martedì 21 maggio 2013

Un libro tira l'altro: Special King Edition - Gli Esordi


Special King Edition - Gli Esordi




Ben trovati, amici! ^^

Come vi avevo anticipato qualche giorno or sono, a partire da questa settimana intendo proporvi (a cadenza del tutto casuale, come mio solito! XD) una serie di post per potervi parlare un po' più diffusamente del mio autore preferito (*___*), colui che mi ha trasmesso l'amore per le parole e per la magia della scrittura, e ha acceso per la prima volta nel mio cuoricino la speranza e il desiderio di potermi trasformare un giorno, a mia volta, in una piccola scrittrice di sovrannaturale in erba! :P

Parleremo dunque, in questi post, di Stephen King e di gran parte delle sue opere, ripercorrendo insieme una larga porzione della sua straordinaria carriera...
Ci saranno delle lacune e mi capiterà di tralasciare alcuni libri, anche validi e "importanti", senz'altro, perché, nonostante abbia mandato giù, nel corso degli anni, oltre quaranta opere del Maestro, fra romanzi, raccolte di racconti e saggi, mi mancano ancora diversi  suoi fondamentali capolavori da recuperare... Bé, ogni cosa a suo tempo, come dice il saggio! ;D
Ma ora cominciamo pure dal principio...

Carrie (1974)




"Il romanzo racconta la storia di Carrie White, una liceale che vive in una piccola città del Maine con una madre ossessionata dalla religione. Goffa, solitaria, vittima dei tiri mancini dei suoi coetanei, Carrie scopre gradualmente di avere poteri telecinetici, poteri che si erano già manifestati all'età di tre anni, dopo il primo choc della sua vita. Un giorno, l'innocente e beffeggiata Carrie userà il suo potere e sarà ovunque orrore, distruzione e morte."





Acquistai la mia prima copia di "Carrie" in una piccola edicola del paesino in cui vivo... Frequentavo le scuole medie e potevo avere... quanti? Undici, dodici anni al massimo.
Ho specificato "prima" perché, vi confesso, nel corso dell'adolescenza mi è capitato di rileggere questo libro talmente tante volte che, giunta sulla soglia dei vent'anni, mi parve doveroso acquistarne una nuova, dal momento che avevo sciupato completamente pagine e copertina del mio adoratissimo tascabile! XD
Stephen King ha più volte spiegato di aver sempre intrattenuto un rapporto contraddittorio e "difficile" con "Carrie". Questo romanzo fu il suo primo successo, il best-seller destinato a sancire l'inizio ufficiale della sua carriera di scrittore professionista; quello che gli garantì un certo benessere economico, e popolarità, e gli assicurò il primo gradino di una scalata che, nel giro di pochi anni, lo avrebbe condotto ad una straordinaria ascesa.
Ma (proprio come accadde ad Agatha Christie con il suo Poirot...), King non amava Carrie. Stando alle sue dichiarazioni, provava poco simpatia per questa ragazzina schiva e perpetuamente vessata dai suoi compagni di scuola crudeli e dalla madre (una zelante fanatica religiosa), e la rimproverava
per la sua debolezza e la sua presunta codardia.
D'altro canto, non era soddisfatto del libro neanche dal punto di vista estetico: King fu il primo, implacabile critico di se stesso, e il primo a riconoscere che la struttura generale di questo suo primo romanzo pubblicato traballava ed era tutt'altro che armonica, e che quei particolari "inserti" aggiunti fra un capitolo e l'altro servivano solo a rimpinguare il numero delle pagine.
Sono parzialmente d'accordo con lui, certo... Per quanto mi riguarda, "Carrie" è un'opera tutt'altro che perfetta.
 Piena di ingenuità, di ridondanze, e stilisticamente lontanissima da quello stato di grazia e da quella maturità che avrebbe portato, più avanti, alla nascita dell'universo desolato e "romantico" del Medio-Mondo, o di quella diabolica entità proveniente da un altro mondo chiamata "It"!
Ciononostante, considero "Carrie" un'opera affascinante, incredibilmente potente, in grado di comunicare con il cuore e con la mente del lettore in modi davvero difficili da descrivere... La poesia del sangue, l'oscurità che si dilata dentro di noi giorno dopo giorno, coltivata dall'indifferenza e dalla crudeltà gratuita di chi ci sta accanto, fino ad ingoiarci tutti interi. Il bisogno universale di amare e di essere amati, compresi, voluti. Accettati.
"Carrie" è un'opera viva, un'opera che respira, in grado di strizzare in una morsa lo stomaco e gli instestini del lettore, di indurlo a riflettere, di riversare su di lui notevoli ondate di commozione, tristezza, rabbia e pietà.
Carrie è una ragazzina che avrebbe potuto esistere; che in realtà è esistita, esiste ancora: è la liceale invisibile e "diversa" che non può, non potrà mai inserirsi, pur desiderandolo con tutto il cuore e tutta l'anima.
Perché alcune persone, semplicemente, nascono e si consumano senza mai avere uno straccio di possibilità.

Giudizio personale: 7.2/10


Le notti di Salem (1975)




"Una casa abbandonata, un paesino sperduto, vampiri assetati di sangue. Quando il giovane Stephen King decise di trapiantare Bram Stoker nel New England sapeva che la sua idea, nonostante le apparenze, era buona, ma forse neanche la sua fervida immaginazione avrebbe saputo dire quanto. Era il 1975 e, da allora, il racconto dell'avvento del Male a Jerusalem's Lot, meglio conosciuta come 'salem's Lot, non ha mai cessato di terrorizzare milioni di lettori, consacrando il suo autore come maestro dell'horror."




E' tornato "in voga" XD, dopo tanti anni di semi-oblio (specie nel nostro Paese) grazie ad una bella edizione illustrata uscita di recente... Ma io l'ho letto tanto, tanto tempo fa, e ne conservo a onor del vero un ricordo alquanto nebuloso, per altro non particolarmente incoraggiante! XD
Non che lo consideri un cattivo libro, per carità; va a piazzarsi certamente nella top ten dei libri sui vampiri da leggere assolutamente, secondo me... Ma "Le notti di Salem" non rappresenta di certo il culmine dell'abilità del Maestro, né è il suo libro più emblematico o rappresentativo (sia dal punto di vista del contenuto, che da quello dello stile e della tecnica, che peraltro in questo periodo stava appena cominciando ad affinarsi).
La piccola città di Salem's Lot è forse il prototipo di tutte le tranquille, sonnacchiose e sinistre località di provincia "maledette" che andranno a costituire la cornice principale di tanti futuri e imminenti capolavori di King; il protagonista, Ben, è il lontano antenato dell' (Anti-)Eroe-Scrittore che anni più tardi costituirà il motore e fulcro indiscusso di larghissima parte della sua narrativa.
Alcune sequenze sono semplicemente agghiaccianti, e alcuni personaggi secondari sono tratteggiati e resi con tale maestria da sembrare sul punto di balzare letteralmente fuori dalle pagine per azzannare l'incauto lettore sul collo ...
Un omaggio al "Dracula" di Stoker sottile e conturbante, denso di una sensualità e di una tensione emotiva a malapena  repressa, e carico di una fortissima valenza simbolica e filosofico-religiosa.

Giudizio personale: 7.0/10


Shining (1977)


"L' Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima."


Il primo, autentico capolavoro del grande Mestro, stando a sentire l'opinione generale... e io me lo sono perso!! :(:(:(
E' una delle mie più gravi "lacune" in materia "kinghiana", se non la peggiore in assoluto... ma non temete: mi sono già procurata il libro! ;D


L'ombra dello scorpione (1978)



"L'errore di un computer, l'incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre."




Opera "principe" e fra le più famose del Re, un "malloppone" lungo quasi 1000 pagine (nella sua edizione integrale, che peraltro è anche l'unica che io possieda). Qui King mette in atto un ardito e riuscitissimo esperimento narrativo, combinando un'intricatissima prospettiva multipla (prendono parte alla sciarada della fine del mondo decine e decine di personaggi, sia dal lato dei "buoni" che dei "cattivi") ad uno scenario catastrofico di distruzione globale abbastanza realistico e spaventoso da
imprimersi nell'immaginario dei giovani scrittori della generazione successiva in maniera profonda e indelebile.
"L'ombra dello scorpione" è il libro senza il quale, molto probabilmente, tutto il recente filone fanta-apocalittico-distopico nordamericano ed europeo non avrebbe mai avuto modo o ragione di esistere.
Il Bene e il Male si scontrano in un'epica battaglia senza esclusione di colpi; Randall Flagg (un diavolo che tutti noi Fedeli Lettori ormai conosciamo moooolto bene...) fa la sua prima apparizione e riunisce attorno a se' un manipolo di brutti ceffi e di reietti pronti a incrociare le armi, attraverso un sentiero di assoluta dissoluzione e distruzione, con i seguaci della vecchia Mother Abigail, una donna che si proclama portavoce ufficiale della volontà di Dio...
Un romanzo indimenticabile, avvincente e assolutamente imperdibile, che tende a farsi secondo me, magari, un po' troppo prolisso e inutilmente "dettaglioso" in alcuni punti... ma che cionondimeno mi ha stregato ed emozionato davvero tantissimo! :)

Giudizio personale: 8.2/10


La zona morta (1979)




"Al risveglio da un coma durato quattro anni, Johnny scopre di possedere un dono meraviglioso e nello stesso tempo tremendo: è capace di conoscere il futuro e i segreti della mente altrui con un semplice contatto, anche solo un tocco della mano. E questa facoltà lo conduce dentro un'avventura agghiacciante, in cui è sempre più solo."







Potete trovare il mio commento dettagliato sull'opera cliccando qui! ;D


L'incendiaria (1980)





"Charlie: una bimba terrorizzata e terrorizzante dotata di energie psichiche straordinarie. La "Bottega": un'agenzia governativa decisa a sfruttare tali facoltà per i suoi folli scopi. Si scatena così una ricerca senza quartiere per braccare la piccola che tuttavia riserverà qualche sorpresa ai suoi persecutori."







A differenza del film "Fenomeni paranormali incontrollabili" (che vedeva una giovanissima Drew Barrymore nei panni della "fiammeggiante" protagonista), "L'incendiaria" mi piacque abbastanza... anche se, proprio come nel caso de "Le notti di Salem", si tratta di un'approvazione "con riserva"! XD
La storia della piccola Charlie, dotata di formidabili capacità pirocinetiche, e di suo padre Andy, un brav'uomo, che davvero sacrificherebbe qualsiasi cosa per il bene della sua bambina, mi ha convinto e naturalmente mi ha garantito ore e ore di piacevolissima lettura, fra colpi di scena, sequenze in perfetto stile "action thriller" e alcuni notevoli personaggi a 360 gradi. La tessitura dell'intreccio, tuttavia, secondo me, comincia a manifestare i primi segni di una precoce "scucitura" già verso la metà del romanzo; e da quel momento in avanti, la trama tende ad assottigliarsi e poi a disfarsi sempre più, in un diminuendo di tensione narrativa di portata non indifferente...

Giudizio personale: 7.0/10


Cujo (1981)





"A Castle Rock, una sonnolenta cittadina del Maine, la vita scorre sui soliti binari. Cujo, il docile San Bernardo del meccanico, scorrazza libero per la campagna... finché, una notte, il suo padroncino, aprendo la porta del ripostiglio, non vede emergere dalle tenebre due occhi infuocati. Chi è la creatura diabolica che da quel momento comincia a seminare ovunque terrore e desolazione? E' forse Cujo che, diventato idrofobo, si è trasformato nell'incarnazione stessa del male?" 




Un thriller drammatico e ricco di tensione, che mette da parte - almeno temporaneamente - il discorso "sovrannaturale" per focalizzarsi piuttosto sulla psicologia dei personaggi. "Cujo", da parte sua, è forse il capostipite di una lunga serie di racconti "situazionali" (vale a dire basati su una situazione di partenza che esula dall'ordinario, e che si mantiene statica per larga parte della narrazione) e in perfetto stile "persone ordinarie, al cospetto di circostanze eccezionali", uno slogan diventato in breve uno dei principali marchi distintivi della narrativa del Re del Maine.
Una donna e il suo bambino vengono bloccati all'interno di un auto (che ovviamente, dal canto suo, non vuol proprio saperne di ripartire...) da un gigantesco San Bernardo contagiato dalla rabbia. L'animale, aggressivo e sanguinario, si trasfigura a poco a poco in una belva mitologica, in un demone sguinzagliato dall'inferno e dotato di una contorta, malevola astuzia da predatore... ma tale trasformazione avviene soltanto nell'immaginazione del lettore - o, meglio ancora, nella mente della protagonista. La situazione surreale e agghiacciante scatena infatti una sorta di ancestrale "regressione" nella protagonista, divenuta preda di un terrore così innominabile da indurla a mettere costantemente in discussione il labile confine che separa la razionalità dalla fantasia, ciò che effettivamente vediamo e registriamo dalle ombre che alle volte volte ci pare di intravedere con la coda dell'occhio, appena oltre i margini del nostro campo visivo...
Un concentrato di adrenalina, tensione psicologica e senso di oppressione claustrofobica: per me, uno dei migliori thriller del Maestro, senza alcun dubbio!

Giudizio personale: 8.0/10

:)

13 commenti:

  1. Carrie, con tutti i difetti che ha, rimane un libro molto bello *-*

    Shining e Kujo non mi sono mai piaciuti molti, il primo in particolare lo trovo orrendo, mentre L'Incendiaria e Le Notti Salem li ho amati nonostante l'etichetta di "opere minori" di King :P

    L'Ombra dello Scorpione è superlativo, anche se ancora devo capire da dove esca il titolo italiani...

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    1. Effettivamente, il titolo "L'ombra dello scorpione"... è abbastanza indecifrabile ahaha! XD E pensare che l'originale, "The Stand", invece rende così bene! *__* Uh, sei la prima a dirmi che "Shining" non le è piaciuto! :D Chissà, chissà... spero di poterlo leggere al più presto anch'io, tanto più che l'uscita di "Doctor Sleep" ormai è quasi dietro l'angolo! :D

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  2. Praticamente è un piccolo assaggio di tutti i libri che devo leggere >.< Credo che partirò da Carrie anche se ancora devo riprendere It...

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    1. Ottima idea! :D Se parti dal primo, "Carrie", e poi leggi gli altri in ordine abbastanza cronologico, oltre a gustarti la lettura potrai anche farti un'idea degli enooormi miglioramenti e della maturità raggiunta da King, come scrittore, anno dopo anno! ;D

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  3. Aspettavo questo post, King è uno scrittore che mi affascina ma da cui non so mai con cosa cominciare, vista la mole di opere che ha scritto...
    Ho letto solo "Rose Madder", che mi è piaciuto molto, ma che non fa parte del "solito" King, per quel che ne so.
    Insomma, sfrutterò questi post per decidere come continuare - anche se qualche libro in casa già ce l'ho, a dire il vero ("Misery", "Il miglio verde", "22/11/'63").

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    1. "Misery" e "Il miglio verde" sono certamente fra i più belli!! *__* In effetti, è vero che "Rose Madder" forse non appartiene proprio al filone del "solito" King... però si iscrive benissimo all'interno di una categoria tematica molto precisa e frequentatissima dal Re: quella che parla delle donne (e alcuni personaggi femminili presenti in questi libri sono davvero straordinari, come ad esempio la Dolores di "Dolores Claiborne" o la Jessie protagonista di "Il gioco di Gerald"!!) e della loro difficoltà a farsi valere in un mondo dominato prevalentemente dagli uomini e dal modello patriarcale... Un tema che gli è carissimo e su cui è tornato su davvero tante, tantissime volte nel corso degli anni, come vedremo in uno dei prossimi post! ;D

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    2. Buono a sapersi, eheh ;)

      Sì, leggendo alcune interviste avevo intuito questo suo interesse per le donne e per la loro condizione, spesso decisamente poco piacevole, per usare un eufemismo.
      Non vedo l'ora di leggere i prossimi post :)

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  4. E ma che bella questa idea... King... Il re... Il mio primo amore letterario! Carrie e L'incendiaria lì ho letti da troppi anni per ricordarne i particolari ma ricordo che entrambi mi erano piaciuti più dei film che ne hanno tratto. De Le notti di Salem conservo un ricordo talmente nebuloso, che in pratica so giusto di averlo letto. L'ombra dello scorpione è un'opera enorme ma sicuramente molto bella. Shining devi proprio leggerlo perché è fantastico: lontano anni luce da quello con Jack Nicholson che è un film straordinario ma con molte reinterpretazioni, il libro entra molto più nei dettagli di tutto ed è davvero appassionante. E poi Cujo... Ecco quello è stato il primo amore del primo amore ^^ Ricordo che avevo visto il film e poi solo casualmente avevo visto in libreria un paperback con lo stesso titolo e non ho resistito, scoprendo che il romanzo era 100 volte meglio: è stato l'inizio di una lunga relazione lettrice/autore... Ci ho messo anni con le paghette settimanali a recuperare tutti i suoi romanzi!
    Scusa se ti ho scritto un post nel post, ma di King potrebbe parlare per ore XD
    Non vedo l'ora della prossima "puntata".

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    1. Ma io adoro i commenti lunghi e articolati, Lo, sul serio!! *__* Sai che anche a me toccava fare la raccolta delle paghette settimanali per poter andare poi, verso la fine del mese, a comprare una copia di uno qualsiasi dei libri del Re nel supermercato sotto casa mia? XD Il primo è stato "Misery", credo... e dopo quello, ho comprato "Incubi e deliri": leggevo un racconto al giorno, non di più, anche se morivo dalla voglia, perché ero assolutamente intenzionata a farmelo durare il più a lungo possibile hi hi hi! :D Certamente sì, "Shinig" è da recuperare al più presto: tanto più che l'uscita di "Doctor Sleep" ormai incombe! :P So che King non ha mai amato molto il film di Kubrick, al punto da detestarlo... a me ovviamente è piaciuto moltissimo, l'avrò riguardato una mezza dozzina di volte: quindi ora sono davvero curiosa di confrontarmi con l'originale! ;D

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  5. Devo davvero sbrigarmi a leggere qualcos'altro di Stephen King! Mi sono fermata a Cell! Carrie sarà il prossimo libro che intendo leggere di King! Visto che faranno il film :) E poi mi leggerò tutti gli altri! Cujo e L'ombra dello scorpione mi incuriosiscono troppo!
    C'è da dire che Stephen King è un genio assurdo! Ma da dove gli arriverà l'ispirazione? *-* Ha idee originalissime!

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    1. Ottima idea cominciare da "Carrie", anch'io consiglio sempre di partire da lì, per riscoprire/scoprire per la prima volta il talento geniale del Re! ;) Assolutamente, l'originalità delle sue idee alle volte è talmente assurda da rasentare la pura follia, secondo me :P... ed è l'unico autore che conosca in grado di presentarti anche le situazioni più quotidiane e apparentemente banali sotto una luce che le fa sembrare improvvisamente avvincentissime e a volte addirittura "epiche"! Un genio assoluto, per davvero! *___*

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