martedì 30 agosto 2016

Recensione: "La ragazza che sapeva troppo" di M. R. Carey



La ragazza che sapeva troppo,
di M. R. Carey
(Newton Compton)


"Melanie, dieci anni e un quoziente intellettivo altissimo, ogni mattina aspetta paziente nella stanza dove vive chiusa a chiave che la vengano a prendere per portarla a fare lezione. Ma non è una gita di piacere, gli incaricati la legano a una sedia a rotelle mentre il sergente Parks la tiene di mira con una pistola carica. In classe ci sono altri ragazzini, legati come lei a una sedia e incapaci di liberarsi in attesa di essere sottoposti ai test medici della dottoressa Caroline Caldwell, che sta disperatamente cercando una cura all'epidemia. Fuori da lì il pianeta, infatti, a causa di un virus sconosciuto, ha visto la trasformazione della maggior parte delle persone in esseri senza coscienza che si nutrono di carne umana. Melanie è la prossima detenuta destinata alla dissezione, nonostante la sua insegnante si sia opposta con tutte le forze a questa pratica atroce, nella speranza di salvarla. E proprio quando tutto sembra davvero perduto, Melanie riuscirà a fuggire. La ragazzina diventerà il nuovo leader della rivolta? E il genere umano sopravviverà?"



Intorno a “La ragazza che sapeva troppo” circola un’aura di mistero (parzialmente guastata dalla sinossi rilasciata dalla Newton) che, nel corso della recensione, probabilmente tenderò a mia volta a demolire un po’.
Temo sia una sorta di necessità strutturale: non sono in grado di parlare del libro senza sfiorare i temi centrali della storia, e purtroppo questo richiederà da parte mia qualche cenno un po’ più specifico… 
La buona notizia è che niente di quanto dirò potrà essere considerato spoiler, perché genere e natura del romanzo cominciano a svelarsi nella loro piena interezza già a partire da pagina dieci o giù di lì.
Ad ogni modo, per coloro che decideranno di non leggere oltre, posso cominciare col dichiarare questo: il romanzo di M. R. Carey è sorprendente, adrenalinico e ricco di colpi di scena; lo consiglierei a chiunque fosse alla ricerca di una lettura veloce e coinvolgente, in grado di suscitare emozioni forti senza disdegnare concessioni all’ambito della riflessione e della filosofia

C’è una vena di profondità, in “La ragazza che sapeva troppo”, che quasi sconfina nel regno della delicatezza; i personaggi presentano un grado di complessità interessante, ed è ammirevole il livello di fiducia che l’autore sembra riporre nella capacità di giudizio del suo lettore, dal momento che si limita a proporre le varie situazioni con toni di assoluta neutralità, lasciandoci liberi, di volta in volta, di sviluppare le nostre analisi e formulare le nostre conclusioni personali.
E che situazioni i personaggi di questo libro si trovano ad affrontare, ragazzi… !

I protagonisti sono quattro: una bambina particolare di nome Melanie, molto perspicace e sveglia per la sua età; un’insegnante, Helen Justineu, alle prese con un dilemma morale dalle implicazioni impossibili; un soldato, il sergente Parks, dalla professionalità seria e implacabile; e la dottoressa Caldwell, una megalomane dall’etica professionale alquanto distorta.
Ciascuno di questi personaggi verrà chiamato a compiere scelte dalle implicazioni tragiche e terrificanti, nell’ambito di una situazione tanto surreale quanto pericolosa: nella fattispecie, la fine del mondo, e l’invasione di famelici zombie amanti della carne che la diffusione di un fungo di origine sconosciuta ha trascinato con se’ dal cuore del continente americano.

Devo dire che Carey ha cercato di sviluppare e curare l’aspetto “scientifico” del suo romanzo in maniera molto più accurata e approfondita della media, soffermandosi in particolare sui risvolti medici e sulle conseguenze portate dal parassita insidiato all’interno del sistema nervoso umano. Queste digressioni – mai eccessivamente logorroiche – sono legate per lo più al POV della dottoressa Caldwell, e non spezzano comunque mai il ritmo della narrazione.
Un ritmo che è, di per se’, incalzante e precipitoso oltre ogni dire… forse addirittura un po’ troppo, per i miei gusti personali. A dire il vero avrei preferito che l’autore si concedesse qualche pagina in più per approfondire alcuni aspetti del romanzo, in modo particolare i retroscena legati a Helen o al sergente Parks, che secondo me sono stati liquidati un po’ troppo in fretta. Mi sarebbe anche piaciuto scoprire come, quando, ed eventualmente anche perché comincia a svilupparsi il legame di feroce attaccamento di Helen nei confronti di Melanie… voglio dire, nulla da dire sulla dinamica della loro acquisita relazione madre-figlia (peraltro resa in maniera splendida e molto, molto commovente), ma sarebbe stato bello avere la possibilità di esplorare nel dettaglio la genesi di questo rapporto così intenso, appassionato e speciale.

I miei capitoli preferiti del libro, ad ogni modo, sono forse quelli finali. Spero con tutto il cuore che questa parte non sia stata cambiata nel film, perché l’epilogo mi ha sinceramente commosso.
E speriamo anche che la pellicola non tardi troppo ad arrivare nelle nostre sale… a giudicare da ciò che ho visto dal trailer, le premesse per un adattamento fedele (nello spirito, se non nella forma…) ci sono tutte! *____*

Trama: 7.5/10
Personaggi: 8.0/10
Ambientazione: 7.5/10
Stile: 7.0/10
Coinvolgimento emotivo: 7.5/10

 Verdetto finale: 7.5/10





 Girl Power:




EDIT: potete leggere QUI la mia recensione del film The Girl With All The Gifts!


12 commenti:

  1. Lessi il libro poco dopo la sua pubblicazione italiana e mi è rimasto dentro.
    Mi è piaciuto davvero moltissimo e, dopo aver visto il trailer (tra l'altro devo ringraziarti: non sapevo fosse uscito), sono meno scettica riguardo alla riuscita del film.

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    1. Teniamo alte le speranze insieme, allora! ;D
      Non c'è di che: io mi sono imbattuta nel trailer su goodreads, e da allora credo di averlo riguardato già diverse volte! *____*

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  2. L'ho comprato diversi mesi fa, ma ancora non l'ho letto. Ora, dopo questa recensione, cercherò di leggerlo il prima possibile! *_*

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    1. Ottima idea, davvero ottima... anche perché non vedo l'ora di scoprire che cosa ne pensi! ^____^

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  3. non amo particolarmente questo tipo di storie, ma se è scritto bene ed è avvincente, sono tentata, mi piace provare a leggere libri che, da sola, forse non sceglierei. Quindi grazie per il consiglio ^_-

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    1. Figurati, Angela, sono felice che ti abbia incuriosito! I nostri blog servono proprio a permetterci di scoprire cose nuove, in fondo! ^____^

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  4. Certe volte bypasso questi libri...i titoli sono tutti uguali e non ho la pazienza per vedere quali meritano e quali no... darò un'occhiata a questo ^^

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    1. Vero, anch'io ho rischiato di perderlo per lo stesso motivo... ma tendo sempre a tenere un occhio rivolto verso il mondo dei siti e blog anglosassoni, per fortuna: laggiù, questo libro ha fatto furore, te lo garantisco! ;D

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  5. Uhm, mi era sfuggito questo romanzo. Mi intriga la tematica trattata, credo proprio che lo inserirò in lista ^^

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    1. Ottima idea, Rosa... a me è piaciuto davvero tanto! ^___^

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  6. Complimenti per la recensione! :) Questo ce l'ho in wish list da parecchio e ultimamente me lo ritrovo davanti spesso, quindi spero di riuscire a leggerlo presto! :)

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    1. Grazie, Sian! :D
      Io spero di riuscire a leggere anche il libro successivo dell'autore: è completamente slegato da questo, ma si presenta interessantissimo (è una ghost story, se non sbaglio, ambientata in un penitenziario femminile). Oltreoceano ne stanno già parlando benissimo... Da leggere al più presto, insomma! ;D

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