venerdì 13 ottobre 2017

Recensione: "Wonder Woman: Warbringer" di Leigh Bardugo



Titolo originale: Wonder Woman: Warbringer
Autrice: Leigh Bardugo
Serie: DC Icons, Vol.1
Disponibile: anche in italiano, edito dalla casa editrice Fabbri!
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Girl Power:

La trama di "Wonder Woman: Warbringer"

"Diana è una giovane principessa amazzone e vive su un'isola sperduta, protetta da quanto accade lontano da Themyscira, la sua casa. Alia è una ricca ragazza newyorkese, orfana di due famosi biologi. Due mondi agli antipodi, due vite completamente diverse... almeno fino a quando la nave di Alia naufraga proprio sulle coste amazzoni, e Diana la salva. Presto sull'isola iniziano a scatenarsi tempeste e terremoti e una strana febbre si diffonde tra le sue abitanti, spingendo Diana a consultare l'Oracolo. La sua rivelazione è sconcertante: Alia non è una giovane qualunque, bensì una Warbringer, ovvero l'erede della stirpe di Elena di Troia destinata a portare guerra e distruzione. Ucciderla o purificarla, queste sono le uniche alternative per salvare il pianeta. Prima come improbabili alleate e poi come amiche, le due ragazze si troveranno costrette loro malgrado a unire le forze e ad affrontare insieme nemici potenti e persino divinità antiche, nel tentativo di liberare Alia da questo terribile destino. E con lei il mondo intero."



Wonder Woman: Warbringer” è un libro fantasy per ragazzi scritto dalla quotatissima autrice americana Leigh Bardugo. Si tratta di un romanzo che va a inaugurare una nuova, fortunata serie dedicata alla versione “teen” dei più famosi supereroi di casa DC; una quadrilogia che proseguirà, all’inizio del 2018, con l’atteso “Batman: Nightwalker” di Marie Lu (trovate QUI la mia recensione).

Dopo aver visto lo spettacolare film di Patty Jenkins, lo scorso giugno, ho personalmente iniziato a sperimentare una nuova fase di assoluta adorazione nei confronti di tutto ciò che concerne Diana Prince, alias l’amazzone più atipica, combattiva, leale e coraggiosa che l’isola di Themyscira abbia mai conosciuto.
E… bè, cosa posso dirvi?
La verità è che questo piccolo, eccentrico, inaspettato, colorato e avventurosissimo libro mi ha completamente stregato – e proprio durante una fase particolare della mia “carriera” di lettrice, vale a dire in un momento in cui non riesco a mandar giù fino alla fine neppure la metà degli YA che mi capitano sottomano!

Tanto per cominciare, la trama di “Warbringer” potrebbe essere paragonata a quella dei migliori cinecomcis di casa Marvel o DC, ma con una marcia in più che di sicuro non guasta: azione, umorismo e combattimenti rocamboleschi (con una piacevole spruzzata di fantasy classico…) la fanno indubbiamente da padroni, ma i personaggi sono tratteggiati con un’attenzione e una considerazione per l’introspezione psicologica che supera abbondantemente la media dei vari romanzetti per ragazze che la maggior parte delle case editrici italiane continua a propinarci a getto continuo.
A cominciare dalle due protagoniste indiscusse del libro, la temeraria Diana e la “timida” nerd Alia; due personaggi che ho adorato e che mi hanno regalato una piacevolissima selva di emozioni. Una coppia di amiche decisamente affiatate e grintose, le nostre eroine; due ragazze dotate, oltre che di forza e determinazione, anche di vulnerabilità, ironia e intelletto, tre doti fondamentali che si rivelano in grado di ingraziarsi le simpatie del lettore sin dalle primissime pagine.

C’è da dire che, seppur ricorrendo a qualche infinitesimale sfumatura di differenza, i temi e lo spirito di “Warbringer” rispecchiano molto quelli del film della Jenkins. Dal canto suo, la Bardugo (una scrittrice che finora avevo un po’ sottovalutato, ma di cui mi riprometto di recuperare al più presto qualcos’altro…) focalizza in particolare l’attenzione sul “girl power”, sulle complicazioni tipiche del sottogenere “coming of age” e sulla tematica dell’amicizia, per l’occasione declinata quasi interamente al femminile. Per di più, l’autrice riesce a introdurre un cast di comprimari assolutamente squisito, multietnico e ricco di verve, che mi auguro vivamente di poter ritrovare più avanti in qualche altro libro della serie, magari proprio all’interno di un eventuale sequel di “Warbringer”.

Anche l’ambientazione del romanzo risulta estremamente dettagliata e ricca di fascino, secondo me. Da brava amante del fantasy, devo confessare di aver amato soprattutto la parte legata alla suggestiva isola di Themyscira, con i suoi continui riferimenti alla mitologia classica e le sue misteriose conversazioni con il mistico Oracolo. Ma anche il pericoloso viaggio verso la leggendaria sorgente in grado di spezzare (forse) la terribile maledizione che incombe sull'ignara erede di Elena si rivela elettrizzante e pieno di sorprese…
Gli unici capitoli di “Warbringer” che sono arrivati a tediarmi un po’, a voler essere del tutto sincera, sono quelli incentrati sull’arrivo di Diana a New York. Il problema principale è che non sono riuscita ad affezionarmi minimamente a Jason, l’iperprotettivo fratello maggiore di Talia, e non ho provato alcun interesse nei confronti delle varie beghe inerenti ai suoi Keralis Labs. La sequenza del ricevimento mi è parsa eccessivamente lunga e forzata, e dovermi sorbire i preparativi delle ragazze per il grande ballo (trucco, capelli, vestiti, acconciatura, eccetera….) si è rivelata, dal mio punto di vista, una seccatura di proporzioni a dir poco titaniche.

Ciò premesso, tengo a ribadire che ho amato molto il libro della Bardugo, e che ne consiglio caldamente la lettura a chiunque abbia apprezzato il film con Gal Gadot! Non sono del tutto sicura che i successivi capitoli della quadrilogia “DC Icons riusciranno a conquistarmi nella stessa misura (non conosco Matt de la Pena, l’autore incaricato di scrivere un libro sull’adolescente Superman, ma so per certo che Marie Lu non è mai riuscita a impressionarmi, e nutro l’inconscio terrore che la Catwoman di Sarah J. Maas possa rivelarsi un po’ troppo sbarazzina e ormonalmente coinvolta, per i miei gusti personali…), ma una cosa posso assicurarvela senz’altro: concederò volentieri una possibilità a questa serie
Se poi la Bardugo volesse addirittura concederci la grazia di un secondo libro dedicato alle avventure di Diana e Alia, bé… fidatevi di me, non sarei certo io a lamentarmi! ;D


Giudizio personale: 8.0/10



6 commenti:

  1. L'ho comprato tipo 20 minuti fa sul kindle store, quindi sono particolarmente felice di leggere una recensione positiva XD

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    1. Ahaha immagino, Kate! :D
      Hai fatto bene: l'ho preso anch'io in edizione kindle, e non me ne sono pentita affatto! ^^

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  2. Devo ancora recuperare il film, porcamiseria, ma non vedo l'ora di leggere il libro. Io ho già adorato la Bardugo grazie a Tenebre e Ghiaccio, trilogia che non vedo l'ora di continuare *_*

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    1. "Tenebre e Ghiaccio" lo voglio assolutamente recuperare anch'io: la Bardugo mi ha conquistato, e chi se lo aspettava?! *____*

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  3. Ammetto di non aver dato una possibilità a questo romanzo perché "Tenebre e Ghiaccio" non mi aveva del tutto convinta, ma ora che ho letto la tua recensione lo aggiungo subito alla wishlist! :D

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    1. Spero che possa piacerti! :D
      Io ho messo "Tenebre e Ghiaccio" in wish-list per l'esatto contrario: la Bardugo mi ha convinto, voglio assolutamente concederle qualche altra opportunità...

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