martedì 4 febbraio 2020

Recensione: "A Queen in Hiding", di Sarah Kozloff



high fantasy - spada e magia - Tor Books

Nine Realms, Vol. 1

Potete acquistarlo QUI in inglese

"Quattro libri. Quattro mesi. Nove Regni.
Esiliata e ricercata in tutto il regno, Cerulia, Principessa ereditaria di Weirandale, ha sempre saputo di avere un unico destino.
Finora i suoi nemici hanno fallito, ma nessuno disposto a prestarle soccorso potrà mai considerarsi al sicuro, finché lei non sarà riuscita a recuperare il trono. 
Cresciuta nell'anonimato di un piccolo borgo rurale, Cerulia non ha risorse, né un'armata, nulla che possa aiutarla a sconfiggere i suoi nemici.
Eccetto, forse, i loro stessi dei..."



A Queen in Hiding” è un libro high fantasy scritto dall’autrice americana Sarah Kozloff. Il romanzo, primo volume della quadrilogia “Nine Realms”, in questo periodo sta facendo parlare di sé oltreoceano soprattutto per la sua peculiare modalità di pubblicazione: la nota casa editrice Tor ha infatti promesso di pubblicare un libro della serie al mese, da gennaio ad aprile 2020, per permettere ai lettori di divorare i vari tomi e immergersi completamente nelle suggestive e complesse atmosfere del ricco mondo creato dalla Kozloff.
Devo ammettere che l’idea mi intrigava, probabilmente anche più della trama. Fra l’altro, per una volta sono felicissima di aver abboccato all’amo e di essermi lasciata convincere a concedere un’opportunità a questo romanzo, perché la lettura di “A Queen in Hiding” si è rivelata a lungo andare veramente piacevole, intrigante e coinvolgente.

Sotto certi aspetti, l’opera di Sarah Kozloff mi ha ricordato un po’ “The Queen of theTearling” di Erika Johansen: anche in questo caso, infatti, la protagonista è una giovane donna che dovrà imparare, in circostanze avverse e contro ogni pronostico, a reclamare e occupare un trono molto ambito e fonte di grandi tormenti, e a trasformarsi nella sovrana di cui il suo regno avverte il bisogno in un momento di gravissima difficoltà. 
La differenza principale consiste probabilmente nel target e nello scopo, dal momento che “A Queen in Hiding” si rivolge essenzialmente a un pubblico di adulti e che riesce ad assumere, fin dai primissimi capitoli, un tono molto più maturo, accurato e ambizioso.

Fra l’altro, leggendo il primo libro della serie “Nine Realms” non si può assolutamente fare a meno di pensare alle “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di George R. R. Martin, con i suoi innumerevoli punti di vista, le sue narrazioni multiple e i suoi spietati e ripetuti massacri di personaggi importanti e apprezzati. Anche il livello di attenzione dedicato alla cura storica di ogni singolo dettaglio relativa al world building è riuscita a colpirmi, del resto; la Kozloff è evidentemente una ricercatrice attenta e coscienziosa, che non ha assolutamente paura di porsi domande e cercare di stabilire interessanti parallelismi fra gli eventi narrati nel suo libro di finzione e alcuni particolari aspetti della nostra filosofia, religione o storia recente.

Il taglio della narrazione di “A Queen in Hiding”, fra parentesi, mi ha fatto pensare a quello di una serie televisiva fatta con tutti i crismi: l’inizio è molto lento, introduttivo, ricco di avvenimenti collaterali che (sperabilmente) andranno a trovare una collocazione soltanto con l’avvento del prossimo volume… Ma la seconda metà è avvincente, intossicante, ambiziosa e ricca di sorprese. Il sistema magico comincia piano piano a delinearsi e alcuni personaggi ad assumere un po’ di spessore; chiaramente bisognerà aspettare di leggere almeno “The Queen of Raiders” per cominciare a tirare le somme, ma per il momento direi che potete considerarmi una sostenitrice di questa serie abbastanza entusiasta.

Ovviamente, poiché non c’è rosa senza spine, soffermiamoci un momento a considerare anche i punti deboli di “A Queen in Hiding”. Oltre a una partenza vagamente sottotono, come accennavamo poco fa, vale senz’altro la pena citare la scarsa originalità del plot e l’aura di vaga familiarità (o di vaga inutilità, in alcuni casi…) che tende ad aleggiare attorno ad alcuni comprimari. I cinquantamila punti di vista tendono a sopraffare e a stordire, soprattutto all’inizio, per cui immagino che a non pochi lettori la storia possa finire con il sembrare estremamente lunga, sbrodolosa e dispersiva… Personalmente penso che valga la pena pazientare un po’ e arrivare a fine lettura, non fosse altro che perché il bello sembra ancora in procinto di arrivare. Ma ovviamente fra qualche settimana, con l’uscita del prossimo volume, saprò in grado di dirvi qualcosa in più! ;D


Giudizio personale:
7.8/10



4 commenti:

  1. Sarò sincera, la cosa che più mi attira è che sia un fantasy per adulti con recensione positiva XD

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    1. Effettivamente, anche quella può essere una grande attrattiva, ehehehe! ;D

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  2. Ma se pubblicassero le serie in questo modo anche da noi? Sarebbe fantastico, secondo me! Non hai idea delle trilogie di cui mi manca l'ultimo libro che non leggo perché non ricordo i dettagli dei primi due e a rileggerli non ho tempo(o voglia) 😅

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    1. Ahahaha sì, effettivamente questa cosa è capitata anche a me, più di una volta! :D
      Per noi lettori questa è davvero la soluzione ideale, lo credo anch'io: uscite ravvicinate, e contemporaneamente tutto il tempo necessario a permettere agli interessati, aspettando fra un libro e l'altro, di dedicarsi anche ad altro! *____*

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