mercoledì 3 ottobre 2012

Un libro tira l'altro: "Il libro delle cose perdute" di John Connolly

Un libro tira l'altro": ho deciso di dedicare un piccolo spazio a tutti quei libri che ho letto e che mi hanno colpito, in un modo o nell'altro - in senso positivo oppure, a volte, molto negativo! XD - e che non ho avuto modo di recensire qui sul blog perché... bé, essenzialmente perché divoro romanzi e raccolte di racconti fin da quando avevo nove anni, e il mio "Laumes' Journey" esiste invece da una manciata di mesi soltanto! :D




"I segreti di un mondo crudele, una foresta popolata dì elfi, gnomi, cavalieri e mostri sanguinari, sono racchiusi in un misterioso volume, il "Libro delle Cose Perdute". In quel mondo si è perso David, ragazzino inglese di 12 anni: la seconda guerra mondiale è alle porte, la madre, che gli leggeva ogni sera libri di fiabe, è morta dopo una lunga malattia, e il padre, un matematico impegnato nel tentativo di decifrare i codici tedeschi, si è risposato con un'altra donna, ora madre di un fratellino che per David è un intruso. Smarritosi nella foresta, David dovrà sconfiggere i fantasmi della sua immaginazione per tornare a casa e ritrovare la pace."

In molti abbiamo letto, o abbiamo quanto meno adocchiato sugli scaffali di qualche libreria, almeno uno dei suoi numerosi e voluminosi thriller: John Connolly è infatti un autore abbastanza prolifico e molto, molto apprezzato, nonché creatore del noto investigatore privato letterario Charlie Parker.
Non tutti sanno, però, che Connolly è anche l'autore di un romanzo fantastico per ragazzi dalle molteplici sfumature gotiche, a metà strada fra "Labyrinth" e "Il Labirinto del Fauno"...
"Il libro delle cose perdute" narra infatti la storia, gotica e catartica, di un ragazzino di nome David, costretto suo malgrado a compiere un periglioso viaggio attraverso una landa sinistra e desolata popolata da creature inquietanti.
In questo "Altrove", David incontrerà innumerevoli personaggi e creature fatate: alcuni di loro lo affiancheranno e lo aiuteranno a ritrovare la strada che porta verso casa (e la via per  raggiungere una maturità emotiva in grado di condurlo direttamente sulle soglie dell'età adulta), altri lo ostacoleranno e cercheranno di spezzarlo in ogni modo.
Tutti, ad ogni modo, dal primo all'ultimo, contribuiranno a trasformare l'immaturo e quasi sconfitto ragazzino in un giovane uomo, sensibile e compassionevole ma nello stesso tempo molto, molto determinato e combattivo.
Ne "Il libro delle cose perdute" Connolly ci fornisce una delle riletture gotiche più originali e inquietanti delle fiabe classiche di sempre; ricordate "In compagnia dei lupi", il bellissimo film di Neil Jordan di qualche anno fa?
Ebbene, la versione di "Cappucetto Rosso" narrata in questo romanzo riesce a spingersi secondo me ancora più in là, a rivestirsi di significati ancora più ambivalenti e sinistri, inquietanti e disturbanti...
David, durante il suo percorso, si imbatte inoltre nella rivisitazione, sempre squisitamente personale e soggettiva, di molti altri personaggi provenienti dalle favole più disparate: da Hansel e Gretel a Biancaneve, da Tremotino a Riccioli d'Oro... senza ovviamente dimenticare il mio preferito, il cavaliere paladino Rolando, ispirato alla celebre poesia di R.Browning "Childe Roland alla Torre Nera giunse", lo stesso componimento che ha indotto Stephen King alla creazione del suo monumentale, meraviglioso ciclo in sette tomi della Terra Nera!
Si tratta di una sorta di retelling, insomma, che affronta un archetipo della narrativa fantastica in modo originale e sotto molto punti di vista estremamente affascinante: il tema della crescita, che per David (e per tutti noi, io credo, in realtà...) può avvenire solo attraverso il riconoscimento e il confronto con le proprie peggiori paure, i propri desideri più oscuri e inconfessati, le proprie debolezze congenite ed ereditate.
E' una lettura, destinata agli adulti e ai giovani adulti, ma di certo non ai bambini, di cui conservo un ricordo molto vivido e che senz'altro mi sento di consigliare! Un fantasy auto-conclusivo davvero bello e ricco, in grado di delineare personaggi affascinanti e un universo fantastico dalle valenza metaforiche estremamente suggestive! :)

Giudizio personale: 
7.5/10

6 commenti:

  1. Bella recensione! Mi ispira proprio questo libro, me lo segno! Grazie :)

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    1. Grazie mille a te per aver letto, Matteo!! Penso sia un libro davvero molto carino!! ^^

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    2. L'ho richiesto in biblioteca giusto stamattina! :)

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    3. Spero possa piacere anche a te!! :)Che bello deve essere avere una biblioteca ben fornita vicino casa... io abito in un paese così piccolo che ci consideriamo già fortunati ad avere una biblioteca in grado di procurare "La Divina Commedia" e il "Decamerone" hi hi hi! :P

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  2. L'ho scoperto per caso - pagato cinque euro al mercatino - e l'ho trovato magnifico :) Il finale mi ha davvero emozionato e ho trovato molto originale e coraggiosa la caratterizzazione dei personaggi delle fiabe più note!

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    1. E' vero, il finale è davvero bello: ha quel tocco particolare, quel sapore di dolce-amaro che mi fa sempre ripensare a film come "Il labirinto del fauno", per esempio! *_* Una fiaba pensata forse molto più per i grandi, che per i piccini! :)

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