venerdì 12 giugno 2015

Recensione: "The Taking of Deborah Logan" (film)


Buon pomeriggio, amici! ^___^

Il post che vi propongo oggi è un po' speciale, nel senso che andrà a inaugurare una (mi auguro molto lunga! XD) serie di recensioni di film che verranno presentate sia qui sul Laumes' Journey, che sull'House of Fire della mia sorellina Arya.
In queste occasioni vi parleremo, ciascuna a suo modo, dei film che abbiamo avuto modo di vedere insieme, fornendovi in questo modo la possibilità di leggere due distinte recensioni, e quindi di poter valutare punti di vista e prospettive anche considerevolmente differenti! :D




Titolo: The Taking of Deborah Logan
Regia: Adam Robitel
Cast: Jill LarsonAnne Ramsay, Michelle Ang, Ryan Cutrona, Jeremy DeCarlos
Anno: 2014

"Deborah Logan è malata di Alzheimer ed è al centro di alcune riprese per un documentario che testimoni le sue sofferenze e gli sforzi della figlia nell'accudirla. Ciò che inizia come un semplice resoconto medico ben presto scivola nel ritratto esasperante della più spaventosa delle forme di demenza, minacciando la sanità mentale di tutti quanti."




Deborah Logan è un'anziana signora malata di alzheimer.
La figlia Sarah, a causa di alcune difficoltà economiche, decide di accettare l'offerta della giovane Mia, una studentessa che si propone di realizzare un documentario illustrativo dei vari stadi e sintomi arrecati da questa spaventosa malattia.
Durante le riprese, però, la signora comincia a manifestare inspiegabili capacità e comportamenti altamente disturbanti (oltre a un'aggressività, bisogna specificare, abbastanza marcata...); così, a poco a poco, gli atterriti membri della troupe cominciano a  prospettare la possibilità di una crudele possessione diabolica ai danni dell'arzilla vecchietta.


Ha inizio in questo modo l'ennesimo, apparentemente poco ispirato falso-documentario in salsa horror; un film che poi tanto scontato, alla resa dei conti, secondo me proprio non è.
Non fraintendetemi: gli ingredienti alla base di "The Taking of Deborah Logan" sono un po' gli stessi di sempre (strani scricchiolii che risuonano nel cuore della notte, pallide figure immobili che si stagliano con lo sguardo vuoto di fronte alla telecamera, strampalati rituali d'esorcismo, e così via...),  ma, fortunatamente, per una volta è l'elemento narrativo a prevalere su una ossessiva quanto artefatta ricerca di verosimiglianza fattuale.

"The Taking of Deborah Logan , confesso, è un film che è riuscito a sorprendermi.
Forse in virtù di una sceneggiatura originale e convincente, in grado di valorizzare un climax finale abbastanza notevole; o magari per via dei personaggi anticonvenzionali che propone (sui generis, almeno per gli stropicciati canoni del genere di riferimento); o forse, per merito della  valida interpretazione, singolarmente agghiacciante e sottilmente inquietante, fornita dalla protagonista Jill Larson.

Come negare, del resto, il fascino della tematica di fondo: lo sconcertante, doloroso accostamento fra lo straniamento causato da una delle patologie più terrificanti del nostro secolo, e la perdita di identità, di controllo sulla propria mente e sul proprio corpo, che accompagnano l'idea di una possessione paranormale.
La prima parte del film può forse fuorviare un po', scoraggiare gli spettatori meno pazienti; il mio consiglio, tuttavia, è quello di perseverare nella visione oltre i primi venti minuti, per lasciarsi coinvolgere dai ritmi e dai colpi di scena di una storia inedita e, a parer mio, genuinamente intrigante.


Giudizio personale: 7.0/10

Lascio adesso la parola alla mia "socia" Arya, la quale vi proporrà, a sua volta, un fedele resoconto delle proprie impressioni...
Potete leggere la sua recensione cliccando QUI! ;D



8 commenti:

  1. Jill Larson ha sicuramente fatto bene il suo lavoro. Avrò ripetuto almeno mille volte quanto diamine fosse inquietante.
    Comunque è stato un film molto carino, soprattutto, come dici tu, dalla seconda metà *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La dolce nonnina che tutti dovremmo avere in casa... magari anche in duplice copia, così, tanto per non rischiare di dormire troppo la notte e adagiarci sugli allori! :P

      Elimina
  2. Ammetto che non lo conoscevo prima d'ora.. Non é il mio genere ma lo sviluppo della storia mi incuriosisce!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' abbastanza interessante, secondo me, fede...
      Certo, io parlo da appassionata del genere, come ben sai... ma, obiettivamente parlando, non credo si possa considerare come un film davvero malvagio! :D

      Elimina
  3. non male partendo che avevo aspettative piuttosto basse...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io, bradipo! Ormai ho capito che, per apprezzare questo genere di storie, e di film, la cosa migliore da fare è cercare di partire un po' prevenuti, e volare il più basso possibile... Non si sa mai, però, si potrebbe anche rimanere sorpresi! :P

      Elimina
  4. Risposte
    1. Aspetterò di sentire cosa ne pensi, allora, Mik! ;D

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...