domenica 1 maggio 2016

Recensione: "The Raven and the Reindeer"




Titolo: The Raven and the Reindeer
Autore: T. Kingfisher
Serie: //
Disponibile: in inglese!
Trama: “Quando il caro amico di Gerta, Kay, viene rapito dalla misteriosa Regina delle Nevi, toccherà alla ragazza partire per ritrovarlo.
Il suo viaggio la porterà ad attraversare una pericolosa terra ammantata dalle nevi e dalla stregoneria, accompagnata solo da una ladra e da un corvo parlante.
Riuscirà a salvare il giovane, o seguire il suo cuore finirà per condurla nei luoghi più inaspettati?”



Una piacevolissima sorpresa, e una delizia assoluta da leggere, questo “The Raven and the Reindeer”.
Non avevo mai sentito parlare di T. Kingfisher (pseudonimo dell’autrice e illustratrice americana Ursula Vernon), e mi sono imbattuta nel suo libro solo perché stavo cercando, spulciando fra gli straripanti scaffali di goodreads, un retelling di una fiaba abbastanza interessante da invogliarmi all’acquisto; da bambina adoravo le fiabe di Hans Christian Andersen (senz’altro “un tipo molto strano”, secondo la descrizione che ne fornisce la stessa Kingfisher nella pagina dei ringraziamenti…) e “La regina delle nevi” è sempre stata una delle mie preferite.

In realtà, all’epoca ero affascinata soprattutto dalla figura della glaciale sovrana dei ghiacci; il suo sguardo freddo e distante era in grado di ipnotizzare anche me, in un certo senso, attraverso l’esperienza bizzarra e destabilizzante sperimentata dai due curiosi ragazzini protagonisti della fiaba.
Ero una bambina molto chiusa, sensibile e solitaria, e credo di non aver sognato altro che di incontrare anch’io la Regina, prima o poi… non fosse altro che perché ero così sicura che fosse l’unica in grado di aiutarmi a smettere di sentire le cose con un’intensità così dolorosa e smodata.
Buffo, a ripensarci adesso… Credo di aver invocato il ghiaccio mille volte, proprio come Kay; a differenza di lui, però, non sono stata ascoltata, per essere avviata invece su un sentiero che mi ha portato a somigliare (o quantomeno a sperare di somigliare) molto di più a Gerta.
E di questo, posso anche rendere grazie agli dei.

Grazie alla Kingfisher ho scoperto, ora che sono cresciuta, di trovare infatti il personaggio di Gerta molto più interessante e carismatico. La giovane rappresenta senz’altro un modello più complesso e positivo da seguire, tanto per cominciare; soprattutto nella versione della storia reinterpretata e scritta dall'autrice americana.
Una ragazza concreta e ottimista, la nostra protagonista; coi piedi ben piantati per terra e la testa piena di speranze, deliziosamente e acutamente imperfetta, nello spirito quanto nel corpo; bassina, timida e un po’ rotondetta, ma dotata di un’enorme vitalità e di un cuore grande come una casa.
Il suo epico viaggio la porterà a inseguire l’algida Regina fino ai confini della Terra, con uno zaino sdrucito sulle spalle, un sogno impossibile nel petto, e un irresistibile quanto ironico corvo dalla lingua affilata appollaiato sulla spalla.
Un corvo parlante che ha deciso di chiamarsi, molto umilmente, “The Sound of Mouse Bones Crunching Under the Hooves of God”; un co-protagonista dotato di piume e becco che varrebbe anche da solo il prezzo di copertina, a mio avviso, insieme alle fantastiche lontre volanti incaricate di trainare per i cieli innevati l’onnipresente slitta della Regina.

Durante il viaggio, Gerta imparerà molte cose, si confronterà con molti nemici (fra cui la strega e la temibile banda di banditi cannibali cui accenna anche la fiaba originale…) e si trasformerà nella giovane donna testarda e determinata che era sempre stata destinata a diventare, come prescritto dall’immortale tradizione delle migliori storie per bambini di ogni tempo e luogo.
A differenza della tradizione, troverà l’amore della sua vita nella persona più inaspettata (e meravigliosa) di tutte, e sarà indotta a compiere il più efferato dei sacrifici personali in nome dell’amicizia e del senso dell’onore…

Lo stile della Kingfisher è impeccabile; tagliente e brioso, venato da una sottile corrente sotterranea di humor nero che contribuisce a personalizzare il ritmo e i toni della narrazione. I suoi dialoghi rappresentano un perfetto connubio fra le intense suggestioni fiabesche dell’infanzia e un solido istinto quotidiano, che ti esorta a proseguire nel tuo cammino un passo alla volta, tenendo sempre un occhio rivolto verso i tuoi obiettivi, ma imparando anche ad accettare il cambiamento nel mondo che ti circonda e a cercare la verità nascosta dentro te stesso.
I risvolti cupi e “darkeggianti” della storia mi hanno affascinato; come non restare incantati, ad esempio, dal significato della “parabola” della renna e del pastore, lo strano e spietato incantesimo cui Gerta e Janna si sottopongono ogni notte sulla strada nascosta che porta al castello della Regina?

Se vi piacciono le fiabe, insomma, e amate i retelling, non abbiate paura di dare una possibilità a “The Raven and the Reindeer”, amici; peraltro il linguaggio è semplice e scorrevole, tutt’altro che impegnativo… il che lo rende particolarmente adatto alle esigenze di quei lettori alla ricerca di un titolo fresco e interessante da affrontare come primissima lettura in lingua inglese! ;D


Trama: 7.0/10
Ambientazione: 7.0/10
Personaggi: 8.0/10
Stile: 8.0/10
Coinvolgimento emotivo: 9.0/10

Verdetto finale: 8.0/10




Girl Power:

 

6 commenti:

  1. Ok, deve essere mio al più presto! *__*

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    1. Spero possa piacerti, io l'ho trovato adorabile! ^____^

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  2. Se dici che il linguaggio non è difficile, mi sa proverò a leggerlo nonostante la mia avversione per la narrativa in lingue che non siano l'italiano XD

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    1. Secondo me, il livello di difficoltà è davvero bassissimo, Aenor... lo consiglierei tranquillamente come prima o seconda lettura, anche perché è davvero carino! Puoi farcela! ;D

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  3. Lo voglio *_* di retelling di questa favola ne ho letto uno che accoppiava Kay alla Regina delle Nevi, e la matematica era uno degli argomenti che portavano alla passione (la sorpresa più grande di quel libro è stata che non fosse proprio da buttare).
    Se questo si trova anche in ebook lo prenderò sicuramente *^*

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    1. Certo che sì, Kate, lo trovi anche in ebook... penso fra l'altro che il prezzo sia anche abbastanza modesto! ^_____^
      Dell'altro retelling non avevo mai sentito parlare... se dici che non era malaccio, mi sa che comincio a fare qualche piccola ricerca! ;D

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