martedì 2 settembre 2014

Recensione: "The Maze Runner - Il Labirinto"




Titolo originale: The Maze Runner
Autore: James Dashner
Serie: Maze Runner, Vol. 1
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Fanucci!
Trama: "Quando Thomas si sveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore.
Il mistero si infittisce un giorno, quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire."
Le mie opinioni:
Esistono libri che riescono a incantarti in virtù delle violente emozioni che sono in grado di suscitarti, e libri capaci di avvincerti alle loro pagine grazie al fitto senso di mistero, al batticuore e alla suspance che sanno instillare, una goccia dopo l'altra, nell'animo del lettore.
Storie che possono tenerti con il fiato sospeso fino alla fine, rendendoti quasi incapace di pensare ad altro durante la giornata e facendoti desiderare cosí spasmodicamente di arrivare all'ultima, fatidica pagina, da farti dimenticare, per un breve attimo, persino la tua identità e il posto dal quale arrivi! XD
Per me "Il Labirinto", di James Dashner, rientra decisamente in questa seconda categoria di romanzi; un distopico per giovani lettori che deve tantissimo ad "Hunger Games" (lo so che ormai sembra quasi banale specificarlo, ma in questo caso mi sembrava alquanto doveroso...), abbastanza coinvolgente e ben scritto da risucchiarmi nel vortice di tensione e colpi di scena sapientemente evocato dall'autore e da andare a occupare una posizione importante sul mio personale podio delle letture più piacevoli affrontate durante l'ultimo anno.
I primissimi capitoli del romanzo, secondo me - a questo punto mi preme sottolinearlo - sono tuttavia un mezzo disastro! XD
Confusi e pieni di strani vocaboli che, in quel momento, non riescono a far accendere alcuna lampadina né nella mente del lettore, né in quella della voce narrante, riflettono senz'altro lo straniamento di Thomas al suo arrivo nella Radura, questo sì... ma colmano anche di un senso di smarrimento e frustrazione che ho trovato abbastanza scoraggiante.
Per fortuna, Dashner riesce a riprendersi abbastanza in fretta: ci presenta allora un manipolo di personaggi abbastanza sfumati e complessi, questa cinquantina di ragazzini catapultati in una situazione ai limiti dell'impossibile e costretti ad arrangiarsi per garantirsi uno straccio di possibilità di sopravvivenza; ci
fornisce qualche vaga ma basilare informazione di riferimento e, soprattutto, ci introduce nell'imprevedibile e sinistro Labirinto, il tetro scenario dal quale i nostri eroi dovranno in tutti i modi cercare di evadere, prima che sia tardi.
La lettura risulta, per la maggior parte del tempo, esaltante, incalzante e carica di momenti emozionanti.
Il protagonista, Thomas, sembra forse un tipino un po' troppo "perfetto" per riuscire a starmi veramente simpatico (la gente prova e si danna l'anima per due anni per riuscire a fare una cosa, poi piove lui dal cielo e, puff... ci riesce al primo, santissimo colpo?! Ma ditemi... non farebbe forse venire un certo nervosismo anche a voi?! XD), ma riesce comunque a garantire una buona prospettiva sugli eventi e vanta anche, tutto considerato, una personalità abbastanza interessante.
Fra gli altri personaggi che ho apprezzato...
Bé, vediamo... mi sono andati a genio quasi tutti, a dire il vero: dal rude e intransigente Minho all'assennato e amichevole Newt, passando per il cinico e ambiguo Alby e il fragile, innocente Chuck.
La parte centrale del romanzo è probabilmente la più coinvolgente e la più efficacie; nei capitoli che precedono il finale, l'abilità di Dashner nel tenerci tutti inchiodati sulla sedia con il fiato sospeso comincia invece a manifestare i primi segnali di cedimento, secondo me, mentre l'autore inizia a sembrare un po' troppo impaziente di sbrogliare la sua intricata matassa.
Non mi è piaciuto il modo sbrigativo in cui viene affrontata la parte che riguarda la dolorosa riconquista di alcuni dei ricordi di Thomas, per fare un esempio; lo scioglimento dell'enigma (o almeno, il suo parziale e apparente scioglimento) non mi ha soddisfatto appieno.
Verso pagina sessanta, avevo già abbozzato un elenco mentale dei personaggi che, secondo me, sarebbero sopravvissuti per poter prendere parte al sequel, e un altro che riportava i nomi di quelli che, a parer mio, invece non ce l'avrebbero fatta.
Ci avevo preso in pieno, su tutti, e questa è una cosa che mi ha trasmesso una punticina di delusione, non posso negarlo: dovete sapere che io DETESTO indovinare le cose in anticipo, quando leggo un libro o vedo un film...
Mi sento sempre un po' presa in giro quando succede, come se fosse una specie di affronto personale, quasi come se questo implicasse una certa mancanza di rispetto da parte dell'autore o del regista: non essersi presi neppure la briga di impegnarsi più di tanto per cercare di superarmi in astuzia, pensate un po'... e dire che non è che ci voglia poi più di tanto, per riuscirci! XD
L'epilogo, d'altro canto, mi ha fatto correre un piccolo brivido di anticipazione lungo la schiena: secco, coinciso, spiazzante, sbalorditivo, un vero e proprio pugno in pieno stomaco...
Devo assolutamente procurarmi il secondo libro della serie: voglio scoprire come continua la storia, o a lungo andare finirò con il collassare di curiosità! *____*

Giudizio personale: 8.0/10


12 commenti:

  1. La scorsa settimana ho visto il trailer del film e ne sono rimasta affascinata, così ho scoperto la saga!!!Ho recuperato i primi due volumi in ebook e voglio leggere assolutamente il primo per andare a vedere poi il film!!! *-*
    Ne parlate bene in tanti....

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    1. A me è piaciuto davvero tanto, Pila! *___* Spero tanto che il libro riesca a intrigare e convincere anche te, e che il film si dimostri all'altezza delle aspettative! ;D

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  2. Ti ho taggata in questo post http://nicholasedevelyneildiamanteguardiano.blogspot.it/2014/09/the-very-inspiring-blogger-award.html
    E il libro ce l'ho in wish list da tanto tempo!

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    1. Grazie mille, Tania, sono davvero contenta!!!! *_____*

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  3. Non so, ne parlano tutti bene ma continua ad ispirarmi poco :/ anche il trailer mi ha trasmesso pochino.

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    1. Io ho guardato il trailer per la prima volta, e in maniera seria (nel senso che prima mi ero limitata a lasciarmi scorrere le immagini davanti agli occhi senza praticamente capirci niente, come a volte mi accade, soprattutto quando cerco disperatamente di evitarmi spoiler indesiderati... XD) solo dopo aver finito il libro, quindi forse ero già "emotivamente coinvolta" dalla storia e dai personaggi... e devo dire che, almeno per ora, il trailer mi ha fatto un gran bell'effetto! Speriamo bene! :D

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  4. Credo che dovrò aggiungerlo alla lista dei libri da leggere! :)

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    1. Te lo consiglio senz'altro, Aenor! Si è rivelata una lettura veramente intrigante e piacevole! ^_____^

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  5. Ciao! Dopo il tuo commento ero curiosa di leggere la tua opinione e sì, devo dire che siamo piuttosto sulla stessa lunghezza d'onda: la genialità di Dashner, la sua capacità di mandarti in pappa il cervello (io non pensavo ad altro, proprio come è successo a te) e quei capitoli centrali agghiaccianti e soffocanti... Ho decisamente bisogno di leggere La fuga.
    Comunque mi riallaccio al discorso che abbiamo iniziato da me: forse hai trovato l'espressione che descrive meglio l'impressione sui personaggi secondari; sono sfumati, non hanno contorni netti e, in fondo, si potrebbe dire lo stesso di Thomas, per non parlare di Teresa che è ancora un bel mistero.

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    1. Ciao a te! :D Effettivamente, forse Thomas e Theresa riusciranno a farsi comprendere meglio, dopo che avremo letto "La Fuga" e "La Rivelazione": probabilmente questo senso di "nebulosità", queste piccole incertezze, sono state escogitate volontariamente da Dashner e non sono accidentali... soprattutto per quanto riguarda Theresa, il cui obiettivo primario in questo caso credo fosse proprio quello di accrescere il mistero e il senso di suspance, anziché contribuire a chiarirlo! :)
      Sono d'accordissimo con quanto scritto nella tua recensione a proposito dell'uso della terza persona, in ogni caso: calcolando che la narrazione non si scosta dal punto di vista di Thomas neppure per un istante, forse una prima singolare avrebbe aiutato ad aumentare il senso di empatia nei confronti di questo enigmatico e ancora un po' confuso protagonista! ^^

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