domenica 18 dicembre 2011

Recensione: 1921 - Il mistero di Rookford




Regia: Nick Murphy
Interpreti: Rebecca Hall, Imelda Staunton, Dominic West
Anno: 2011
Titolo originale: The awakening

Film non propriamente originale, questo "1921 - Il mistero di Rookford"!
Si presenta fin dal principio come la classica storia spettale di fantasmi, e non delude le aspettative.  Ambientata in uno spettralissimo collegio maschile durante il primo dopoguerra, un'epoca che, come si premura di spiegarci anche la scritta che compare all'inizio del film, si è lasciata alle spalle probabilmente moltissimi spettri, la pellicola cerca di calarsi nel profondo della psiche dei personaggi, fra reduci di guerra traumatizzati e schivi bambini solitari, per mostrarci come spesso e volentieri l'orrore più profondo e inaspettato si nasconda nei recessi più oscuri della nostra mente.
Un tema piuttosto inflazionato, non c'è che dire, questo del passato che ritorna, pronto a gettare ombre sul futuro e sul presente.
La giovane Florence, orfana da molti anni, viene assunta dal maestro di una scuola per investigare su una serie di strani eventi avvenuti nel collegio, eventi dietro ai quali si sospetta celarsi lo zampino di un infante-fantasma. La ragazza parte, intenzionata a far luce sul mistero... ma si ritroverà a dover fare i conti con una forza più determinata e inquietante di quanto potesse sospettare.
La storia, va detto, si gioca molto sull'interpretazione dei vari attori, fra cui non si può evitare di citare la sempre impeccabile Imelda Staunton, una delle mie attrici preferite, nel ruolo di una bizzarra ed eccentrica governante.
I cliché del genere ci sono tutti, dalla scettica protagonista con il pallino per lo smascheramento di spiritisti cialtroni e medium fasulli (nonché dotata di una discreta quantità di scheletri nell'armadio) alle spaventose apparizioni colte dallo spettatore con la coda dell'occhio.
Il film secondo me alterna momenti di tensione ben riuscita a pause fin troppo caricate, che avrebbero dovuto forse nelle intenzioni registiche aumentare il vago senso di oppressione generale evocato dalle atmosfere (abbastanza riuscite) cupe, deprimenti e "malate" dell'ambientazione (ed enfatizzate, fra l'altro, dall'uso di una fotografia che mi è parsa particolarmente "sbiadita" e opaca) , ma che in realtà, alla lunga, suscitano forse più impazienza e tedio che spavento.
Il finale, che io personalmente ho trovato volutamente poco chiaro e misterioso, riscatta parzialmente il senso di pesantezza repirato in alcuni momenti, e aiuta a collocare in una dimensione più "umana" i vari personaggi.
In conclusione, un film che non mi pento di aver visto, ma che nemmeno entrerà a far parte della mia top ten di film sui fantasmi preferiti! XD

Giudizio personale: 6.5/10

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...