mercoledì 29 maggio 2013

Un libro tira l'altro: "Intensity"




"Il folle omicida che ha massacrato l'intera famiglia Templeton, in una notte di orrori, ignora di aver risparmiato la giovane Chyna, ospite nella casa per il weekend. La ragazza, vincendo la disperazione, si è nascosta sul camper del serial killer, con la speranza di poterlo consegnare alla giustizia, ma durante il tragitto viene a sapere di un agghiacciante segreto custodito nella cantina del mostro, e decide di seguirlo fino alla sua abitazione. Una volta all'interno, ha inizio un'interminabile, feroce partita."


Dean Koontz non rientra di certa nella schiera degli autori che preferisco.
Il motivo del suo stellare successo di vendite, peraltro a livello internazionale, per quanto ne so, per me rimane un mistero ai confini dell'inspiegabile: di solito, i suoi romanzi (che sforna a cadenza pressoché regolare da oltre quarant'anni di invidiabile carriera...) si presentano, secondo me, come dei gran "pasticci", dei contenitori in cui Koontz riversa dentro un po' di questo e un po' di quello, un viaggio nel tempo qui, un serial killer di là, la teoria dei quanti di su, un complotto internazionale di giù; e sempre, sullo sfondo, aleggia in maniera persistente e stordente un'abbondante dose di romance, ma in quantità tale da far venire il diabete persino alla più sdolcinata delle sue fan sfegatate, se volete il mio parere! XD
Di solito, per l'appunto, dicevo.... ma non sempre.

Perché, nonostante le mie opinioni poco lusinghiere nei confronti di gran parte delle opere di Koontz (restringendo sempre il novero a quelle da me lette, beninteso), "Intensity", uscito per la prima volta negli USA nell'ormai lontano 1991 (la traduzione italiana è edita dalla Sperling), per me è davvero un gran Signor Libro, ragazzi, uno di quelli da non lasciarsi scappare assolutamente, se solo si può evitarlo! :D

Un horror-thriller di altissimo livello, dai risvolti psicologici approfonditi e complessi e dal ritmo incalzante, da batticuore, certamente unico nel suo genere.
La protagonista, Chyna, è una giovane donna che, durante l'infanzia, ha subito dei traumi che da allora l'hanno marchiata in maniera indelebile. E' stata cresciuta da una famiglia di mostri violenti e crudeli, che le hanno insegnato presto quanto possa diventare implacabile la lotta per la sopravvivenza in questo nostro mondo freddo e spietato...
Un Koontz in evidente stato di grazia delinea per noi il ritratto, vividissimo e indimenticabile, di un'eroina tormentata e sfaccettata, profondamente ferita, profondamente umana, nella cui vita il Male si ripresenta ancora una volta per strapparle via, nel modo più disumano, l'amicizia dell'unica persona di cui abbia mai imparato a fidarsi, e per coinvolgerla nuovamente all'interno di un gioco macabro e disperato, che potrà concludersi soltanto con la salvezza assoluta o con l'irrevocabile dissoluzione... In un continuo ribaltarsi dei ruoli tradizionali, la preda si trasforma in predatore e la vittima in salvatrice; ma chi prova a giocare con il diavolo, si sa, prima o poi rischia di finire bruciato... e per Chyna aggiudicarsi la partita si rivelerà impresa tutt'altro che semplice.

Un libro cupo, intenso e, contrariamente ad ogni mia precedente aspettativa, ben scritto, coinvolgente e ricco di emozioni; la storia di una donna che sceglie di reagire, di resistere e di combattere, alla ricerca di una via d'uscita dal buio che le opprime l'anima, e di una possibilità di redenzione da quei tragici fantasmi del passato che le hanno strappato via, un doloroso brandello alla volta, ogni singola traccia d'autostima e fiducia in se stessa.

Oh, ancora due piccole curiosità legate a questo libro: nel 1997, è stata girata anche una miniserie televisiva tratta da "Intensity"; l'ho vista tanti anni fa, e ricordo che all'epoca mi parve davvero carina, anche se decisamente non all'altezza del romanzo, come forse è anche ovvio che sia... Nel film, Chyna è interpretata da una brava Molly Parker, mentre John C. McGinley, volto ultra-noto del telefilm "Scrubs", presta volto e fattezze al diabolico killer!
La seconda curiosità invece l'ho scoperta solo sbirciando su wikipedia (confesso! :P): avete presente il film "Alta tensione", di  Alexandre Aja?
Ebbene, pare che la sceneggiatura sia stata fortemente ispirata proprio da "Intensity", solo con l'aggiunta di un finale del tutto diverso e di più scene di sangue d'impatto!

Giudizio personale: 8.0/10


:)

8 commenti:

  1. Letto anch'io ;) Mi è piaciuto molto anche se Dean Koontz - che io adoro, anche se non leggo da anni - scrive finali troppo frettolosi. Sì, conosco il film di Aja (molto bello)e avevo notato anch'io le varie somiglianze :)

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    1. Io purtroppo "Alta tensione" lo ricordo pochissimo!! :( All'epoca non avevo neanche fatto il collegamento con "Intensity"; o meglio, lo avevo fatto, ma pensavo fosse casuale! :D

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  2. Il mio rapporto con Koontz è più o meno come il tuo, cambia giusto il titolo del libro che ho apprezzato: il mio è Lampi. Niente male, coi viaggi nel tempo.

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    1. Uh, sì sì, ho letto anche quello! :D Sono passati un bel po' d'anni, ma in effetti alcune cosine di "Lampi" mi erano piaciute: il fatto che la trama fosse abbastanza intricata ma nello stesso tempo molto ben sviluppata, per esempio... e le due gemelle, amiche della protagonista; ora non le rammento più nemmeno benissimo, ma mi facevano simpatia! :D

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  3. Non ho mai letto niente di Koontz, ma questo sembra decisamente forte!

    Ammetto anche che non mi dispiacerebbe vedere McGinley alle prese con un ruolo del genere :)

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    1. Io quasi non riesco ancora a vedercelo, il mitico dottor Cox, nei panni di un "cattivo"! :D

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  4. Finalmente qualcosa su cui non siamo d'accordo... Cominciavo a pensare fossimo gemelle separate alla nascita:-D
    Io adoro Koontz... Viene subito dopo Kingtra gli autori preferiti e non mi sono mai persa un suo romanzo. Lì ho letti tutti tutti e a parte qualche eccezione mi sono sempre piaciuti. Intensity è sicuramente uno dei più "intensi" appunto, per il pathos che suscita nel lettore. Stranamente mi sono persa sia la miniserie che il film ^^

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    1. Hai visto, alle volte qualche raro caso in cui non siamo della stessa opinione lo troviamo... più spesso no, che sì, però, hi hi hi!! ;D Ultimamente, di Koontz mi tenta la serie su "Frankenstein", sai, Lo? Chissà com'è... i retelling mi piacciono troppo, c'è poco da fare! ^^

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