"La parte peggiore di avere le memorie non è il dolore.
E' la solitudine."
Titolo originale: The Giver
Autrice: Lois Lowry
Serie: Giver Quartet
Disponibile: anche in italiano, edito dalla Giunti!
Trama: "Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.."
Le mie opinioni:
Se avessi letto il libro prima di vedere il film, qualche mese fa, ancora all'epoca della sua uscita nelle sale, sono convinta che il giudizio alla fine di questa recensione sarebbe stato molto diverso.
Sarebbe stato necessario un voto molto, molto più alto per cercare di dare un'idea delle emozioni che la storia di Jonas e della sua agghiacciante, "perfetta" comunità di immacolati mostri senz'anima mi ha suscitato. L'inquietudine della distopia, lo sdegno della coscienza, la tensione di un intreccio ben intessuto e dal ritmo convincente -sebbene evidentemente studiato a tavolino, con scopi peraltro evidenti -, avrebbe sicuramente sortito il suo impatto.... Lois Lowry, del resto, mi è sicuramente sembrata un'autrice di libri per ragazzi (e non solo) molto abile e dotata.
I suoi personaggi, forse, non sono memorabili, né si propongono di esserlo; è la situazione in cui sono proiettati, il loro background collettivo, a risultare oltremodo interessante.
E oltremodo inquietante, non c'è neanche bisogno di specificarlo.
"The Giver" è sicuramente un romanzo che presenta dei temi molto forti e attuali, e che, attraverso la parabola del piccolo Jonas, illustra ed enfatizza l'importanza di un messaggio d'importanza vitale, a dire poco: senza le nostre emozioni, senza i ricordi, il dolore e la rabbia, non saremmo più vivi; peggio che morti, andremmo avanti solo per respirare, magiare, bere e dormire, nient'altro.
Non varrebbe la pena neppure di piangere la nostra scomparsa, probabilmente.
Resterebbe, dietro di noi, solo una flebile eco di amarezza e rimpianto.
Il film di Phillip Noyce, che ha debuttato in Italia lo scorso settembre, contro ogni mia aspettativa si è rivelato estremamente fedele al romanzo, non solo nello spirito e nel significato, ma proprio a livello di eventi, di semplici sequenze narrative presentate.
Come forse ricorderete, avevo molto apprezzato quella pellicola, che è stata in grado di commuovermi sinceramente, così come pure ho apprezzato, del resto, questo piccolo romanzo scritto dalla Lowry...
l'unica differenza è che, stavolta, conoscendo già, a priori, gli esordi, gli sviluppi e la conclusione della storia, non sono assolutamente riuscita a sentirmene coinvolta come mi accadde in occasione della visione del film.
A pensarci bene, con il senso di poi, questo repentino calo di interesse era più che prevedibile: la sceneggiatura del film era già, di per sé, piuttosto solida, e il rischio maggiore che una storia possa correre a Hollywood, si sa (oltre a quello, irrimediabile, di venire completamente snaturata, si intende...) è quello di finire per essere in qualche modo "semplificata", banalizzata e ridotta a una serie di archetipi molto molto universali, di semplice e immediato impatto emotivo.
"The Giver", dal canto suo, è un romanzo che si propone proprio di fare appello a queste emozioni primordiali, vitali, e che non sfrutta nessun tipo di sotto-trama, variazione di prospettiva o tecnica narrativa particolarmente complicata per farlo.
E' un libro molto semplice, molto diretto, chiarissimo nei suoi scopi... e, a modo suo, decisamente efficacie.
Peccato che questa lettura sulla scia del film si sia rivelata, per me, quasi del tutto superflua.
La trama non è certo molto più articolata di così, e certamente il personaggio migliore del romanzo, quello dell'anziano Accoglitore incaricato di trasmettere allo sconcertato protagonista tutte le travagliate memorie del mondo, ha solo tratto giovamento dall'impeccabile interpretazione fornita da Jeff Bridges nel film.
Quindi, per farla breve... se siete ancora in tempo, mi raccomando: non fate come me... leggete il romanzo prima, e soltanto dopo concedetevi di dare un'occhiata anche al film, mi raccomando!
In quanto a me, mi propongo di continuare il resto della serie: chissà che, nei libri successivi, l'effetto garantito dalla sorpresa non torni a travolgermi in tutto il suo potente splendore! ;D
Giudizio personale: 6.5/10
Mi è piaciuto abbastanza. Molto delicato, e secondo me va preso come romanzo per bambini, più che altro. E la Lowry sa trattare i "suoi bambini" con intelligenza.
RispondiEliminaForse, ho preferito il film - più emozionante, più cresciuto - ma insomma, una bella lettura, tutto sommato :)
Concordo con te: anche a me è piaciuto un po' di più il film... non mi dispiace affatto di averlo letto, comunque! ;D
EliminaIo non l'ho letto, mi è bastato il film... XD Diciamo che non mi ha fatto venir voglia di leggere il libro....
RispondiEliminaOh, io il film l'ho abbastanza apprezzato, invece. E pensa che non me lo aspettavo... se non fosse stato per quello, fra l'altro, dubito che mi sarei mai buttata sul libro: all'inizio la storia non mi ispirava manco un po'! :P
EliminaNon ho ancora visto il film, quindi direi che sono in tempo per leggere prima il libro! :)
RispondiEliminaMeglio, Aenor... decisamente meglio, fidati di me! ;D
EliminaMi è piaciuto molto nella sua semplicità. Credo che in questo modo sia riuscito a trasmettere con grande effetto tutti i suoi messaggi (che non sono pochi!) :)
RispondiEliminaQuesto è verissimo: il messaggio di questo libro è di importanza vitale... fra l'altro, non sono solo i bimbi che dovrebbero riceverlo, secondo me, ma anche (e forse soprattutto) noi adulti! ;D
EliminaAnch'io ho letto il libro dopo aver visto il film e concordo con te sul fatto che la trasposizione cinematografica sia stata talmente ben fatta e fedele al romanzo, che effettivamente l'emozione che avrebbe potuto provocare la lettura del libro è stata anticipata dal film... cosa che personalmente mi è successa solo con "Le pagine della nostra vita" di Nicholas Sparks, in cui libro batte film 10 a 0. Nel caso di "The Giver" ho comunque apprezzato tanto anche il romanzo, e infatti io personalmente gli ho dato un bell'8 e mezzo, principalmente perché mi è piaciuto tantissimo lo stile di scrittura della Lowry e il fatto che abbia affrontato in modo così diretto ma allo stesso tempo delicato tematiche che difficilmente si trovano in libri per ragazzi.
RispondiEliminaComunque mi sono dilungata un sacco.... ^_^
Per me lo stile della Lowry è interessante, anche se non esattamente il mio ideale: è diretto, efficacie, molto, molto educativo, e forse addirittura didascalico in alcuni punti... L'ho apprezzato, perché si tratta indubbiamente di un'autrice che ha tanto da insegnare, e che riesce a farlo con grazia e naturalezza, senza bisogno di grandi fronzoli o grossi sforzi! ;D
EliminaA me questo libro è piaciuto molto, ma il film non sono proprio riuscita a vederlo, sinceramente non mi piaceva. La mia opinione è che questo libro sia stato scritto con un'intenzione diversa rispetto a quella proposta nel film :/
RispondiEliminaDici davvero, Anto? In che senso?
EliminaIo invece non sono riuscita a cogliere grandissime differenze di significato fra libro e film... forse il libro mi è parso un po' più "politico", un po' meno estremo, ma nel complesso non ho ravvisato grandissime disuguaglianze, confesso... :/
Non sono ancora riuscita a leggerlo, nonostante voglia farlo da una vita... Non ho ancora nemmeno visto il film, e penso proprio che se mai lo guarderò sarà dopo la lettura del libro (ma tanto io coi film ho un rapporto tutto particolare). Però con la tua recensione mi hai incuriosita ancora di più :)
RispondiEliminaLeggi prima il libro: se ti piacerà, penso esista un'alta probabilità che ti emozioni anche il film! ;D
EliminaIo ho letto questo romanzo qualche anno fa, quindi molto prima del film, e mi è piaciuto tantissimo e ti assicuro che alcune cose (come la faccenda dei colori e del bianco e nero) ti lasciano a bocca aperta quando le realizzi :O il film l'ho visto e l'ho trovato molto bello, ma certo perde un po' rispetto al romanzo proprio perchè visivamente alcune cose sono più scontate. In ogni caso, io li promuovo a pieni voti entrambi! :D
RispondiEliminaEcco, anche io sono sicura che, se avessi letto prima il libro, mi sarebbe piaciuto, e mi avrebbe colpito mooolto di più! ç____ç
EliminaHo commesso un piccolo errore... vorrà dire che cercherò di rifarmi con i seguiti! ;D
A me il libro e la serie in generale è piaciuto una cifra, il primo e il quarto in particolare. E' stata una delle serie che mi ha fatto appassionare al distopico *w* Il film però mi ha deluso :/
RispondiEliminaAllora voglio continuare assolutamente anch'io la lettura della serie, è deciso! *____*
EliminaA me non è piaciuto molto.. il film lo vedrò sicuramente, ma sto ancora decidendo se proseguire con i libri..
RispondiEliminaIo penso proprio che proverò anche i sequel... in fondo, sono abbastanza curiosa di scoprire cosa ha escogitato l'autrice per le trame future! ^____^
Eliminaio non so ancora se leggere o meno il libro....non so....ho paura che non mi entisiasmi
RispondiEliminaTi dirò, io non sono una grandissima fan del genere distopico, eppure ho apprezzato molto lo stesso la storia di Jonas... potresti provare semplicemente il film, in alternativa: dura appena un'ora e mezza, e io personalmente l'ho trovato fedelissimo allo spirito originale della storia! ;D
EliminaCiao Sophie, una bellissima recensione davvero, ho molto sentito parlare di questo romanzo e sicuramente per le tematiche affrontate mi affascina come lettura. Inoltre, non ho visto il film quindi sono assolutamente digiuna a parte quello che ho letto in giro, penso proprio che li inserirò in wishlist se non altro per farmi un'idea nuda e cruda del romanzo in sé ^^
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