lunedì 8 aprile 2013

Recensione: Il grande inverno"







Titolo originale: A Song of Ice and Fire (parte seconda)
Autore: George R. R. Martin
Serie: Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, vol. 2
Disponibile: anche in italiano, pubblicato da Mondadori!
Trama: "Nella terra dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, divampa la guerra. La bella corrotta regina Cersei Lannister non vuole in alcun modo rinunciare al Trono di Spade, e i suoi cavalieri, arroganti e privi di scrupoli, sono pronti a difenderla con ogni mezzo. Ma sono molti i lord dei Sette Regni che non ne tollerano la crudeltà e la scelleratezza e che, per combatterli, si schierano dalla parte degli Stark, i leali e coraggiosi signori di Grande Inverno. Intanto, a est, nelle grandi pianure, un'altra donna, la principessa Daenerys Targaryen, ultima erede della dinastia del Drago, si prepara alla riconquista del regno dei suoi avi. E' dotata di poteri straordinari, e non c'è magia che la possa fermare. La vera minaccia, però, viene dal Nord, da dove avanzano gli Estranei, da secoli ritenuti a torto un frutto della fantasia. Esseri misteriosi - odiano la vita, il calore, il fuoco, l'estate, perché essi sono la morte, il freddo, il ghiaccio, il gelido inverno -, attaccano i Guardiani della notte, i custodi della Barriera eretta per difendere i Sette Regni, che invano lanciano allarmi ai loro potenti signori. La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando, e non durerà pochi mesi, ma anni e anni: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre..."
Ambientazione:
siamo nei Sette Regni, una terra turbolenta e climaticamente instabile in cui i draghi sono scomparsi da oltre trecento anni e l'inverno, una lunga, lunghissima stagione di nevi e terrore, sta per cominciare.
Mentre creature misteriose, chiamate Estranei, continuano a sconvolgere sempre di più il precario equilibrio al di là della Barriera, l'antico dominio di Re Aerys il Folle, passato ora nelle mani del grasso e debole Robert Baratheon, si trasforma nel teatro di una drammatica lotta per il trono, che coinvolgerà grandi personaggi e spargerà il sangue degli umili come se si trattasse di sale sulla ferita, ancora dolorosa e pulsante, aperta da una brutale guerra di successione.
Personaggi principali:
- Eddard Stark: nobile lord del Nord, Signore di Grande Inverno e Primo Cavaliere del Re. Onorevole e valoroso, persegue sempre e solo grandi e nobili ideali, e non scende mai a compromessi... se non per amore di coloro che ama.
- Daenerys  Targaryen: ultima discendente del Re Aerys, che fu detronizzato dall'usurpatore Robert Baratheon, insieme al fratello Viserys. Dany è una ragazzina nata in esilio, che sogna in segreto di poter riconquistare un giorno il trono perduto e fare ritorno in patria. E' la sposa-bambina di khal Drogo, il capo di una tribù di guerrieri selvaggi e ferocemente brutali, portatori di morte e desolazione.
- Jon Snow: figlio illegittimo di Eddard Stark, leale e impetuoso. Ha quindici anni, e si accinge a prestare giuramento come Guardiano della Notte, per entrare nella cerchia dei vigilanti incaricati di sorvegliare la Barriera e accertarsi che né Estranei, né bruti possano mai attraversare il confine e riversarsi come una pestilenza sulle terre dei Sette Regni.
- Tyron Lannister: è il fratello "storpio" della regina, un nano arguto e segretamente coraggioso, con alle spalle una storia tragica e una situazione familiare alquanto sgradevole. Saggio e dolente, ironico e tragico, è il mio personaggio preferito della serie insieme a Danaerys!
- Cersei Lannister: moglie dell'ormai vizioso e "molle" Robert, madre dell'erede al trono Jeoffrey. Di indole altera e orgogliosa, crudele e assolutamente priva di scrupoli all'occorrenza, Cersei è il personaggio-emblema della lotta per il trono che si scatena nei Sette Regni: non c'è nulla, assolutamente nulla che questa donna non farebbe per assicurare ai suoi figli e alla propria dinastia il diritto di sedere sul conteso Trono di Spade!
- Arya Stark: figlia minore di Eddark e Catelyn, ha soltanto dieci anni, ma sogna di imparare ad usare la spada molto più di quanto le interessi accasarsi e trovarsi un buon partito. Impetuosa e sincera, soffre la mancanza della sua meta-lupa Nimerya ed è  molto legata al fratellastro Jon.
- Sansa Stark: figlia maggiore di Eddard e Catelyn, di indole romantica e sognatrice. Sansa è ancora una bambina; favoleggia un lieto fine cavalleresco per qualsiasi tipo di evento, e non si rende assolutamente conto della natura pericolosa della situazione in cui la sua famiglia viene a trovarsi. Promessa sposa di Jeoffrey, è sinceramente convinta che quest'ultimo sia il prototipo del Principe Azzurro delle fiabe in terra!
- Catelyn Stark: moglie di Eddard, madre coraggiosa e figlia sempre devota e ubbidiente. Anche se la maggior parte dei lettori non sarà forse d'accordo, la vedo molto simile a Cersei, sotto parecchi punti di vista: la sola differenza è che a Catelyn, essendo una Tully e non una Lannister, sono stati insegnati i valori della compassione e del gioco pulito. Ma ha un carattere molto "giunonico" (nel senso che, proprio come la dea Giunone delle leggende, non vede molto di buon occhio il figliastro Jon, per ovvi motivi! XD) ed è quasi altrettanto orgogliosa.
Le mie opinioni:
"Il grande inverno" è un racconto corale, che trae la sua principale forza e potenza d'espressione narrativa proprio dalla molteplicità dei punti di vista e delle figure presentate.
Per questo motivo, compilare il mio brevissimo elenco di rito dei "personaggi principali" mi è parso compito arduo e difficoltoso; alla fine mi sono limitata a presentare quelli che, nel corso del libro, si alternano in qualità di voci narranti e si fanno testimoni del secondo atto di questa lunga, lunghissima "canzone del ghiaccio e del fuoco" (con l'aggiunta di Cersei, che mi sembrava personaggio fondamentale!)
Lo spessore psicologico di ciascun personaggio è un qualcosa di unico; Martin si conferma, come già nel precedente "Il trono di spade", un abilissimo narratore e un formidabile osservatore della natura umana. Da Ned il valoroso a Tyrion l'arguto folletto, dalla fortissima  Daenerys alla spietata Cersei: la linea di confine fra bene e male non è mai stata più effimera e incerta, e vi confesso che non ho mai trovato più difficile scegliere per quale "fazione" parteggiare, quale personaggio incitare ed eleggere a mio "campione", quale amare o detestare!
Prendiamo ad esempio Tyrion, il mio preferito: l'ho trovato, a onor del vero, forse, il personaggio più innocente e "vero" del libro (più di Ned, ebbene sì, molto di più: perché Ned avrebbe annegato nel sangue un regno in qualsiasi momento, pur di poter continuare a ritenersi un leale servitore del suo inetto amico re Robert...Non c'è innocenza o misericordia in questo, solo eccesso di zelo e petulanza!). Eppure, nello stesso tempo, il Folletto è palesemente un bugiardo, un forte bevitore, un frequentatore di bordelli, un tirapiedi del proprio padre, uno che si è sporcato le mani più e più volte, nel corso della proprio vita.
Per cui l'ho adorato, sì, e a tratti anche ammirato, per la sua forza di spirito e la sua sagacia, per la sua capacità di riconoscere le proprie debolezze, ma non incondizionatamente; sebbene sia convinta che, nei prossimi libri, sarà proprio lui a confermarsi l' "eroe" che mi spingerà a dire: "ebbene sì, adesso anch'io sono una fan di Martin convintissima e irriducibile!" XD
Poi c'è  Daenerys... dolce, piccola Dany che tanto ha patito e sofferto, nel corso di una vita breve quanto intensa.
Dany, a momenti, sa essere crudele e spietata quasi più della stessa Cersei. E' fondamentalmente onesta e misericordiosa, fondamentalmente "buona", ma è anche implacabile e determinata, e nessuno meglio di lei conosce il prezzo del sacrificio.
Ma io tifo comunque per lei, perché, al diavolo Cersei e il suo figlio bamboccio, al diavolo gli usurpatori Baratheon, al diavolo gli onorevoli Stark, per me è  Daenerys  l'unica e vera sovrana dei Sette Regni, una Regina nella mente e nel corpo, per diritto di sangue e per merito personale!
Dovessi innalzare io pure uno stendardo e sguainare la spada, il vessillo sopra la mia testa riporterebbe l'effige dell'immenso drago a tre teste, poco ma sicuro, hi hi hi! :D
Lo stile di Martin, sebbene decisamente troppo prolisso e anche un po' ridondante, retorico, in certo punti, è solitamente incisivo, efficace e tagliente come la lama di un bisturi.
La sua cura per il particolare, l'amorevole attenzione impiegata nella sua laboriosa rievocazione di una landa immaginaria, che per ricchezza e complessità assomiglia straordinariamente a una landa vera XD, è assolutamente ammirevole e ineccepibile!
L'ho detestato, mentre leggevo, lo ammetto, in diverse occasioni; per la crudezza di alcune immagini, veri incubi e orrori riportati su carta; per la brutalità della sua immaginazione; per tutte le volte in cui, mentre scorrevo una pagina, gli occhi mi si sono riempiti di lacrime e sono stata costretta a distoglierli, con un senso di bruciore in fondo alla gola e lo stomaco contratto... Ma tutte le emozioni che ho provato leggendo "Il grande inverno", la tristezza, l'angoscia, la speranza e la meraviglia, e le riflessioni a cui alcune delle battute più memorabili del libro mi hanno indotto, le ricorderò a vita... e, per la bellezza e la "magia" di alcune sequenze, per la grandiosità di tanti personaggi, per la commozione che mi ha scaldato il petto durante quel bellissimo finale, gli sarò anche sempre grata! :)
Ho sentito dire che, nei romanzi più recenti, Martin sta commettendo l'errore di dilungarsi troppo e allungare inutilmente il brodo riversando sulla pagina fiumi e fiumi di parole non necessarie... Ad essere onesti, ho notato un accenno (veramente minimo, per ora) di questa tendenza persino ne "Il grande inverno"! Il segreto delle origini di Jon Snow, per esempio... è veramente poi questo gran segreto, mi domando io? XD Credo di no.. a meno che, naturalmente, il grande Cantastorie Barbuto non abbia voluto tirarci volutamente fuori strada... ma per ora penso davvero che, capelli d'argento o non d'argento, nelle vene di Jon scorra molto più sangue nobile e regale di quanto Robb potrà vantare mai! XD
Ah, naturalmente, ho anche apprezatto tantissimo, rispetto a "Il trono di spade", il fatto che ne "Il grande inverno" gli elementi fantasy siano molto più evidenti e percepibili; sono davvero curiosa di scoprire cosa si cela nelle terre dietro quella fantomatica Barriera, per esempio... chissà se Jon e lord Mormont riusciranno a fare qualche altra sorprendente scoperta, durante il loro prossimo viaggio oltre confine! :)

Giudizio personale: 8.6/10


Letture affini:


Brandon Sanderson - Mistborn: L'ultimo Impero


David Gaider - Dragon Age: Il trono usurpato


Robin Hobb - La nave della magia


Robert Jordan - L'occhio del mondo



:)

8 commenti:

  1. Sono contenta che ti sia piaciuto :D questa serie merita davvero tantissimo, e poi andrà a migliorare.
    Sui personaggi... con l'aumento dei pov arriveranno tante sorprese :)

    Quindi sei una pro-Targaryen, eh? Io sono per Stannis Baratheon U_U

    Per quanto riguarda il dilungarsi di Martin... imho era ovvio che, dopo tre libri in cui è successo di tutto, ci fosse un periodo di assestamento (per così dire). Il porblema è che è lentissimo a scrivere ç_ç

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    1. ps: in originale Il Grande Inverno e Il Trono di Spade in originale sono un unico libro. Lo sbilanciamento narrativo e tutto merito dell'edizione italiana (come l'unicorno).

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    2. E' vero, di certo leggere il volume unico tutto d'un fiato avrebbe dato un effetto sensibilmente diverso: dal momento che la "cesura" fra i due volumi è un'invenzione tutta dell'editore italiano, non certo dell'autore! :( Infatti penso di aver avuto l'impressione che "Il grande inverno" fosse "migliore" solo perché rappresentava, in un certo senso, il culmine e lo sviluppo necessario di situazioni di cui ne "Il trono di spade" si forniva solo la premessa! :D C'è da dire poi che aspettavo la fine di Robert con una certa ansia... fra tutti, quello era veramente il personaggio che mi stava più antipatico (anche se ce ne sono sicuramente di più cattivi)! :P Stannis per ora ha avuto un ruolo più marginale, ma mi aspetto che nei prossimi volumi torni a far parlare parecchio di se'! :D Eh sì... lo devo ammettere: per ora, Dany mi ha conquistato! *__*

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  2. Bella recensione! Condivido il tuo punto di vista praticamente su tutto.... parola mia: Martin ci riserverà moltissimi colpi di scena!

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    1. Non vedo l'ora di leggere anch'io gli altri volumiiiii!!! :D Ora finirò qualche YA che ho accumulato in ebook nel corso degli ultimi mesi, e poi penso proprio che mi butterò su "Il regno dei lupi"! ;D

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  3. George R.R. Martin secondo me è un genio *^*
    Bella recensione :) Io non vedo l'ora di continuare a leggere la serie, nel frattempo mi guardo i miei adorati Arya/Jon/Dany sul piccolo schermo *-*

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    1. Anch'io sto seguendo la serie, ho appena cominciato! :D Ho tutta la prima stagione registrata, e giusto oggi ho visto uno spot in tv che dice che daranno le repliche anche della seconda stagione su sky, fra poco... Perfetto: così potrò recuperare tutti gli episodi che mi sono persa finora! *__*

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  4. Ciao,
    anche io ritengo che la fanciulla Targaryen sia di fatto la legittima sovrana e parteggio per lei!
    Tyrion e Arya sono i miei personaggi preferiti; Tyrion è, come dici tu, il personaggio più vero, e non è affatto un tirapiedi del padre come i due fratelli, Jaime e Cersei, anche se rivaleggia con loro al gioco: chi è più spietato dei tre?;-)
    Eddard Stark mi è progressivamente caduto un po' in basso. Troppo "ingenuo" talvolta e la sua fiducia nei confronti di re Robert è sfiancante, chissà che cosa ci trova in lui. Non lo vedo capace di sterminare popoli solo per re Robert, anzi, ma è comunque troppo sottomesso a un sovrano inutile e borioso.
    A me piace tantissimo questa saga, nonostante la mole dei romanzi.
    Spero di vederti attiva sul blog al più presto!
    Sofi

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