giovedì 7 febbraio 2013

Recensione: "La chimera di Praga"


"La speranza è la vera magia, bambina..."




Titolo: Daughter of Smoke and Bone
Autrice: Laini Taylor
Serie: Daughter of Smoke and Bone, Vol. 1
Disponibile: anche in italiano, pubblicato dalla Fazi!
Trama: "Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita."
Ambientazione:
Bé, indovinate un po' in quale città del pianeta è ambientata buona parte de "La chimera di Praga"? XD
Fra le suggestive stradine medievali e le gotiche guglie di una romantica capitale, densa di storia e ricordi impressi indelebilmente su ciascuna pietra e ciascun mattone, esordisce la storia di Karou; una vicenda che proseguirà sfidando le barriere che separano i mondi, proiettando il lettore nell'esotica, coloratissima e brutale agorà di Loramendi, la città delle chimere!
Personaggi principali:
- Karou: studentessa d'arte a Praga, enigmatica e affascinante (avrete mica avuto dei dubbi, sul fatto che sarebbe stata affascinante? XD) ragazza dai capelli blu e dal corpo decorato da diversi tatuaggi. Karou può fare ricorso alla magia attraverso i "desideri", ricompense che il suo sovrannaturale mentore Sulphurus le concede in cambio dell'espletamento delle commissioni che regolarmente la giovane esegue per suo conto; è inoltre stata addestrata, fin da giovanissima, all'uso delle armi e conosce alla perfezione diverse tecniche d'arti marziali.
- Akiva: angelo serafino dal passato tormentato, guerriero formidabile e incubo delle chimere, sue nemiche giurate per diritto di nascita. Bello e possente (mannò?! XD), rimane colpito da Karou al punto da non riuscire a levarsi dalla mente il pensiero di doverla conoscere meglio, nonostante lei sia evidentemente coinvolta, in qualche modo, nel losco "giro d'affari" che ha sede nel negozio di Sulphurus...
- Sulphurus: chimera dai grandi poteri magici, uno stregone collezionista di denti quale mai se ne era visto uno! XD Burbero e paterno, ha cresciuto Karou all'interno del suo negozio incantato, in compagnia di altre tre chimere affettuose e bizzarre. Custodisce tantissimi segreti e misteri, ed è senz'altro il mio personaggio preferito del libro...
- Zuzana: migliore amica di Karou a Praga, sua unica confidente, una vera e propria "sorella" spirituale. Piccola di statura, vivace ed energica, ironica e divertente, Zuzanna conduce una vita normalissima aspirando solo ad imparare l'arte di famiglia: quella di costruire e animare burattini... fino a quando Karou non la coinvolge nel suo affascinante ma pericoloso "altro mondo" di serafini e chimere!
- Thiago: chimera di altissimo grado, detto il Lupo Bianco a causa del suo aspetto ibrido, a metà fra quello umano e quello di lupo. Brutale e arrogante, è il figlio del Signore della Guerra a Loramendi e non conosce alcuna compassione... dal suo punto di vista uccidere e conquistare, prendere e possedere, sono gli unici concetti dotati di un valore!
- Madrigal: antico amore di Akiva, vittima del conflitto millenario fra serafini e chimere, una guerra fra padroni e schiavi che sembra destinata a durare fino all'infinito!
Le mie opinioni:
Nel commentare "La chimera di Praga", sento prima di tutto la necessità di fare una piccola precisazione...  Normalmente, non amo molto il sottogenere del "paranormal romance"! XD Prediligo decisamente il fantasy "puro" (quello a base di incantesimi e affondi di spada, per capirci), l'urban fantasy oppure le contaminazioni con altri generi (l'horror, il gotico, lo steampunk, la sci fi...)
Ci sono e continueranno a esserci, questo sì, delle eccezioni: per ora tali "strappi alla regola" portano i nomi di Jacqueline Carey e di Malinda Lo... e, a partire da oggi, credo proprio che potrò aggiungere a questa breve lista di autrici "infiltrate" :D anche quello di Laini Taylor (di cui avevo già letto un po' di tempo fa, a proposito, anche il precedente ""Faeries of Dreamdark: Blackbringer", in inglese)!
"La chimera di Praga" propone al centro del proprio intreccio il più classico e immortale dei temi letterari: un amore proibito.
Laini Taylor scrive e descrive gli sviluppi di questa storia con la grazia e l'abilità di un'autrice che, indubbiamente, si merita fino in fondo tutta la mia stima e la mia ammirazione!
La sua capacità di evocare e "sviscerare", in maniera lieve e in alcuni punti direi quasi "poetica", diafana e delicata come il tocco di una piuma, i sentimenti dei suoi protagonisti è davvero lodevole.
Eccede magari, per quanto mi riguarda, di una buona misura la dose di "sdolcinatezza" massima che dovrebbe essere consentita, persino in un romanzo "romantico" di questo genere: gente che "soffre terribilmente" ed è lì lì per crepare di passione solo perché "le loro dita sono costrette a smettere per un attimo di sfiorarsi"? XD Tutto questo parlare di fremiti e di brividi, di sussurri e di carezze, di corpi e congiunzioni astrali...
Oh... oh, abbiate pietà di me, ragazzi: suppongo di essere diventata un po' troppo vecchia, ormai, per riuscire a leggere di tutti questi tumulti adolescenziali senza rischiare di mettermi a ridacchiare...! :D
D'altro canto, vi chiedo: come non ammirare la limpida chiarezza della "visione" della Taylor, la bellezza semplice e luminosa di alcune delle immagini evocate dalla sua penna (lo scialle di falene-colibrì intorno al collo della protagonista nella sequenza del ballo, il combattimento "aereo" fra Karou e Akiva nell'alto dei cieli di Praga?)
Impossibile, assolutamente impossibile! *__*
La storia, dal canto suo, il contesto in cui la relazione fra Karou e Akiva va ad inserirsi, è bella e articolata, non certo un semplice "pretesto, supportata da flashback lunghi e rivelatori e da personaggi che hanno un loro spessore e una loro psicologia coerente e interessante. Non solo Karou e Akiva, quindi, ma anche Zuzana, Sulphurus, Izil, Razgut...  ciascuno di loro offre un punto di vista intrigante e aggiunge, a suo modo, un inedito "frammento" di informazione determinante per capire fino in fondo non soltanto l'evolversi della psicologia dei due protagonisti, ma anche l'ambientazione della storia, una "doppia" ambientazione fra mondo umano e mondo sovrannaturale.
Forse, ecco, nel complesso sono i personaggi "cattivi", o comunque negativi, del romanzo a uscirne in modo meno brillante; alla fine, le motivazioni di Thiago, Joram, Chiro e quant'altri sono sempre le stesse, trite e ritrite (brama di potere, invidia, individualismo sfrenato...), e i loro difetti in questo senso sono tutto ciò che basta a definirli, almeno in questo primo romanzo della serie: nei buoni luce e ombra convivono in equilibrio, certo, ma nel cuore dei cattivi pare vivere null'altro che un'eterna notte di desolazione, priva di qualsiasi bagliore di "umanità", fosse solo anche momentaneo.
Ho amato molto invece l'idea, curiosissima ed originale (ma dalla Taylor non mi aspettavo niente di meno! :D) del dolore come fonte di magia primigenia, così come mi sono piaciuti i due miti circa l'origine delle razze nel mondo degli angeli e delle chimere (quello delle due lune sorelle e del sole malvagio, quindi, e quello degli spiriti-stella).
Ho apprezzato anche l'eccentricità colorata e "bestiale" delle chimere, sebbene anche questa volta mi sia ritrovata a notare, come già mi accadde durante la lettura di "Blackbringer", che l'eccentricità è in molti casi solo una questione "superficiale", qui, in quanto coinvolge solo l'aspetto, non la psiche, e nemmeno completamente: Madrigal, ad esempio, avrà anche un aspetto un po' "bizzarro", per quanto riguarda i nostri canoni... ma sempre un bel tocco di figliola agli occhi di tutti rimane XD, con le gambe lunghe e il viso di porcellana, e la Taylor ci insiste proprio parecchio, su questo punto (così come insiste parecchio anche sulla faccenda degli addominali a tartaruga di Akiva, dei suoi muscoli scolpiti, ali o non ali, del resto! XD)
In conclusione: un romanzo che consiglio dal profondo del cuore a tutti i fan del paranormal romance, agli scrittori alle prime armi come me (qualsiasi sia il vostro genere preferito, dalla Taylor c'è solo da imparare, fidatevi...) e a chiunque sia pronto ad immergersi in una romantica storia dal sapore magico e dall'ambientazione affascinante! :)

Giudizio personale: 
8.2/10


Il prossimo volume della serie: "La città di sabbia", in uscita a marzo sempre per la Fazi!


5 commenti:

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