Quarantotto ore fa, non avevo la più pallida idea di chi
fosse Wynonna Earp.
Mi sono imbattuta nel pilot
della serie tv incentrata sulle
sue gesta per puro caso, in un momento di gloria in cui il mio cervello non
sarebbe stato in grado di avere a che fare con niente di più complicato di un
panino al tonno e un bicchiere di succo d’arancia.
Cinque minuti di ricerche spasmodiche su Google, ad ogni
modo, sono state sufficienti a mettermi a parte delle seguenti spiegazioni:
a) il telefilm narra le avventure della diretta discendente
di Wyatt Earp, uno dei più
leggendari pistoleri del Vecchio
West (ricorderete senza altro il film con Kevin Costner nei panni nel protagonista).
Nella versione televisiva, il vecchio Wyatt era in realtà un cacciatore di demoni in incognito, il
fondatore di una stirpe guerrieri affetti da una misteriosa “maledizione”, di
cui scopriremo senza altro qualcosa in più con l’incedere delle puntate.
b) “Wynonna Earp”
è tratto da un fumetto, ideato da un
certo Beau Smith e pubblicato dalla
casa editrice americana IDW.
Quindi, ricapitolando: western,
sfondo sovrannaturale, tratto da un fumetto e dotato di una potenziale
eroina tosta e senza paura...
Considerando le premesse, potevo forse negare al primo
episodio una possibilità?
In “Purgatory”,
veniamo introdotti nel magico mondo di Wynonna, una neo-ventisettenne cinica,
sarcastica e truce che ricorda molto da vicino Jessica Jones.
Come l'eroina Marvel, anche Wynonna cerca (inutilmente) di
fuggire dal proprio passato, in
particolare da un tragico avvenimento che ha distrutto la sua famiglia e
cambiato la sua vita per sempre.
La morte violenta di uno zio, tuttavia, la costringe a
tornare sui suoi passi e ad affrontare i demoni che la attendono nella sua
città natale... demoni più letterali che
metaforici, per essere precisi.
La storia alla base della serie di Emily Andras potrebbe evolvere in qualsiasi direzione, secondo me,
considerando il ritmo veloce, i dialoghi serrati e i personaggi piacevolmente sopra le righe; immagino che potremmo
aspettarci sviluppi irresistibili e svariate ore di sanissimo divertimento,
così come la concreta possibilità che gli sceneggiatori finiscano con il mandare in vacca tutto quanto
nel giro di quattro o cinque puntate.
Dopo aver seguito “The Shannara Chronicles”
fino in fondo, io non mi stupisco più di niente.
Ma devo quantomeno ammettere che questo primo episodio è riuscito a divertirmi.
Ma devo quantomeno ammettere che questo primo episodio è riuscito a divertirmi.
L'unica cosa che proprio mi auguro, al momento, è che venga
inserito al più presto qualche villain interessante:
i revenants buzzurri di questo primo
episodio mi hanno tutt'altro che impressionato in positivo, onestamente; mi
ricordano gli sgherri inutili di Blaine in “iZombie”,
e personalmente ne farei volentieri a meno.
Mi era sfuggito, ma visto il tuo commento quando ho un momento libero me lo guardo *^*
RispondiEliminaSembra abbastanza divertente e sopra le righe, Kate... almeno per il momento! ^____^
EliminaSembra nelle mie corde, me lo segno!
RispondiEliminaNon sembra avere le potenzialità e la profondità di "Jessica Jones", per il momento, Aenor... ma pare simpatico, io lo continuerò senz'altro! ;D
EliminaMA COSA HO LETTO
RispondiEliminaMamma mia, ispira tantissimo! Non la conoscevo, ma la recupererò presto!
La prima puntata è carina, secondo me, Giusy... sono curiosissima di scoprire cosa ne penserai! ^___^
EliminaSai che io, invece, non ne avevo mai sentito parlare? Si vede che ho ancora un mondo di cose da imparare, a proposito del vasto mondo dei fumetti! ;D
RispondiEliminaSembra interessante, adoro quando mischiano i generi in questo modo. A volte è un azzardo, altre un successo ^^
RispondiEliminaInfatti! ^^
EliminaSto cercando di tenermi in pari con la programmazione americana, perché, almeno per il momento, la serie sembra molto trash, ma anche profondamente divertente! ;D