti ucciderebbero per mettere le mani su quel tipo di magia, perciò Safi è costretta a tenere il suo dono nascosto - altrimenti finirebbe per diventare una mera pedina nella lunga guerra fra due Imperi. E il vero potere di Iseult è ancora nascosto...
In un incontro casuale a corte, Safi incontra il principe Merik e lo trasforma in un suo riluttante alleato. Eppure, neanche il suo aiuto potrebbe rivelarsi sufficiente a rallentare il terribile Stregone del Sangue attualmente sulle tracce delle due ragazze..."


"Truthwitch", primo capitolo della serie fantasy "The Witchlands" di Susan Dennard, entrerà prossimamente a far parte della collana Oscar Fantastica.
Per i fan degli YA, si tratta senz'altro di una buona notizia. Personalmente ho avuto modo di leggere il libro nel 2016, con risultati altalenanti e una valutazione complessiva finale al di sotto delle mie aspettative.

Ai tempi pubblicai una breve recensione di "Truthwitch" su Goodreads, ma non sul blog. Ecco perché oggi ho deciso di proporvi una nuova versione di quel commento: magari qualcuno di voi stava aspettando l'uscita in italiano, magari altri non avevano mai sentito parlare di questo titolo prima che la Mondadori ne annunciasse l'imminente traduzione attraverso i suoi soliti canali social... In entrambi i casi, ho pensato che avrebbe potuto farvi piacere scoprire qualcosina in più a proposito di questa nuova uscita.

"Truthwitch" è essenzialmente un libro per ragazze; sinceramente dubito che molti lettori appartenenti al genere maschile (o un lettore adulto di qualsiasi sesso, quanto a questo...) potrebbero trovare particolari ragioni per gradire un romanzo che sembra scritto in primo luogo per attrarre l'attenzione delle fan più irriducibili di Sarah J. Maas.
La trama in sé non è male, e offre senz'altro degli spunti interessanti. Ad esempio, un elemento di "Truthwitch" che mi sono ritrovata ad apprezzare è legato al tema dell'amicizia e della solidarietà femminile, incarnato dai due personaggi opposti (ma complementari) delle due protagoniste Safi e Iseult.
Il modo in cui le due ragazze interagiscono, si sostengono e si dimostrano pronte a coprirsi le spalle a vicenda in qualsiasi possibile situazione mi ha colpito e commosso; è come se le nostre due eroine fossero sorelle, in tutto fuorché nel sangue, e la forza del loro straordinario legame aiuta a conferire secondo me un certo livello di profondità al resto della trama.

Peccato che questo spunto iniziale (sulla carta, e per dichiarazione della Dennard stessa, uno dei più notevoli punti di forza del libro...) venga completamente accantonato nella seconda metà della storia, vale a dire a partire dal momento preciso in cui l'autrice decide di cominciare ad ammorbare il suo lettore a furia di stereotipi e cliché inerenti ai soliti quattro turbamenti ormonali adolescenziali. E badate: non sto parlando di "romance" propriamente detto, e nemmeno di relazioni fra personaggi abbastanza solide e sfumate da riuscire effettivamente a comunicare qualcosa in più a proposito dei retroscena o della psiche dei personaggi (strategia narrativa in cui eccellono, ad esempio, autrici affermate e talentuose come Victoria Schwab o Leigh Bardugo). Mi riferisco proprio a strane battutine e ripetuti occhieggiamenti, a gente che non riesce a fare a meno di esporre i pettorali o sbavare come un bruco al cospetto di qualche centimetro di pelle scoperta...

Il ritmo frizzantino, la semplicità dell'intreccio e i dialoghi scoppiettanti riescono comunque a fare in modo che "Truthwitch" resti una lettura simpatica, scorrevole e leggera, particolarmente indicata per un pubblico di adolescenti, o anche per una generica lettrice alle prese con il primissimo libro fantasy della sua vita.
Per tutti gli altri, dubito purtroppo che questo romanzo possa rivelarsi in grado di dispensare qualche autentica emozione o colpo di scena.

I personaggi non riescono a imprimersi nella memoria in alcun modo. Prendiamo Merik, ad esempio,  di gran lunga la presenza maschile più importante del libro. Siamo costretti a seguire il suo punto di vista in diverse occasioni, a sorbirci le sue incessanti tirate e i suoi scatti d'ira ingiustificati, ma qual è la sua autentica ragion d’essere? E’ il potenziale boyfriend di Safi, e come tale ha l'obbligo morale di correrle appresso e assicurarsi che lei riesca a sentirsi desiderata e apprezzata in ogni momento della giornata: tutto qui. Per il resto la personalità di Merik è talmente anonima e piatta da risultare insopportabile, e tutto questo continuo insistere, da parte dell’autrice, sulle sue nobili e mascoline virtù da Principe Azzurro da strapazzo, sinceramente non hanno fatto altro che renderlo più antipatico e noioso ai miei occhi.

Un discorso analogo vale più o meno per tutti gli altri personaggi: Aeduan è il classico cattivo mica-poi-così -cattivo, che nel prossimo volume (o in quello ancora dopo) finirà per innamorarsi perdutamente di Iseult e condurla all’altare; Evrane è la coraggiosa monaca dai capelli d’argento disposta a tutto pur di proteggere l’oggetto sacro dei suoi voti; l’imperatrice Vaness è la misteriosa sovrana dai poteri potenzialmente illimitati… che però, guarda caso, alla resa dei conti si dimostra incapace di fronteggiare qualsiasi minaccia e finisce per farsi fare le scarpe dal primo che capita.

Il personaggio di Isseult, l'unico che mi sia piaciuto e che possa vantare una certa sfumatura di complessità, avrebbe senz'altro meritato più spazio e considerazione.
Probabilmente è per questo che a un certo punto ho deciso di abbandonare la saga: i successivi libri della serie, "Windwitch" e "Bloodwitch", sono dedicati rispettivamente a Merik e a Aeduan, e a questo punto purtroppo dubito molto che avrei potuto sopportare di arrivare fino in fondo senza ritrovarmi a sbadigliare fino a slogarmi la mascella...

Peccato. Ma in fondo va bene così, immagino: non tutti i libri fantasy devono rivolgersi per forza a me, così come non è detto (fortunatamente) che tutte le lettrici debbano rispecchiarsi nei miei gusti e nei miei pensieri! ;D







10 commenti:

  1. Ce l'ho in Wish List, ma la tua recensione ha un po' smorzato il mio entusiasmo ç.ç
    Mi sa che rimanderò la lettura..

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    1. Magari invece lo troverai divertente, e riuscirai a vederci delle qualità che a me sono sfuggite!
      Dopotutto, credo di essere in minoranza, da questo punto di vista: se non ricordo male, la maggior parte delle persone che hanno letto "Truthwitch" l'hanno apprezzato, comunque sicuramente molto più di me! ^____^

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  2. Mi sa che dovrò abbassare le mie aspettative e abbassare di parecchio. Dopo averlo snobbato per una vita mi ero decisa a metterlo in wishlist e credo che lo leggerò comunque, anche perché a volte una lettura poco impegnativa ci vuole anche! :)

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    1. Mi trovi più che d'accordo, Sian! ;D
      Io non credo che finirò la serie (almeno non nel futuro prossimo e immediato), ma spero comunque che a voi possa piacere molto più che a me! ^____^

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  3. Mi ispira un po', ma non mi faccio troppe aspettative, ultimamente non riesco a trovare molti fantasy che riescano a prendermi :)

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    1. Prova "Il priorato dell'albero delle arance" di Samantha Shannon, Chiara: è fantastico, un fantasy "classico" con un guizzo moderno e un vero e proprio tripudio di personaggi fantastici... Mi pare debba uscire in Italia intorno a novembre o giù di lì! ;D

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  4. argggh che peccato!
    Io ho preso questo libro qualche mese fa perché erano anni che lo desideravo. Però non ho letto pareri troppo entusiasti, anche se dicono che con i seguiti migliora... vedremo

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    1. Suppongo sia una lettura molto (ma proprio molto!) leggera, e che come tale vada apprezzata...
      Magari un giorno la continuerò anch'io, ma per ora ho talmente tanti di quei libri in "lista d'attesa" da non riuscire proprio a concepire il pensiero! :P

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  5. Ciao, volevo chiederti se per caso hai informazioni sulla pubblicazione in italiano.. Lo volevo comprare per una persona che non legge in inglese ma non riesco a trovare dettagli su internet

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    1. Ciao a te! :)
      Il libro è stato annunciato in italiano dalla Mondadori alcuni mesi fa, ma purtroppo non è ancora uscito. Non si conosce ancora la data d'uscita ufficiale, ma se dovessi azzardare un'ipotesi personale, ti direi intorno a febbraio/marzo 2021: è possibile che la Mondadori voglia portare in libreria tutti e quattro i volumi che compongono la serie contemporaneamente (un po' come è accaduto alla recente serie della Maniscalco, e come accadrà a breve per la saga di Scott Lynch), per cui probabilmente bisognerà aspettare almeno l'uscita americana di "Witchshadow" (prevista per il 18 febbraio).

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