sabato 16 luglio 2016

Recensione: "Antigoddess"


Titolo: Antigoddess
Autrice: Kendare Blake
Saga: The Goddess War, Vol. 1
Disponibile: in inglese!
Trama:
"Gli antichi Dei non moriranno mai...
O così, almeno, pensava Atena.
Un bel giorno, però, alcune piume iniziano a germogliare sotto la sua pelle, simili a uno strano cancro, mentre Hermes salta fuori con una strana febbre, che lo consuma dall'interno e gli divora le carni.
E' troppo, per una tranquilla vita ultraterrena trascorsa nella salute perpetua.
Alla disperata ricerca della causa delle loro lente, miserabili morti, Atena e Hermes viaggiano per il mondo, guadagnando alleati e scoprendo nemici sia vecchi che nuovi. La loro ricerca li conduce da Cassandra - una ragazza ordinaria che era un tempo una straordinaria profetessa, amata e protetta da un dio.
In questi giorni, Cassandra non si lascia coinvolgere negli affari degli Dei - in effetti. non sa nemmeno che esistono. Ma proprio  lei potrebbe essere la chiave di una guerra che sta giusto per cominciare."


Dopo aver esordito, nel 2011, con un’atipica ghost-story infarcita di dettagli ed elementi legati alla tradizione dell’urban fantasy, Kendare Blake ha deciso di confrontarsi con la mitologia classica e le sue immortali leggende.
In “Antigoddess”, infatti, primo volume della trilogia “The Goddess War”, una profetessa e una dea agonizzante si ritrovano al centro di un’intricata e spietata lotta per la sopravvivenza, imbastita in fretta e furia da una masnada di creature che la tradizione aveva a lungo ritenuto immortali: parliamo nientemeno che di Era, Poseidone, Hermes, Afrodite, Apollo e compagnia bella… l’intera allegra brigata di celebrità nate e cresciute sul monte Olimpo, insomma.

L’idea era evidentemente quella di scrivere una sorta di prologo, l’introduzione e nel contempo la giustificazione di questa fatidica guerra fra divinità rivali cui fa riferimento il titolo della saga.
In questo primo volume, facciamo quindi la conoscenza delle due protagoniste: da una parte l’adolescente Cassandra, una ragazza apparentemente come tante altre… se non fosse per il dono della preveggenza che l’affligge da quando era ancora giovanissima; dall’altra troviamo Atena, la patrona della sagacia, della sapienza e della strategia militare. Una sorta di guerriera determinatissima e implacabile, un’amazzone pronta a mettere in gioco tutto ciò che possiede e rappresenta, pur di salvare la sua famiglia dalla piaga misteriosa e letale che ha cominciato a uccidere gli dei uno dopo l’altro, come se si trattasse di altrettante spighe di grano belle e pronte per la mietitura.

Il modo in cui questa maledizione prende a manifestarsi, tormentando di volta in volta i vari personaggi, mi è parso piuttosto agghiacciante e differenziato; a dire il vero ho amato le varie concessioni al gore che l’autrice si è permessa da questo punto di vista, perché trovo che sia riuscita a escogitare, per ciascuna divinità, esattamente la morte più atroce e beffarda che mente umana sarebbe stata capace di immaginare.
In realtà le atmosfere, molto torbide e decadenti, costituiscono le mie componenti preferite del romanzo. Trovo che la Blake sia molto abile, anche se le sue tecniche narrative qualche volta tendono a incepparsi e a cadere nel loop della ripetizione infinita, e ho apprezzato senz’altro il suo stile cupo e darkeggiante, oltre alla sua capacità di concedere il giusto spazio a una componente di pura introspezione psicologica – almeno in relazione al personaggio di Atena.

Dal punto di vista di personaggi secondari, ritmo e ambientazione, non posso purtroppo ostentare il medesimo entusiasmo. Oltre ad aver provato un immediato senso di antipatia per Cassandra e il suo ragazzo Aidan (una considerazione di carattere esclusivamente personale, lo so…), ammetto infatti di aver trovato poco credibile e interessante la maggior parte degli altri protagonisti, e semplicemente tutti i comprimari.
Atena, a modo suo, mi è anche piaciuta, anche se a tratti mi ha fatto un po’ incavolare; Hermes è simpatico, dinamico, e abbastanza imprevedibile da vivacizzare la narrazione.
Ma non ho trovato granché degno di nota nella caratterizzazione di macchiette quali Odisseo, Celine, Henry e via discorrendo. 

I mostri descritti dalla Blake – le creature mitologiche corrotte dalla sofferenza e dalla maledizione, prostrate e cambiate dal dolore - ecco cosa mi è piaciuto!
Le sequenze che sono riuscita a godermi fino in fondo, sono infatti proprio quelle che riguardano le battaglie di Atena contro questi esseri contorti e spaventosi, furiosi e pazzi di terrore.
Essere costretta a staccarmi dal POV della dea, per sopportare le interminabili e puerili conversazioni di Cassandra con i suoi amici (una sfilza interminabili di battute di dialogo, che non portano da nessuna parte e non riescono a strappare neanche l’ombra di un sospiro o un sorriso…), si è rivelato a lungo andare una sorta di agonia.
Anche perché questi capitoli (giovanilistici, sdolcinati e abbastanza scontati) appesantiscono la narrazione e la riempiono di paragrafi inutili, a parer mio, anziché aiutare a stemperare la tensione e alleggerire i toni del romanzo.
 
Resta il fatto che “Antigoddess” si è confermato un titolo piacevole da leggere, da divorare senza troppi rimpianti o grossi scossoni emotivi, almeno per la maggior parte del tempo.
Come antefatto a qualcosa di più grosso, interessante e coinvolgente da seguire, potrebbe funzionare relativamente bene; se la qualità generale della serie dovesse attestarsi su questi livelli, probabilmente dovrò confessare la mia delusione… per il momento, però, preferisco non fasciarmi la testa, e continuare a sperare in sviluppi futuri molto più “pirotecnici” e sorprendenti! :)


Trama: 6.5/10
Personaggi: 6.0/10
Ambientazione: 6.5/10
Stile: 7.5/10
Coinvolgimento emotivo: 6.5/10

Verdetto finale: 6.6/10

Girl Power:



4 commenti:

  1. Anna vestita di sangue lo avevo trovato carinissimo (e attento, curioso giusto un po', il telefilm). Questo m'ispira e, prima o poi, speriamo di leggere l'autrice ancora in italiano :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uh, davvero faranno un telefilm, Mik? Sai che non lo sapevo! :P
      E però, penso che gli darò volentieri un'occhiata anch'io... Magari, quando uscirà, la Newton farà un pensierino sul secondo volume, che da noi purtroppo non è mai più arrivato! :(

      Elimina
  2. Quando l'ho letto l'ho trovato molto carino, più di Anna vestita di sangue... ma non mi è rimasto impresso per nulla.
    Mi sa che aspetterò una tua eventuale recensione del secondo per vedere se andare avanti o meno con la serie XP

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, Kate: io sono abbastanza sicura che proseguirò, perché alla fine sono curiosa di scoprire ciò che non è stato svelato in questo primo capitolo, e cioè il ruolo esatto di Cassandra all'interno di questa guerra fra immortali! :D

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...