mercoledì 7 ottobre 2015

Recensione: La Biblioteca Invisibile




Titolo originale: The Invisible Library
Autrice: Genevieve Cogman
Serie: The Invisible Library, Vol. 1
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Fanucci!
Trama: "Come molte sue coetanee, Irene è una ragazza sveglia e piena di vita, eppure c'è qualcosa che la rende davvero speciale: lavora come spia per conto di una società segreta - la Biblioteca Invisibile - e viaggia attraverso dimensioni alternative per recuperare libri oscuri e misteriosi, sconosciuti ai più. Ad affiancarla c'è il suo enigmatico assistente, il bel Kai, con il quale viene spedita in una Londra vittoriana per rintracciare un volume molto pericoloso. Irene sa che gli agenti della Biblioteca devono essere pronti a tutto, compreso rubare i libri se necessario, ma a volte le missioni comportano pericoli imprevisti. Sulle sponde del Tamigi regna il caos, la città è avvolta dalla magia e abitata da strane creature soprannaturali. Per di più, qualcun altro ha già messo le mani sul libro che Irene e Kai stanno cercando e ha eliminato chi lo custodiva. Per ritrovarlo, le nostre spie dovranno affrontare ladri, assassini, affiliati a società segrete, lupi mannari e giganteschi alligatori meccanici... Una storia rocambolesca, ambientata in un mondo magico e inquietante in cui solo chi è pronto a tutto riuscirà a spuntarla."
Le mie opinioni:
Se esistesse una biblioteca in grado di ospitare tutti i libri mai scritti... e non intendo soltanto quelli del nostro mondo, ma di tutti i mondi possibili... ditemi, secondo voi quanto sarebbe bello poter lavorare al servizio di un'organizzazione del genere?
Irene, la protagonista del romanzo di Genevieve Cogman, non ha mai desiderato altro in vita sua.
Anche se sa benissimo quanto può diventare rischioso, a volte, essere un'agente della Biblioteca Invisibile in missione di recupero speciale... lo sa per esperienza personale, potremmo dire, perché ormai si è abituata all'idea di dover rischiare la pelle con una certa frequenza.

Penso che la Cogman abbia avuto l'intuizione e il coraggio di assecondare un' idea che vale oro puro.
Il soggetto alla base di questo suo primo libro, tanto per cominciare, è potenzialmente in grado di assicurarle materiale creativo di riferimento per anni: dal momento che Irene è in grado di spostarsi attraverso migliaia, forse addirittura milioni di «Londre» alternative, le possibilità dell'autrice di sbizzarrirsi a giocare con le varie ambientazioni sono pressoché infinite.
Ed è saltato fuori, da quel punto di vista, che la Cogman è una giocatrice davvero talentuosa e in gamba.
Questo primo volume delle avventure di Irene, ad esempio, è ambientato in una sorta di Inghilterra steampunk in cui la magia si è sviluppata quasi di pari passo con la tecnologia.
Poiché un'infezione da parte delle forze del Caos ne ha invaso le strade imbrattate di fuliggine, ne consegue che strane creature d'ogni risma ne affollino le viuzze intasate: eleganti vampiri, fae manipolatori, brutali licantropi... al fianco di scienziati pazzi, alchimisti privi di scrupoli, giganteschi robottoni, rinnegati immortali e chi più ne ha, più ne metta.
Oltre alla suggestiva cornice, la Cogman si è presa naturalmente la briga di curare il sistema magico; ho trovato l'uso del Linguaggio da parte dei Bibliotecari estremamente originale e interessante, e non posso proprio fare a meno di chinare il capo al cospetto dell'eccentrica e intrigantissima vena di ironia sotterranea che percorre le pagine del libro come una brezza fresca e vivace.

Anche la follia e lo spirito avventuroso che contraddistinguono i vari personaggi mi hanno conquistato.
Irene è una buona protagonista, perché la sua personalità lascia intravedere parecchie sfumature e incertezze.
Dalla trama mi pareva di aver capito che sarebbe stato Kai, il suo nuovo avvenente e impulsivo assistente, a ricoprire il ruolo di interesse romantico principale.
Ora non ne sono più tanto sicura, a dire il vero; a Irene sembra piacere parecchio anche Vale, un conte investigatore la cui figura strizza l'occhio al famosissimo Sherlock Holmes.
E (chiamatemi pazza) secondo me verso la metà del romanzo comincia a instaurarsi una certa tensione particolare pure fra Irene e Bradamant (che tecnicamente dovrebbe essere una sorta di ex-mentore e perfida Bibliotecaria rivale, ma a me questa storia della ladra acrobata non la conta mica giusta, sapete...). I loro infervorati battibecchi al vetriolo sanno infatti un po' troppo di sentimenti repressi e denotano un'ossessione reciproca alquanto sospetta, secondo me.

Ad ogni modo, Irene conosce i suoi doveri, e questo le impedisce (fortunatamente) di concentrare la mente per più di cinque secondi su cose futili e ininfluenti tipo l'amore o il sesso.
L' attenzione del romanzo è quindi tutta dedicata all'intrigo, all'azione e all'avventura del genere più rocambolesco... senza tralasciare una sana dose di umorismo tipicamente british, si intende!
Una scelta vincente, insomma, che in questo caso particolare incontra tutta la mia approvazione e il mio entusiasmo.

A smorzare un po' i toni di questa recensione, provvede in realtà solo la natura frammentaria e dispersiva di questo primo volume.
Come il pilot di una promettente serie televisiva, "La Biblioteca Invisibile" lascia infatti intravedere potenzialità, enigmi, cospirazioni e possibili scenari  "romantici", ma lascia momentaneamente aperta ogni pista in previsione dei prossimi episodi della serie, ancora tutti da realizzare.
I segreti oscuri della Biblioteca, quindi, per quanto affascinanti, restano privi di soluzione; sul finale aleggiano ipotesi e incertezza, e per ora non si capisce bene dove il plot principale voglia andare a parare.
Non un male di per sé, questo, beninteso, anzi... ma prima di formulare un giudizio troppo appassionato e rischiare di dovermi rimangiare la parola più avanti, preferisco tenere i piedi ben ancorati a terra e avvalermi del diritto di leggere il prossimo capitolo della saga, "The Masked City". Soltanto allora cercherò di formulare un giudizio complessivo più specifico e compromettente! :P

Giudizio personale: 
7.4/10



Potete leggere QUI la mia recensione del secondo volume della serie


6 commenti:

  1. Sembra una lettura davvero divertente, e la biblioteca che raccoglie tutti i volumi di tutti gli universi un po' spero che esista da quache parte :P

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    1. Detto fra noi, Kate, lo spero tanto anch'io! *_____*

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  2. E' sicuramente una lettura da prendere in considerazione! :) Ma la Fanucci ora fa tutte le cover con le scritte uguali con effetto grunge? O.o

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    1. Purtroppo pare proprio di sì... e sono davvero inguardabili, purtroppo! ç___ç
      Il libro, ad ogni modo, merita sul serio! ;D

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  3. Avevo adocchiato questo romanzo appena uscito, ma non ne avevo sentito parlare pe r niente ed era scivolato in fondo alla lista dei desideri, comunque l'idea di base è davvero intrigante!

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    1. Assolutamente sì. E anche l'esecuzione, Beth, fidati... non è niente male! ;D

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