giovedì 30 maggio 2013

Recensione: "La leggenda del vento"

"Non si è mai troppo grandi per ascoltare delle storie, Bill.
Uomo e bambino, bambina e donna, mai troppo grandi.
Viviamo per le storie."



Titolo originaleThe Wind Through the Keyhole 
Autore: Stephen King
Serie: La Torre Nera, Vol 8
Disponibile: anche in italiano, pubblicato dalla Sperling and Kupfer!
Trama: "Lo starkblast è una tempesta di violenza inimmaginabile, un vento gelido che trasforma in statua di ghiaccio tutto ciò che trova sulla sua strada. Quando lo starkblast infuria, solo tre cose possono salvarti: solide pareti, un focolare, una buona storia per scaldare il cuore nella notte paurosa. E se il narratore è Roland il pistolero, uno dei più grandi personaggi creati da Stephen King, il racconto è pura magia. Sorpresi dalla tormenta durante il cammino, Roland e i suoi compagni trovano rifugio in uno spettrale villaggio abbandonato. Qui, barricati nell'unico edificio sicuro, aspettano l'alba ascoltando affascinati ben due storie, l'una racchiusa nell'altra come scatole cinesi. La prima è un drammatico episodio della giovinezza di Roland: un tempo, il padre lo mandò ai confini del territorio ad affrontare uno skin-man, un mutante capace di trasformarsi in un orribile essere che già ha lasciato una lunga scia di sangue. La seconda è la vicenda fantastica che, in quell'occasione, in una notte altrettanto infernale, Roland - ancora un ragazzo lui stesso - raccontò al piccolo Bill, l'unico testimone di una di quelle stragi. Mentre l'assassino si aggirava nell'ombra e raffiche polverose frustavano ululando le mura di pietra, Roland, per fare coraggio al bambino, ritrovò ricordi sepolti nella memoria: una fiaba che l'aveva cullato tanto tempo prima la sera, tratta dai "Racconti magici dell'Eld", e usata da sua madre per farlo addormentare. Una vera leggenda."
Ambientazione:
siamo nel Medio-Mondo, la terra desolata, morente e incantata che offre i suoi stupefacenti scenari come cornice al servizio di tante avventure per Roland e compagni. Nello specifico, ci troviamo a "girovagare" in questo nuovo episodio attraverso tre archi spazio-temporali diversi; e a visitare la leggendaria città di Gilead, la dimora dei pistoleri che fu, il piccolo villaggio fiabesco di Tree e la sofferente Debaria, una cittadina di minatori fra le cui strade si aggira un'abominevole e brutale creatura....
Personaggi principali:
- Roland: ultimo cavaliere e pistolero dell'antica Gilead, ormai da lunghi anni caduta nell'oblio. Sta compiendo un viaggio alla ricerca della fantomatica Torre Nera, il fulcro dell'universo; il suo mondo infatti singhiozza ormai sull'orlo dell'agonia, e la Torre potrebbe rivelarsi l'unica cosa in grado di tenere insieme i pezzi.  Implacabile, taciturno e, a modo suo, profondamente umano nonostante le apparenze rudi, Roland ci si presenta in questo libro sia nella sua versione più familiare, quella adulta e matura, che, attraverso il lungo racconto di una missione giovanile, nei panni di un adolescente appena promosso al rango di difensore dell'ordine....
- Tim Ross: protagonista di una lunghissima storia, entrata ormai a far parte del ciclo di leggende del Medio-Mondo, narrata da Roland ai suoi compagni durante una notte di interminabile tempesta. Tim è un coraggioso ragazzino di undici anni che, per amore della propria madre, decide di avventurarsi fin nel cuore proibito della tenebrosa Foresta Infinita...
- Eddie: compagno di ventura di Roland, ex-tossicodipendente, newyorkese trapiantato dal pistolero nel Medio-Mondo, per volontà del ka. Eddie ha uno spiccato senso dell'umorismo e dell'ironia, ed è decisamente il membro più chiassoso e scanzonato del gruppo XD...
- Susannah: l'unica donna del gruppo, una giovane di colore costretta su una sedia a rotelle a causa di un gravissimo evento che le ha portato via per sempre la metà inferiore di entrambe le gambe. Come il marito Eddie, è anche lei una pistolera; dentro Suze convivono, in perfetta simbiosi, due distinte personalità, frutto di una grave forma di schizofrenia causata dal trauma della perdita delle gambe.
- Jake: ragazzino e pistolero, compagno di avventure di Eddie, Roland e Susannah. Proviene anche lui da New York, sebbene da un quando completamente diverso rispetto alle epoche di appartenenza di Eddie e Suze; è un tipetto sveglio e sorprendentemente sensibile e maturo per la sua età. Roland lo ama come un figlio.
- Oy: un vivace e curiosissimo bimbolo, vale a dire un simpatico animaletto dalla pelliccia folta e gli occhioni cerchiati d'oro, grande amico di Jake e del resto del gruppo. La sua presenza si rivelerà assolutamente fondamentale per la sopravvivenza dei compagni.
- Jamie De Curry: vecchio amico di Roland dei tempi che furono, pistolero di Gilead anche lui e morto da tanto tempo. Silenzioso e laconico, Jamie sarà il compagno e il sostegno che Steven Deshain assegnerà al figlio durante il pericolosissimo incarico in quel di Debaria...
La mia opinione:
Ci sarà acqua se Dio lo vorrà, è uno dei motti preferiti del Medio-Mondo...
Per fortuna, Stephen King sembra proprio aver trovato una limpida sorgente (per volontà del ka, senza alcun dubbio! XD), e sulla spinta di una straordinaria ispirazione ha deciso di regalarci "La leggenda del vento", l'ottavo volume della monumentale serie della Torre Nera, quarto libro e mezzo in ordine di linea temporale.
Avevo un po' di trepidazione, vi confesso, al pensiero di accostarmi a questo nuovo romanzo; non perché avessi preso in considerazione più di tanto la possibilità che potesse deludermi, beninteso... semplicemente perché, in relazione alla Torre Nera, questo è l'ultimo.
E "ultimo" è una parola grossa, ragazzi; non so a voi, ma a me mette sempre un po' di agitazione! XD
C'è una parte di me (una parte bella grossa...) che sta già piagnucolando perché l'ultima pagina è ormai alle mie spalle; una parte che non è ancora pronta a separarsi da Roland, Susannah, Eddie e gli altri, e che forse non lo sarà mai, perché questi personaggi mi sono talmente cari da essere per me come dei vecchi amici, antichi compagni d'impresa che mi hanno accompagnato, di anno in anno e di romanzo in romanzo, per tutta l'adolescenza, dandomi quasi l'impressione di crescere e di evolversi insieme a me.
Questo è il motivo per cui mi sono ritrovata a sorseggiare "La leggenda del vento" più che potevo, credo, a dosare accuratamente la razione giornaliera di pagine che potevo concedermi prima di andare a nanna... anche se ci sono stati sicuramente dei momenti in cui la tentazione di "barare" e divorare un capitoletto supplementare si è fatta davvero irresistibile, certo! :P
"La leggenda del vento" contiene in se' tre storie, incastonate l'una nell'altra alla maniera di una graziosa bambolina matrioska; e se è vero che il filone "contemporaneo", l'arco narrativo legato al Roland adulto e al suo nuovo tet newyorkese, rappresenta poco più di una cornice entro la quale inserire i ben più corposi racconti chiamati "Lo Skin-Man" e "La leggenda del vento", altrettanto evidente è che essa è anche il collante, il perfetto antefatto e l'irrinunciabile epilogo, che consente di dare un senso e di legare in maniera perfettamente armonica i diversi quadri che compongono le due novelle.
Il racconto dell'impresa eroica di Tim Ross mi ha senz'altro emozionato molto. Il suo personaggio mi ha ricordato tantissimo quello di  Jack  ne "Il talismano", fra le altre cose; e le sue peripezie, i suoi incontri miracolosi nella Foresta Incantata, mi hanno deliziato e meravigliato in pari misura. Ho parteggiato e spesso mi sono anche ritrovata un po' in lui, in questo ragazzino tormentato e stordito e completamente sopraffatto dalla misura dell'irrazionalità umana; ho sofferto insieme a Tim per il gentile popolo della palude, e mi sono affezionata alla premurosa e buona vedova Smack (di cui avrei tanto voluto conoscere la storia...), e mi sono infuriata con il sogghignante Covenanter (Randall Flag?) e ho odiato il velenoso Big Kells con tutte le mie forze...
Ma il mio preferito in assoluto è stato senza dubbio Maerlyn, un personaggio assolutamente grandioso: il vecchio e saggio mago che meriterebbe che altre dieci, cento storie su di lui venissero ancora narrate...
Per quanto riguarda invece "Lo skin-man", ho apprezzato soprattutto lo spazio concesso a Jamie DeCurry; da quanto ricordo, negli altri libri della serie infatti veniva svelato poco e niente sul suo conto, nonostante Roland, Cuthbert e Alain lo nominassero spesso.
Meraviglioso l'epilogo, dolce, triste e struggente; un finale che mi ha fatto salire una piacevole acquolina negli occhi XD, mentre nello stesso tempo sulle mie labbra si disegnava quell'ampio, sciocco, un po' stuporoso sorriso dolente che soltanto le opere migliori del Re mi hanno nel tempo insegnato...
Insomma, per tutti gli appassionati delle storie della Torre Nera, ma anche per tutti gli altri, quelli che non hanno (ancora) mai sentito parlare dei pistoleri, e di Gilead, e della battaglia di Jericho Hill, e di una piccola rosa che cresce radiosa in un giardino misterioso al confine fra i mondi... Leggete "La Leggenda del vento", e vi assicuro che non ve ne pentirete! :)
A sai King, ancora una volta, io dico grazie...

Giudizio personale: 9.3/10


"Alla fine il vento si prende tutto, no?
E perché non dovrebbe?
Perché?
Se la dolcezza della nostra vita non se ne andasse, non esisterebbe dolcezza."


:)

5 commenti:

  1. Wow, wow, wow. Non ho letto la recensione per intero, non avendo letto gli altri della Torre nera - perché mi sono fermato al secondo?! - ma ho visto il voto finale e, soprattutto, le splendide frasi che hai riportato. King è grandioso <3

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    1. Assolutamente!!! *__* Uh, come ti invidio, per il fatto che hai ancora tanti libri della Torre da leggere... io sono disperatissima, vorrei leggerne ancora almeno altri dieci!! ;D

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  2. Non sono emotivamente pronta ad un libro con Roland e il suo ka-tet. È ancora troppo presto

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    1. Ti capisco... il finale del settimo è qualcosa di inarrivabile!!! *__*

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  3. Mannaggia... La saga della Torre nera l'ho sospesa da anni alla lettura del 4° volume. Gli altri sono lì impolverati ma ancora intonsi e ora mi hai fatto venire una gran voglia di tornare nel Medio-mondo... Solo che dopo i secoli trascorsi mi converrebbe riprendere la saga dall'inizio! Aaaaaaaarrrg!! Dove lo trovo il tempo per otto libroni? :'(

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