Titolo originale: The Exorcist
Autore: William Peter Blatty
Disponibile: anche in italiano, pubblicato dalla Fazi
La trama:
"Che cosa succede alla piccola Regan, trasformatasi in un mostro blasfemo che urla oscenità e frasi sconnesse? Sua madre, la famosa diva del cinema Chris MacNeil, non riesce a capirlo. Né ci riescono i medici e gli psichiatri né la polizia. Forse solo un esorcista può dare una risposta. Ma la Chiesa impone cautela, esige prove, chiede tempo. Intanto la casa risuona di colpi, i mobili si spostano da soli, un uomo muore con il collo spezzato, il fragile corpo di Regan sembra cedere alla tempesta che lo sconquassa. E lo scontro tra l'uomo di Dio e gli spiriti del Male sembra ormai inevitabile."
Ambientazioni:
la storia si svolge nella città di Washington, in modo particolare nei pressi del campus universitario! La metropoli si staglia come un grigio fantasma sullo sfondo di una vicenda di per sé tetra, macabra, e terribilmente sconvolgente. Gli abitanti della capitale sono del tutto ignari del terribile, gelido male che si è scatenato nel cuore della loro stessa città, nell'apparentemente linda e tranquilla abitazione di una stella del cinema... e questo, a suo modo, contribuisce a rendere l'intera vicenda ancora più terrificante!
Personaggi principali:
-Regan MacNeil: è la dodicenne vittima della possessione diabolica. La piccola Regan, di indole dolcissima, innocente, legatissima alla madre e addolorata per la prolungata assenza del padre, un vero buono a nulla, viene trasformata dal demonio nella creatura più sgradevole, odiosa, malvagia e perversa che riusciate a immaginare. Si rende protagonista di numerose sequenze raccapriccianti, alcune delle quali veramente "forti", dal violento impatto emotivo.
- Chris Macneil: madre di Regan. E' un'attrice molto famosa e apprezzata; nonostante ami il suo lavoro e tenga alla propria carriera, tiene ovviamente a sua figlia molto di più, e farebbe qualsiasi cosa pur di salvarla. E' un personaggio che mi è piaciuto moltissimo; Chris è una che dice sempre pane al pane, e vino al vino", senza curarsi di ciò che gli altri potrebbero pensare di lei. Non ha fiducia nei dottori, che già le hanno strappato un figlio una volta, per errore, e meno ancora ne ripone, inizialmente, nel potere della fede: ma per il bene di Regan mette da parte le proprie riluttanze personali senza esitare, gettandosi anima e corpo nel tentativo di riportarla indietro!
- Padre Karras: sacerdote gesuita e docente di psichiatria. Non crede più da molto tempo nell'esistenza di Dio né del diavolo, ormai, e questo scetticismo è per lui causa di una sofferenza indicibile. Altruista, gentile e generoso, si lascia coinvolgere da Chris nella lotta contro il demone maligno che si è impossessato del corpo di Regan.
- Kinderman: poliziotto che indaga sulla morte di Burke Dennigs, burbero regista scomparso in circostanze misteriose nei pressi di casa Macneil. E' una sorta di tenente Colombo: nel senso che fa "il finto tonto" per cercare di mettere a suo agio i potenziali indiziati e i testimoni; in realtà, ha una mente molto più acuta di quanto la maggior parte della gente pensi.
- Karl: un domestico taciturno e dall'aria sinistra, che forse nasconde più di un segreto, sospettato dell'assassinio di Burke.
Le mie opinioni:
William Peter Blatty, oltre a essere uno scrittore, è anche un famoso sceneggiatore e un regista cinematografico. E credo che questa sua particolare "fomazione" salti subito all'occhio, scorrendo le pagine de "L'Esorcista": nel romanzo, infatti, i dialoghi sono costruiti con una particolare attenzione, buttati sulla carta in modo da caratterizzare magistralmente i personaggi "in scena"! Dialoghi brillanti (penso soprattutto alle numerose conversazioni fra Padre Karras e il maligno; ma anche alle folgoranti battute di Chris, agli sproloqui solo apparentemente ingenui di Kinderman, ai mille silenzi, più eloquenti di mille parole, di Karl... ), dialoghi rivelatori, che svelano la profonda umanità dei personaggi e ne mettono a nudo le paure, le angosce, i turbamenti e i dubbi più inconfessabili!
Al di fuori dei dialoghi, invece, Blatty ricorre volutamente ad un linguaggio asettico, quasi sterile, ricco di terminologie tecniche e paroloni scientifici che consentono, in qualche modo, a lui come narratore e a noi come lettori, di prendere il più possibile "le distanze" dalla storia raccapricciante che ci sta raccontando e dai quasi inermi personaggi che la stanno vivendo. Con il risultato, secondo me, di creare una sorta di senso di "straniamento" prolungato nel lettore, una confusione, uno stordimento in lui che si sente constantemente attirato all'interno del racconto dalla ricchezza e vivacità espressiva del dialogo, ricco di battute e riferimenti a cose e situazioni così normali, così quotidiane, e poi improvvisamente, subito dopo, "spinto via" dalla glaciale precisione accademica, da chirurgo, con cui Blatty sembra come dissezionare dinnanzi agli occhi della nostra mente tutte le sequenze più disturbanti, memorabili del suo libro.
E questo "straniamento" è uno strumento efficacissimo, di cui Blatty si serve abilmente per aumentare la confusione, la pena, il disagio e il "malessere" dello stesso lettore, già di per sé sbalordito e stravolto dalla potenza, dalla violenza primordiale della storia di questa bambina, la creatura più innocente e pura del mondo, corrotta da un demonio e trasfigurata nel peggiore spauracchio che riusciate ad immaginare...
Una cifra stilistica particolarissima, insomma, che è il "marchio" di fabbrica inconfondibile di un grandissimo narratore, capace di inquietare e sconvolgere l'immaginario di ben più di una generazione di lettori!
Il sequel: "Legion", pubblicato negli USA nel 1983!
Giudizio personale: 7.8/10
Sono contenta che ti sia piaciuto :D
RispondiEliminaSì sì, mi è piaciuto moltissimo, decisamente più del film!! :D Grazie mille ancora per il consiglio!! ^^
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