lunedì 1 febbraio 2016

Recensione: "Maleficio"



Titolo originale: Demonglass
Autrice: Rachel Hawkins
Serie: Hex Hall, Vol. 2
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Newton Compton!
Trama: "Sophie Mercer è una ragazza Prodigium. Ma quando con le sue straordinarie capacità ne ha combinata una di troppo, è stata spedita all'Hecate Hall, una scuola speciale dove vengono raddrizzati e puniti ragazzi che hanno esagerato con i loro strani poteri (streghe, mutaforma, maghi, licantropi, fate). Ma questo accadeva prima che Sophie scoprisse gli oscuri segreti che la sua famiglia aveva tenuto nascosti per anni. E soprattutto prima che si innamorasse di Archer Cross, un membro infiltrato dell'Occhio di Dio, organizzazione fondata proprio allo scopo di distruggere i Prodigium. E ora Sophie sa di essere un demone e che in un prossimo futuro potrebbe essere costretta a far del male anche a coloro che ama. Ecco perché, quando il Consiglio dei Prodigium la spedisce in Inghilterra, decide di sottoporsi li alla Rimozione, una procedura difficile e pericolosa che cancella definitivamente ogni potere magico. A Thorne Abbey, l'imponente e immensa residenza sede del Consiglio dei Prodigium, incontrerà suo padre, il capo del Consiglio, che le rivelerà una storia sconvolgente; ma più sconvolgente ancora sarà la scoperta che qualcuno sta allevando in segreto molti altri demoni per sfruttarne la potenza distruttiva. Sophie si accorge presto di essere nel mirino dell'Occhio, che invia a controllarla proprio Archer Cross. Pensava di averlo ormai dimenticato, ma si accorgerà ben presto di provare ancora qualcosa per lui..."
Le mie opinioni:
Se non avete mai visitato i magici e "mostruosissimi" corridoi di Hex Hall, probabilmente non conoscete Sophie Mercer... il che vuol dire non potete neanche immaginare quali febbrili escalation di avvenimenti demoniaci e altre sovrannaturali stramberie assortite la protagonista dei libri di Rachel Hawkins sia capace di scatenare!
Alla fine del romanzo precedente, "Incantesimo", avevamo lasciato la nostra eroina alle prese con le conseguenze  di una decisione molto difficile e sofferta... la ritroviamo in "Maleficio" a pochi mesi di distanza dagli eventi disastrosi e rivelatori che avevano ispirato quella scelta, mentre si accinge a  mettere in pratica il proprio piano e di conseguenza a cambiare la sua vita per sempre.
Purtroppo (o per fortuna, a seconda dei punti di vista...), le persone che tengono al suo futuro non sono disposte a lasciarle commettere quello che ritengono un errore mortale... Ecco allora entrare in scena il misterioso padre della ragazza, l'inglesissimo capo del Consiglio James Atherton, che inviterà Sophie, Jenna e Cal a trascorrere un periodo con lui in Inghilterra, allo scopo di conoscere meglio la figlia abbandonata anni addietro e magari persino convincerla a cambiare idea.

Devo dire la verità: questo cambio di "location" non mi ha soddisfatto, e mi ha anzi provocato un leggero senso di disappunto.
L'imponente palazzo britannico in cui si svolge l'ottanta per cento dell'azione, a parer mio, non regge assolutamente il confronto con la pittoresca e surreale Hex Hall; lo stesso vale per i suoi abitanti, dal momento che assai difficilmente personaggi piatti e un po' monotoni quali  Daisy, Nick o Lara possono aspirare a strappare gli stessi sorrisi complici e le stesse risatine cariche di stupore con i quali ero solita accogliere la maggior parte delle battute sarcastiche e delle uscite improbabili partorite dalla fantasia degli stramplati studenti della scuola.
In realtà ho rilevato, un po' in generale, un certo "appiattimento" di personaggi molto amati dalla sottoscritta, quali Jenna e Archer, cui viene concesso poco spazio e ancor meno possibilità di eprimersi, dal momento che l'incalzante "Sophiecentrismo" della narrazione ha cominciato ad aumentare a ritmi sempre più vertiginosi.
Le uniche parentesi di approfondimento la Hawkins le ha concesse a Cal e a James, due personaggi che ho comunque apprezzato molto; gli altri, purtroppo, in questo libro spariscono un po', sfumano all'ombra dei travagliati patemi sentimentali ed esistenziali della protagonista.
Nel complesso, mi permetto di sostenere che questa scelta penalizza un po' il romanzo.

Non che "Maleficio" sia un libro noioso, anzi: gli eventi veri e propri sono pochi - si contano sulle dita di una mano, e si concentrano tutti nell'ultimo quarto - ma lo spirito arguto di Sophie e l'ironia dell'autrice rendono la narrazione fluida e scorrevole, accattivante e divertente, tutt'altro che sgradevole.
Solo, confesso che mi sarei aspettata un filino di più dal punto di vista della trama: comprendo la necessità di tenere la storia su un livello di semplicità e innocenza accessibile a qualsiasi tipo di lettore, ma un po' più di profondità, o anche solo di imprevedibilità, a parer mio non avrebbe guastato...

Resto comunque in fervida e trepida attesa del terzo libro, "Sortilegio", in arrivo da noi a marzo: nella speranza, certo, che la Hawkins abbia nascosto qualche altro asso nella manica, ma anche (e forse soprattutto...) per scoprire come riuscirà Sophie a districarsi dalla complicatissima situazione in cui anche stavolta è riuscita a cacciarsi... ;D

Giudizio personale: 6.5/10

Girl Power:


4 commenti:

  1. Condivido. I due fratelli vampiri mi sono stati antipatici a pelle e boh, non è successo molto a parte sul finale perché era il finale. Vedremo come continuerà.

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    1. Probabilmente la Hawkins è stata vittima della classica "sindrome della trilogia"! Non ho ancora letto il terzo libro ma, chissà perché... sospetto che avrebbe potuto benissimo formare un volume unico col secondo! XD

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  2. Il secondo della serie era quello con la trama più allungata e si sentiva parecchio :(

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