"Winternight Trilogy":
Clicca QUI per acquistare "The Bear and The Nightingale"
Clicca QUI per acquistare "The Girl in the Tower"
Girl Power:
La Trama:
“In un villaggio ai confini delle terre selvagge della
Russia del nord, in cui i venti soffiano freddi e la neve cade per la maggior
parte dell’anno, uno straniero dai penetranti occhi blu presenta a un neo-padre
uno splendido regalo per la sua bambina – un prezioso gioiello, un pendente
legato a una catena delicata. Incerto sul suo significato, il padre decide di
nascondere il dono mentre sua figlia, Vasya, cresce per diventare una ragazza
sempre più selvaggia, diversa, indomabile. La famiglia è sempre più costernata
dalla vena ribella di Vasya… eppure, non appena una serie di forze misteriose
iniziano a minacciare la felicità del villaggio, è proprio Vasya a farsi avanti
e a stagliarsi contro le tenebre.”
E’ da un po’ che mi balocco con l’idea di parlarvi di “The
Bear and The Nightingale” e del suo avventuroso sequel, “The Girl in The Tower”.
Ho letto il primo libro della “Winternight Trilogy”, la
prima serie scritta dalla promettente autrice americana Katherine Arden,
durante uno dei miei periodi di “assenza ingiustificata” dal blog. Ma poiché si
tratta di un romanzo fantasy molto, molto emozionante e "particolare", credo
proprio che valga la pena spandere due righe sull’argomento adesso.
L’ambientazione di “The Bear and The Nightingale” ricorda da
vicino quella che abbiamo avuto modo di “visitare” leggendo lo straordinario
(nonché ineguagliabile, almeno dal mio punto di vista) “Cuore Oscuro” di Naomi Novik.
La deliziosa atmosfera fiabesca e la forte influenza di innumerevoli elementi derivati dalla tradizione folcloristica russa legano senz’altro queste due (anzi, tre…) opere in maniera inequivocabile. Eppure i libri della Arden possono contare, in un certo senso, su una collocazione “storica” molto più specifica e marcata: la storia della protagonista Vasya e della sua famiglia si svolge infatti nel cuore della Russia medievale, e per la precisione verso la fine di quella delicata fase di transizione che ha accompagnato la nazione attraverso il passaggio dalla fede pagana a quella cristiano-ortodossa. Si tratta di un dettaglio importante, dal momento che la Storia (quella con la maiuscola, stavolta…) arriverà con lo scorrere delle pagine ad assumere un ruolo estremamente attivo e importante all’interno delle vicende personali della nostra impavida eroina, una sorta di impetuosa e “magica” Merida delle gelide foreste slave.
La deliziosa atmosfera fiabesca e la forte influenza di innumerevoli elementi derivati dalla tradizione folcloristica russa legano senz’altro queste due (anzi, tre…) opere in maniera inequivocabile. Eppure i libri della Arden possono contare, in un certo senso, su una collocazione “storica” molto più specifica e marcata: la storia della protagonista Vasya e della sua famiglia si svolge infatti nel cuore della Russia medievale, e per la precisione verso la fine di quella delicata fase di transizione che ha accompagnato la nazione attraverso il passaggio dalla fede pagana a quella cristiano-ortodossa. Si tratta di un dettaglio importante, dal momento che la Storia (quella con la maiuscola, stavolta…) arriverà con lo scorrere delle pagine ad assumere un ruolo estremamente attivo e importante all’interno delle vicende personali della nostra impavida eroina, una sorta di impetuosa e “magica” Merida delle gelide foreste slave.
Voglio essere del tutto sincera con voi: la lettura dei
primissimi capitoli di “The Bear and The Nightingale” si è rivelata un'esperienza particolarmente ostica per me.
All’inizio ho fatto veramente fatica a districarmi fra gli innumerevoli personaggi, o anche solo a scrollarmi di dosso la sensazione di avere a che fare con una saga familiare dispersiva ed eccessivamente ridondante. Ma la seconda metà del romanzo mi ha permesso senz’altro di iniziare a sviluppare un forte legame di empatia con la ribelle Vasya, una ragazza difficile, intelligente, coraggiosa, che sembra quasi essere venuta al mondo con qualche secolo di anticipo rispetto alla sua epoca... o forse, semplicemente con paio di decenni di ritardo.
Una giovane donna indipendente, impavida, determinata, che avverte dei profondi legami con la sua terra e cultura d’origine, ma che (forse proprio a causa di questa sua forza sconfinata, di questa sfrenato e irresistibile desiderio di libertà… ) stenta seriamente a trovare un posto in questo nuovo, sconosciuto mondo di splendide icone e severi asceti dal viso affilato, soffocanti torri di pietra e insidiosi giochi di potere, altari polverosi e immense vetrate istoriate.
All’inizio ho fatto veramente fatica a districarmi fra gli innumerevoli personaggi, o anche solo a scrollarmi di dosso la sensazione di avere a che fare con una saga familiare dispersiva ed eccessivamente ridondante. Ma la seconda metà del romanzo mi ha permesso senz’altro di iniziare a sviluppare un forte legame di empatia con la ribelle Vasya, una ragazza difficile, intelligente, coraggiosa, che sembra quasi essere venuta al mondo con qualche secolo di anticipo rispetto alla sua epoca... o forse, semplicemente con paio di decenni di ritardo.
Una giovane donna indipendente, impavida, determinata, che avverte dei profondi legami con la sua terra e cultura d’origine, ma che (forse proprio a causa di questa sua forza sconfinata, di questa sfrenato e irresistibile desiderio di libertà… ) stenta seriamente a trovare un posto in questo nuovo, sconosciuto mondo di splendide icone e severi asceti dal viso affilato, soffocanti torri di pietra e insidiosi giochi di potere, altari polverosi e immense vetrate istoriate.
A poco a poco, poi, anche
molti altri personaggi della saga hanno iniziato a conquistarsi parte della mia
simpatia, o comunque del mio rispetto e della mia comprensione. Irina e Alyosha
resteranno sempre due dei miei favoriti, credo; anche se il mio amore incondizionato sarà appannaggio esclusivo dei domovoi, i misteriosi protettori del focolare
domestico, e di tutti gli altri “spiriti” selvaggi e immortali de boschi, a
partire da Morozko, il leggendario “re dell’inverno”, e dal destriero incantato
Solovey.
Lo stile della Arden, squisito e seducente, non sembra
accusare nemmeno la metà dei difetti che caratterizzano la prosa della maggior
parte dei suoi colleghi “veterani”. Consideriamo anche il pubblico a cui i suoi
romanzi sembrano essere rivolti: l’autrice americana è riuscita a firmare una
favola per adulti al tempo stesso moderna e nostalgica, struggente e appassionante, ricca di
azione, miracoli, avventura, magia e stupore.
Se non avete ancora letto questi libri, insomma, vi
incoraggio caldamente a rimediare: purtroppo un’edizione italiana, al momento, non esiste ancora… ma si dice che la speranza sia sempre l’ultima a
morire, dopotutto, e in fondo il lavoro della Arden è stato talmente apprezzato,
all’estero, da essersi ampiamente guadagnato una gran quantità di attenzione da
parte del pubblico internazionale.
Quindi mi raccomando, amici: se il genere vi piace, buttatevi sulle pagine di “The Bear and The Nightingale” senza esitare... vi garantisco che non ve ne pentirete!
Quindi mi raccomando, amici: se il genere vi piace, buttatevi sulle pagine di “The Bear and The Nightingale” senza esitare... vi garantisco che non ve ne pentirete!
Giudizio personale:
The Bear and The Nightingale: 8.0/10
The Girl in The Tower: 8.5/10
“All my life,” she
said, “I have been told ‘go’ and ‘come.’ I am told how I will live, and I am
told how I must die. I must be a man’s servant and a mare for his pleasure, or
I must hide myself behind walls and surrender my flesh to a cold, silent god. I
would walk into the jaws of hell itself, if it were a path of my own choosing.
I would rather die tomorrow in the forest than live a hundred years of the life
appointed me.”
NB: clicca QUI per leggere la mia recensione del terzo libro della trilogia, "The Winter of the Witch"! :)
Non vedo davvero l'ora di iniziare questa serie! La punto da quando è uscito il primo libro e più passa il tempo e più io divento curiosa!!!! *_*
RispondiEliminaIo me ne sono letteralmente innamorata, Siannalyn! *____* Il secondo libro mi è piaciuto in modo particolare, poi...
EliminaSpero tanto che possa convincere anche te! :)
Ho appena terminato il primo libro e l'ho adorato, ma il secondo c'è in italiano???
RispondiEliminaCi sarà a partire da fine agosto, Claudia, se tutto va bene! Manca pochissimo, ormai! ^____^
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