martedì 11 settembre 2012

Un libro tira l'altro: La notte eterna del coniglio, di Giacomo Gardumi


Un libro tira l'altro": ho deciso di dedicare un piccolo spazio a tutti quei libri che ho letto e che mi hanno colpito, in un modo o nell'altro - in senso positivo oppure, a volte, molto negativo! XD - e che non ho avuto modo di recensire qui sul blog perché... bé, essenzialmente perché divoro romanzi e raccolte di racconti fin da quando avevo nove anni, e il mio "Laumes' Journey" esiste invece da una manciata di mesi soltanto! :D



"Un'inaspettata apocalisse distrugge la razza umana e trasforma la terra in un pianeta morto. Sopravvivono quattro piccoli nuclei familiari, rinchiusi in minirifugi atomici nella città di San Francisco. I superstiti possono comunicare tra loro grazie a un trasmettitore satellitare. Improvvisamente gli occupanti di uno dei rifugi cominciano a sentire dei colpi battuti sulla porta, come se qualcuno volesse entrare, benché la telecamera che inquadra la superficie riveli chiaramente che nessuno si è avvicinato. Gli avvenimenti misteriosi si moltiplicano, finché un «coniglio» rosa penetra nel rifugio e compie un orrendo massacro. Gli altri memebri del gruppo si rendono presto conto che il «coniglio» è solo all'inizio della sua missione di morte..."

"La notte eterna del coniglio" è un romanzo di Giacomo Gardumi, un autore italiano che ha trascorso tuttavia gran parte della sua vita all'estero.
Stiamo parlando senz'altro di un libro che mi ha colpito molto, e devo confessare che l'ha fatto quasi "a tradimento" XD, perché senz'altro non mi aspettavo (colpa mia, lo ammetto, e di quegli ultimi sgradevoli, odiosi residui di diffidenza che sembra davvero non riesca mai del tutto a sradicarmi di dosso, quando si tratta di autori nostri connazionali...sono una persona orribile, lo so, ma mi sto sforzando di cambiare, giuro! XD ) un lavoro di questa qualità...
"La notte eterna del coniglio" si è rivelato infatti ai miei occhi un libro estremamente originale, un thriller claustrofobico in perenne equilibrio fra realtà e immaginazione, narrato con grazia e maestria; l'Apocalisse nucleare che fa da cornice all'azione costituisce un semplice "sfondo", uno scenario inquietante e tuttavia necessario affinché Gardumi possa innestare il suo sapiente gioco e trascinare il lettore con sé nel buio sofficante e corroso di tensione di un bunker sotterraneo.
La trama, che in un certo senso mi ha ricordato qualcosa di un vecchio episodio di Dylan Dog, è quasi tutta incentrata in realtà sulla figura di questo misterioso e agghiacciante coniglio rosa gigante, che si muove fra i resti e le macerie di un mondo ormai spazzato via con un unico, terrificante scopo: uccidere qualsiasi forma di vita sia rimasta ancora in circolazione.
Chi - o che cosa - si nasconderà mai dietro le fattezze di questa creatura letale?
Il finale del libro non delude e non rassicura: un altro punto decisamente a favore, un'altra ragione per prendere in considerazione questo intrigante romanzo di Giacomo Gardumi! :)
Peccato solo che il secondo romanzo dell'autore, "L'eredità di Bric", non sia stato a mio avviso assolutamente in grado di tenere il confronto con "La notte eterna del coniglio": se non ricordo male, credo infatti di aver mollato "L'eredità di Bric" a due terzi dalla fine, troppo delusa e troppo annoiata dalla prevedibilità della trama e dei personaggi per proseguire ancora nella lettura! XD


Giudizio personale: 7.6/10



4 commenti:

  1. Bellissimo questo libro... mi ha completamente spiazzata per due motivi: primo il titolo quasi buffo, secondo l'autore italiano (ebbene sì, anch'io parto sempre prevenuta!). Non mi aspettavo certo tutte le sorprese che ha riservato e ho intenzione di rileggerlo tra non molto per rispolverarlo :)

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    1. Prima o poi dovrò rileggerlo anch'io, è passato così tanto tempo! :) L'unico problema è che ci sono sempre così tanti bei libri interessanti in uscita, chissà quando riuscirò a decidermi! :D

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  2. Ho visto spesso questo libro in libreria, ma non so perché, non ne avevo letto la trama... ora vorrei leggerlo tutto ;D

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    1. Hi hi hi, ti capisco, perché magari il titolo bizzarro non rende bene l'idea e dalla copertina non si capisce neanche il genere! :D Invece poi è proprio bello! ^^

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