giovedì 2 ottobre 2014

Recensione: "L'angelo caduto"




Titolo originale: Angelfall
Autrice: Susan Ee
Serie: Penryn & the End of Days, Vol. 1
Disponibile: anche in (pseudo)- italiano, edito dalla Fanucci!
Trama: "Un esercito di angeli sterminatori ha attaccato la Terra: dopo poche settimane la violenza dilaga ovunque, insieme alla paura e alla superstizione. Nella Silicon Valley ostaggio delle gang, la diciassettenne Penryn cerca di sopravvivere e proteggere la sua famiglia, fino a quando gli angeli guerrieri non rapiscono sua sorella minore, la più fragile, la più indifesa. L'unico modo per salvarla è affidarsi a un nemico, un angelo che ha perso le ali in combattimento e ora ha bisogno, come Penryn, di raggiungere la roccaforte delle crudeli creature alate a San Francisco. Nel viaggio che li porterà alla città, Penryn e Raf impareranno a contare solo l'una sull'altro, in un deserto in cui regnano la devastazione e il sospetto e in cui il pericolo è dietro ogni angolo."
Le mie opinioni:
Prima di cominciare a leggere "L'angelo caduto", il mio cruccio  più grande consisteva nel timore che il libro di Susan Ee potesse rivelasi, in qualche modo, un po' più"romantico" e meno adrenalinico di quanto la sinossi lasciasse ad intendere.
Pericolo scampato, si potrebbe dire... peccato solo che, tutto considerato, esistano difetti moooolto più gravi di un po' di stucchevole ed esagerato romanticismo fuori programma, a quanto pare! :P

L' autrice, di fatto, ha concesso pochissimo spazio alla descrizione del legame che arriva a instaurarsi fra i due ruvidi protagonisti, due cinici "sopravvissuti" teenager di una guerra ultraterrena che ha ridotto la Terra a un miserevole cumulo di macerie...
Il che avrebbe anche potuto non rivelarsi necessariamente un male, secondo me, se la Ee non avesse proprio mancato nell'obiettivo generale di provare ad approfondire qualunque tipo di relazione fra i personaggi presentati nel libro, nella mia personale opinione.
La premessa di base de "L'angelo caduto", considerate, è la seguente: una massa di culturisti con le ali arriva nel nostro mondo all'improvviso (tutti rigorosamente a torso nudo e armati di spadone senziente a due mani, beninteso!), con la pretesa di schiavizzare l'intera umanità.
Non si sa da dove arrivino né perché, vi basti sapere che, per qualche ragione che sfugge alla mia capacità di comprensione, questi baldi giovanotti riescono ad annientare completamente la nostra civiltà nel giro di due mesi, nonostante il trascurabile dettaglio che noi umani abbiamo dalla nostra l'artiglieria pesante, i missili stealth, i carri armati, una surclassante superiorità numerica e l'intero arsenale nucleare di una ventina di nazioni, mentre loro riescono al più a comportarsi come una ridicola nidiata di bulli disorganizzati che hanno vissuto per millenni al solo scopo di arrivare a sviluppare una capacità di eloquio che pare aver fatto dell'osservazione "bella lì....che ganzo, squinzia!" la propria massima forma di espressione dialettica! XD
La Ee ci fa sapere che gli angeli hanno la magia, questo sì...
Di fatto, però,  non vediamo mai Raf o uno qualsiasi dei suoi fratelli esercitarla (se si eccettua il fantastico rituale di Laila... che in pratica consiste nel riattaccare le ali strappate di un angelo con qualche punto di sutura e un po' di sputo), per cui non ci è dato sapere in cosa essa consista esattamente, e neppure se sia reale o un semplice frutto della fervida immaginazione della narratrice.

Anyway...
Nel contesto di questa devastata California post-apocalittica si muovono, stavamo dicendo, la protagonista Penryn e la sua famiglia: vale a dire un'adorabile sorellina paraplegica di nome Paige, cui Penryn, quando proprio entra in modalità da"caratterizzazione- obbligata- dei- personaggi- secondari", si riferisce costantemente come alla "piccola e dolce Paige", "la mia cara e innocente sorellina", "la tenera bambina" e via discorrendo (per la serie: "ebbene sì... sei soltanto la clone senza personalità di Prim Everdeen, e non me ne vergogno!" XD), e una madre schizofrenica e sociopatica di cui non ci viene fatto sapere il nome, ma che si è confermata ai miei occhi come la presenza di gran lunga più interessante e vitale della storia.

Il ritmo, di per se' abbastanza incalzante e frenetico del libro, e la descrizione dell'ambientazione, abbastanza suggestiva e interessante, vengono penalizzati da una traduzione italiana che non si può neppure definire pessima, perché sarebbe pressapoco come limitarsi a commentare che l'acqua, in fin dei conti, alle volte è anche bagnata! XD
Se deciderete di approcciarvi all'edizione Fanucci de "L'angelo caduto" (e io personalmente lo sconsiglierei anche al mio peggior nemico...), insomma, aspettatevi tranquillamente di non riuscire a seguire un terzo abbondante della trama e preparatevi psicologicamente al fatto che, in almeno un caso su tre, vi ritroverete completamente incapaci di determinare chi abbia esattamente fatto cosa, quando, dove e in che razza di contesto.
Quello che invece non potrete aspettarvi, purtroppo, sono frasi dotate di un minimo di senso logico, congiuntivi azzeccati, una coerente selezione dei tempi verbali e un minimo (e intendo proprio un minimo, eh?) di interesse e partecipazione da parte della traduttrice nei confronti del proprio lavoro.

"Angelfall" mi sarebbe piaciuto sicuramente di più se l'avessi letto direttamente in lingua originale, e di questo sono sicura al cento per cento.
Però credo anche, alla luce di tutte le considerazioni fatte sin qui, che non sarebbe riuscito comunque a convincermi al cento per cento, né ad appassionarmi più di tanto.

Fatemi sapere se l'avete letto anche voi, e cosa ne pensate, mi raccomando, amici... aspetto, come sempre, di conoscere le vostre opinioni! ;D

Giudizio personale: 3.2/10

:)

9 commenti:

  1. Uh, che disastro! Alcuni me ne parlano pure benino, ma copertina orrida e traduzione pedestre mi hanno sempre allontanato dalla lettura. :/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Mik, di una cosa sono assolutamente sicura: di leggerlo in questa traduzione non vale proprio la pena.. È davvero un'edizione ignobile, mi spiace tanto ammetterlo! :(

      Elimina
  2. Accipicchia, proprio non ti è piaciuto... io lo leggerò perchè me ne hanno parlato bene, ma probabilmente mi butterò direttamente sulla versione in lingua, così nel caso volessi leggere il seguito non perdo il filo ^.^
    Che peccato però quando le traduzioni fanno pena u.u

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ottima idea, Rosa! ;D
      Sì, hai ragione, è davvero un peccato: questo è il genere di traduzione che ti fa venir voglia di comprare libri solo in lingua originale... E se ne rimane molto dispiaciuti, tanto più che la Fanucci è una casa editrice che ho sempre seguito e ammirato! :/

      Elimina
  3. Mah, a questo giro passerò serenamente la mano.
    Mi par di capire che l'amore della Fanucci per traduzioni in cui non si capisce chi è il soggetto (o come sono costruite le frasi) è tornato a farsi sentire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In tanti hanno amato questo libro, Kate... Dal mio punto di vista personale, però, mi sento di dire solo che secondo me non ti perderai nulla di troppo spettacolare! ;D
      La Fanucci stavolta ha esagerato, persino per i suoi stessi standard: mai letta una roba così, piena di orrori grammaticali veramente gravi... Per il prossimo della serie a chi si affideranno, direttamente a Google Traduttore? XD

      Elimina
  4. Azz ma mi dispiace tantissimo che non ti sia piaciuto, io l'ho adorato! Allora, procedendo per punti:
    1-Anche se hai parlato male di un libro che ho adorato mi hai fatto troppo sganasciare, adoro le tue recensioni!
    2-Odiamo insieme la traduttrice, PLS. Io sono veramente stanca, esausta, ne ho fin sopra i capelli di libri che non vengono curati come si meriterebbero. Traduzioni fatte coi piedi, cover scempiate -proprio come in questo caso- e chi più ne ha più ne metta. Rovinano veramente la lettura. E dire che vengono anche pagate..
    3-Per quanto riguarda la sorella...ora, non mi vorrei sbagliare ma se non ricordo male la sorella non parla. Forse mi sbaglio, avendono letto diversi mesi fa, ma credo sia così. Ecco, considerando il fatto che sia muta trovo che sia piuttosto ben caratterizzata. Ciò che più mi è piaciuto del suo personaggio è stato il cambiamento nella parte finale. Forse hai ragione, all'inizio era un po' un'imitazione di Prim ma non ho trovato la cosa troppo fastidiosa..
    4-Penryn e Raffe...eh..storia difficile. Allora, ho amato che il legame tra loro due sia nato lentamente ma non posso negare che ciò che dici in parte è vero. Anche io nella scena (SPOILER)


    del bacio ho trovato che la cosa fosse un po' forzata. Ad ogni modo secondo me solo questo episodio stonava, il resto mi è sembrato piuttosto buono.

    In definitiva mi dispiace moltissimo che non ti sia piaciuto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, Daniela, sono felice che la recensione sia riuscita almeno a farti sorridere, è sempre bellissimo (e molto, molto divertente) poter confrontare le opinioni! ;D
      Dunque, per quanto riguarda Paige, la sorellina della protagonista... La piccola è paraplegica, ma non credo che abbia perduto l'uso della parola, anche perché (SPOILER) quando alla fine Penryn la ritrova, la bambina non fa che chiamare la sorella, usando il diminutivo che usava sempre per lei da piccolissima, e invocandone l'aiuto! :)
      Per quanto riguarda il rapporto fra Penryn e Raf, sono piuttosto d'accordo con te, sai? Il fatto che sia stato sviluppato tutto in maniera così "cauta" e lenta, graduale, in realtà è un grande punto di forza della storia. Rispetto a tantissimi altri romanzi YA, questa nota è decisamente un vanto! ^^
      La traduzione... ah, davvero, è quasi impossibile da commentare: so che quello del traduttore è un lavoro abbastanza "ingrato", che magari non rende tantissimo dal punto di vista economico, però non penso che questo giustifichi assolutamente un lavoro fatto alla meno peggio, realizzato così, tanto per essere fatto e pieno di orrori grammaticali del genere.
      Voglio dire, si fa sempre un gran parlare della necessità di sostenere le case editrici italiane, e su questo siamo tutti d'accordo... però proporre al pubblico una traduzione del genere vuol dire prenderlo in giro, e non tenere in conto il fatto che magari, una persona, per sborsare qui 15/18 euro ha anche dovuto lavorare le sue belle ore e magari fare qualche sacrificio... Non lo trovo giusto, decisamente. Sarebbe bello che ci fosse più rispetto, anche da parte degli editori stessi verso di noi che compriamo così tanti dei loro libri, tanto per dirne una! ç______ç

      Elimina
  5. Uh quanto mi ha irritato la pessima traduzione di questo romanzo!!
    Se fossi in gamba con l'inglese leggerei la versione originale solo per togliermi il dubbio se la colpa sia tutta del traduttore o dell'autrice stessa, perché anche la trama stessa non è che sia stata sviluppata tanto bene...probabilmente molte questioni irrisolte ci verranno svelate nel secondo volume (per esempio il come e il perchê della vittoria degli angeli sugli umani e il loro esercito..), ma certamente non sarà un libro che compreró, lo leggeró dalla biblioteca, se mi capiterà l'occasione, altrimenti pace, ci sono tanti altri ben più validi da leggere! :P

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...