lunedì 29 giugno 2015
Recensione: "Poltergeist" (2015)
Titolo: Poltergeist
Regia: Gil Kenan
Cast: Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Kennedi Clements, Kyle Catlett, Saxon Sharbino, Jared Harris, Jane Adams
Anno: 2015
""Poltergeist" rivisita il classico film del 1982 su una famiglia la cui casa, in un sobborgo residenziale, è infestata da forze malvagie. Quando terrificanti apparizioni moltiplicano i loro attacchi e prendono prigioniera la figlia più piccola, la famiglia deve coalizzarsi per salvarla prima che scompaia per sempre."
Prima di iniziare, tengo a fare una piccola premessa: da bambina (avrò avuto forse cinque, sei anni...), ho visto il "Poltergeist - Demoniache Presenze" di Tobe Hooper, e qualche anno più tardi ho addirittura letto il romanzo omonimo, tratto dalla sceneggiatura originale del film, pubblicato in Italia dalla mitica Urania.
Ho ricordi vaghi e confusi a proposito della trama, però, e tendo a non fidarmi troppo del mio giudizio di studentessa delle elementari, quindi...
Non azzarderò paragoni fra i due film in questa sede, state pur certi!
Il nuovo "Poltergeist", versione 2015, narra l'ordalia della famiglia Bowen a seguito del loro trasferimento nella nuova casa infestata.
Strane presenze (ostili presenze, si intende...) aleggiano nei corridoi, si aggirano attraverso le pareti e cercano di comunicare con la piccolina di casa, l'adorabile Maddie (Kennedi Clements) tramite televisori, tablet, giocattoli e svariati altri congegni elettronici assortiti (ché i fantasmi, si sa, sono grandi appassionati di tecnologia).
L'unico abbastanza sveglio da allarmarsi a causa dello strano comportamento manifestato dalla bimba è il fratellino Griff (Kyle Catlett), dal momento che papà (Sam Rockwell) e mamma (Rosemarie DeWitt) sembrano troppo occupati a cercare di capire come faranno a campare una famiglia con un reddito che gli permette di comprare in contanti SOLO una casa a due piani di tremila stanze in un tranquillo quartiere residenziale di periferia, anziché la mega-magione di millemila ettari quadrati alla quale sembravano ambire.
Mi scuserete se non vi compatirò troppo da quel punto di vista, eh, famiglia Bowen?
Mio padre ha lavorato come un matto per tutta la vita, e idem dicasi per mia madre, ma lo stesso casa nostra assomiglia a un francobollo rovesciato contro il fianco della montagna che ospita il mio paese, e... la volete sapere una cosa? Col cavolo che io o mia sorella ci siamo mai sognate di lamentarci per il fatto di dover condividere una stanza, e non esiste proprio, nella tradizione della mia famiglia, che uno possa alzarsi dal tavolo senza aver finito quello che c'era da mangiare nel piatto... altro che rovesciare nel pattume DUE cene consecutive nell'arco della stessa serata!
Per dire... ma quanto sarebbe bello se la gente coi soldi la smettesse di atteggiarsi a vittima della crisi e iniziasse piuttosto a prendersi una parte delle proprie responsabilità, tanto per cambiare!? -.-
Ad ogni modo, dicevamo...
L'ultimo membro della famigliola è la figlia maggiore Kendra (Saxon Sharbino), adolescente sarcastica e superficiale che rappresenta un po' l'archetipo della "figlia-teenager-immatura-che-però-crescerà-bella-alta- snella-e- abbronzata-e-quindi-chissene".
Un insieme di ormoni e stereotipi hollywoodiani che deambula in giro senza combinare quasi nulla, a parte piantare qualche piccolo capriccio irrilevante ai fini della trama, e blaterare qualche singhiozzante battuta lacrimosa nei momenti più inopportuni.
Essere o non essere, recitava Amleto... ma talvolta anche chiedersi la differenza fra esserci o non esserci, per gli sceneggiatori hollywoodiani, dovrebbe rappresentare un interrogativo importante.
"Poltergeist" date queste premesse, difficilmente poteva rivelarsi qualcosa di diverso da un edulcorato film horror per famiglie.
Il che non è necessariamente un male, si intende; bisogna semplicemente prepararsi in anticipo alla prospettiva.
Per novanta minuti buoni, il regista Gil Kenan (che aveva già diretto, ricordiamolo, il simpaticissimo film d'animazione "Monster House") si sforza di tenere viva la nostra attenzione attraverso una serie di sinistri (ma in ultima analisi, ben poco spaventosi, per noi che assistiamo dall'altra parte dello schermo) eventi paranormali.
Alcune volte i suoi espedienti funzionano, e il film riesce a catturare e sorprendere, presentando dei risvolti intriganti; altre volte, le sue tecniche falliscono miseramente nel loro obiettivo.
Per cui, in alcuni momenti della pellicola, tutto quello che resta da provare, a noi spettatori, è un vago, nostalgico senso di groppone in gola, dovuto ai ricordi della nostra infanzia innescati da alcune scene in particolare: quella in cui il grande albero cattura Grif, per esempio, o quella in cui Maddie informa i suoi stralunati familiari che "loro" (i morti) stanno per tornare nel nostro mondo pronti a reclamare giustizia.
Ho apprezzato tantissimo, invece, la «strana coppia» formata dai due detective dell'occulto Brooke Powell (Jane Adams) e Carrigan Burke (Jared Harris), un duo di ex-coniugi abbastanza sui generis e veramente spassoso da seguire.
I loro alterchi contribuiscono a vivacizzare il ritmo degli eventi, infatti, e a strappare un sorriso ironico nei momenti più "statici" (o semplicemente inverosimili) del film.
In definitiva: un film carino, simpatico, che vanta un bel messaggio di fondo, ma che in ultima analisi riesce a imprimersi in maniera tutt'altro che memorabile; una sorta di ri-edizione non soltanto del "Poltergeist" originale, ma anche dei cari, vecchi "Amityville Horror" (edizione per bambini accompagnati, anno 2005), "I 13 spettri" e "Haunting - Presenze".
Giudizio personale: 6.0/10
PS: se volete leggere una recensione alternativa a questa, sempre relativa a "Poltergeist", vi invito come sempre a visitare il blog di Arya cliccando QUI ! ;D
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Speravo proprio di leggere la tua recensione prima di decidere se vedere o no questo film.. devo esser sincera, già il trailer non era granché quindi penso proprio che lo scarteró! Ho voglia di un horror di quelli che ti fanno sentire il cuore in gola, che mi consigli?
RispondiEliminaTi consiglio senz'altro "The Babadook" (se non l'hai ancora visto) e "It Follows": ho personalmente adorato entrambi, il primo un po' di più... "It Follows" però secondo me fa più paura! ;D
EliminaAltrimenti... "The Taking of Deborah Logan": un paio di sequenze, secondo me, riescono a far gelare abbastanza il sangue nelle vene! :P
L'ho visto ieri e anch'io ho scribacchiato un commento che pubblicherò a breve. Avrà il mio sei: non mi è dispiaciuto affatto, autoironico e familiare, e non avendo troppo presente l'originale non posso avanzare paragoni. Comunque piacevole. Molto alla Spielberg style :)
RispondiEliminaUh, allora aspetterò di leggerti, Mik! ;D
EliminaIn effetti non è malissimo... mi ha fatto quasi tornare la voglia di rivedere il film originale! :D
Non credo che faccia per me >_<
RispondiEliminaNon fa troppa paura, però, Aenor... dovesse proprio capitarti, non avresti comunque di che preoccuparti, fidati! ;D
EliminaDai, almeno stavolta Jared Harris è in un film che raggiunge la sufficienza XD
RispondiEliminaMah, io penso che continuerò ad amare l'originale, che almeno ha l'età a giustificare alcune ingenuità e caratterizzazioni u_u
Questo è proprio vero... Penso sia stato il mio primo film horror, pensa un po'! Non lo ricordo benissimo, ma ci sono affezionata! :P
EliminaBe', condivido il tuo sfogo sulla gente coi soldi che si lamenta della crisi, ma questo è un'altra storia! :P
RispondiEliminaIl film alla fin fine non era male, dai. Rispetto a molte altre cose orrende che abbiamo guardato ultimamente... Ah, e concordo in pieno anche con "esserci o non esserci". Davvero, a parte che fornire una scusa per comprare un cellulare nuovo e mettere qualche scena in più, non ho capito a cosa servisse il personaggio della figlia maggiore! xD
Non posso darti torto: di certo c'è di peggio, là fuori... però non posso neanche negare di essermi aspettata qualcosina di più! :p
EliminaKendra... semplicemente il personaggio più inutile della storia, ehehe! :D