martedì 6 agosto 2013

Recensione: "Codex Gilgamesh"




Titolo: Codex Gilgamesh
Autore: Uberto Ceretoli
Serie: //
Disponibile: in italiano, pubblicato dalla Dunwich Edizioni!
Trama: "Uruk, 1890. Eudora, Cacciatrice di Sua Maestà la Regina Vittoria, è incaricata di catturare il barone Victor von Frankenstein, accusato di furti e necrofilia e fuggito da Londra su una nave volante progettata da Leonardo da Vinci. Eudora ha una sola certezza: il dottore vuole riportare in vita l'Esercito degli Immortali di Gilgamesh e lei è l'unica che può fermarlo."
Ambientazione:
la storia si snoda attraverso una pittoresca Europa "alternativa", in cui l'Inghilterra dell'età vittoriana, assieme ad altre nazioni, ha conosciuto una decisa e precoce accelerazione dello sviluppo industriale. Il vapore si è affermato come fonte d'energia privilegiata; macchine volanti e futuristici congegni a più ruote si rincorrono per le strade chiazzate dalla fuliggine, sotto cieli perennemente anneriti dai fumi delle ciminiere. La tecnologia sta per oltrepassare limiti mai neppure considerati e i redivivi personaggi che hanno fatto la storia stanno per tornare, in un'eclettica quanto potenzialmente pericola fusione fra antico e moderno, spiritualità e tecnologia, progresso e tradizione...
Personaggi principali:
- Eudora: cacciatrice al servizio di Sua Maestà la Regina Vittoria, implacabile e combattiva giovane donna alla ricerca di vendetta per la morte del suo compagno. Scontrosa e piena di risorse (la maggior parte delle quali, hanno a che fare con le sue tette! XD), Eudora crede fermamente nel proprio codice etico e nutre un religioso rispetto nei confronti dei suoi doveri verso la patria e il governo inglese.
- Kentigern Gordon: uno smidollato giovane rampollo scozzese, vessato dai compagni di scuola e tiranneggiato dal padre, al quale spetta qualsiasi decisione inerente la vita del figlio. Kentigern sogna di diventare un archeologo e di poter così acquisire le competenze necessarie a dimostrare le sue improbabili teorie scientifiche; ma il padre lo costringe a studiare invece ingegneria, indirizzandolo apparentemente verso un diverso tipo di avvenire...
- Victor Frankenstein: il perfetto prototipo dello scienziato pazzo, un affascinante connubio fra ponderato razionalismo e delirante ego megalomane. Il barone ginevrino è capace di resuscitare i morti, controlla un vasto impero economico e possiede influenti agganci fra le alte sfere... ma la cosa, per qualche motivo, non pare bastargli: pur di realizzare il suo obiettivo primario, vale a dire spedire Dio in vacanza permanente e rimpiazzarlo in prima persona, il barone è disposto a tutto...
- William Loftus: anziano archeologo ed eminente studioso, amico di Eudora e collaboratore del British Museum. Ossessionato dai suoi scavi e dall'ambizione di raggiungere nuovi traguardi accademici, organizza una pericolosa spedizione presso le rovine dell'antichissima città dissepolta di Uruk.
- Cleopatra: rediviva Regina d'Egitto, amante di Frankenstein e collaboratrice del dottore. Sogna di poter tornare, un giorno, da padrona in patria, e di poter essere cullata nuovamente dalle dolci acque del Nilo, nella sua bella barca dalle vele rosse...
- Leonardo da Vinci: redivivo e meditabondo genio fiorentino (è probabile che ne abbiate sentito parlare a vostra volta...! XD) , resuscitato dal barone allo scopo di aiutarlo nella sua missione.
- Jack/Jumpin'Jack: molestatore e sadico stupratore dalla doppia personalità, un sarcastico collaboratore di Frankenstein dalla mille risorse. Si vanta di avere un codice morale, e giustifica la propria natura violenta e dissociata rievocando la propria infanzia difficile.
Le mie opinioni:
Bene, bene, bene...
Questa si accinge a essere una delle recensioni più "complicate" che mi sia capitato di scrivere da quando l'intera avventura del "Laumes'Journey" è iniziata: cercare di illustrarvi le sensazioni provate durante la lettura di "Codex Gilgamesh" non sarà semplice, ma giuro che mi impegnerò al massimo e farò del mio meglio!
Bisognerà che io parta da una premessa necessaria: lo steampunk di Uberto Ceretoli, la prima pubblicazione della neonata e promettente casa editrice Dunwich, è un libro che avrei potuto facilmente adorare - poiché vanta dalla sua una trama interessante e originale, piena di azione e adrenalina; numerose sequenze di puro intrattenimento elaborate secondo uno schema che si potrebbe quasi definire "cinematografico", in termini di spettacolarità e di impatto "visivo"; un intreccio elaborato e maturo, un'ambientazione super-curata e - dulcis in fundo - la seria professionalità di un autore entusiasta e davvero preparatissimo!
Ma... c'è un "ma", naturalmente, e, in questo caso, purtroppo è anche uno di quelli belli grossi: "Codex Gilgamesh" è, molto evidentemente, un libro scritto da un uomo, pensato per un pubblico di soli maschietti,  in cui i personaggi femminili  (compresa la tanto decantata protagonista, l'apparentemente energica e combattiva Eudora, cacciatrice al servizio di Sua Maestà) non sono altro che bamboline sexy dalla personalità vacua, proiezioni neanche-poi-tanto-velate di trite fantasie maschili, automi in corsetto di pelle aderente senza anima né volto (cuore men che meno), mere curve installate su corpi statuari della proporzioni perfette.
Ma procediamo con ordine, perché vi assicuro che, sotto tantissimi punti di vista, "Codex Gilgamesh" ha rappresentato per me una lettura interessante e coinvolgente, sinceramente degna di nota all'interno del panorama offerto dalla nostra produzione di libri fantasy e sci fi, soprattutto considerando quanto sia difficile riuscire a procurarsi un solido steampunk italiano degno di questo nome.
Il punto di forza del libro di Ceretoli, secondo me, è per l'appunto rappresentato dall'ambientazione: da una caleidoscopica Londra vittoriana e "alternativa", condizionata da uno smisurato progresso industriale e da un fervore creativo senza precedenti, si passa all'antica e suggestiva città sepolta di Uruk, in una girandola di invenzioni e sorprese sempre più stupefacenti.
I congegni ideati da Ceretoli - dall'aviotreno al monociclo, passando per il dissipatore in grado di rendere invisibile una persona - sono sbalorditivi e descritti con un'impareggiabile abbondanza di particolari.
Altro grande pregio, la cura meticolosa che l'autore ha impiegato nella ricostruzione di ambienti e di capi di vestiario storicamente attendibili, e contemporaneamente abbastanza "eccentrici" e colorati da colpire prepotentemente l'immaginazione del lettore. Tutti questi elementi, uniti all'indiscussa abilità stilistica dell'autore, hanno fatto sì che l'atmosfera del libro irradiasse tecnologia e mistero, stupore e magia, scatenando suspance e curiosità vorace allo scoccare del cambio di ogni pagina.
Peccato però che per me l'effetto sia stato, almeno parzialmente, guastato in molti punti dalle implicazioni della delicata questione cui accennavo poco fa... perché, amici, è inutile stare a menare il can per l'aia: alcune parti e caratteristiche di "Codex Gilgamesh" mi hanno profondamente deluso, e in parte anche amareggiato, purtroppo è inutile negarlo.
Voglio dire, Eudora è probabilmente uno dei personaggi femminili più sgradevoli e meno caratterizzati di cui mi sia mai capitato di leggere, in assoluto. Calcolando che l'azione ruota in larga parte intorno alla sua fantastica, slanciata, superdotata e maggiorata figura di bonazza (e se pensate che stia calcando la mano io su questi aspetti della nostra giovane eroina, provate a leggere il libro, così poi ne riparliamo! XD), potrete facilmente immaginare le conseguenze dal punto di vista narrativo.
Eudora è praticamente la negazione ambulante di ciò che cinquant'anni di femminismo militante hanno cercato disperatamente di far recepire, e cioè che una donna non è un oggetto, biologicamente incapace di provare sentimenti e formulare pensieri complessi svincolati dal suo apparato riproduttivo e dal desiderio di compiacere il partner a livello sessuale.
Il lato peggiore della faccenda, forse, è che Eudora cerca disperatamente di spacciarsi, agli occhi del lettore, come donna indipendente, moderna e forte. Quando gli aggettivi giusti per definirla sarebbero in realtà violenta, irrazionale, isterica, scorbutica, vogliosa e brillante quanto un pezzo di carta igienica rimasta appiccicata al tacco della scarpa. Sostiene di provare disprezzo per il proprio sesso (in realtà, Eudora è una che prova disprezzo per un mucchio di cose/persone...) , dal momento che le donne sono tutte, ai suoi occhi (posto sempre che riesca a vederle, certo: tenete conto che non credo si sia degnata di rivolgere la parola a nessuna donna per l'intera lunghezza del romanzo, fosse pure solo per dire "portami il cappotto" a una cameriera di passaggio...) smorfiose senza valore, capaci di pensare solo ai vestiti, alla moda e a come far cadere nel sacco i pover'uomini.
Per questo quando si veste, Eudora, fa sempre bene in modo, capite, di lasciare scoperti almeno venti centimetri strategici di pelle abbondanti, e il suo primo riflesso è sempre quello, guarda caso, di ricorrere alla seduzione e al flirt, quando si tratta di carpire preziose informazioni o di aggirare qualche ostacolo... è perché lei è fatta di tutt'altra pasta, ma certo! XD
E, naturalmente, sarà anche esperta di arti marziali e di combattimento corpo a corpo, sarà anche un'abile tiratrice e una schermidora provetta... ma tutti i suoi scontri, ragazzi, finiscono nello stesso modo, in barba agli anni di addestramento e ai tutti i "bla bla" del mondo: vale a dire con qualcuno che la spoglia e le monta sopra, la palpa, la bacia, la stupra oppure cerca disperatamente di farlo, fosse pure a costo di crepare.
Vogliamo parlare degli altri personaggi femminili?
Bé, c'è Cleopatra, tanto per cominciare... la regina più passionale e tragica della storia, guest-star d'eccezione in "Codex Gilgamseh", nel ruolo de... una conturbante ninfomane esperta nell'arte dell'inganno, che si illude di detenere un potere che in realtà, di fatto, appartiene interamente al suo uomo.
E Brenda... la tenera, dolce ragazzina che accetta di riprendersi il fidanzato (tutta felice ed entusiasta, anche!), dopo che lui l'ha tradita con un'altra, una donna a cui aveva chiesto di fuggire insieme verso il tramonto, prima che lei gli servisse il due di picche... Anche lei, ragazzi, che bella impressione di forza morale e fierezza mi ha fatto! XD
Sapete, invece, chi ho apprezzato tanto?
Helen Ridgway, la moglie rediviva dell'archeologo rapito. Una figura tragica, intrigante, la cui vicenda personale, assieme a quella dell'innamoratissimo e sventurato marito William, mi ha incuriosito tantissimo... al punto che avrei decisamente voluto saperne di più!
Anche se il mio personaggio preferito, in assoluto, del romanzo è di sicuro il grande dottor Victor Frankenstein: nella caratterizzazione di questo affascinante scienziato pazzo dai modi suadenti e dall'ego smisurato, Ceretoli è stato infatti, a mio avviso, un autentico maestro, si deve ammettere; abile creatore di un villain ambiguo e tentatore!
Anche il sadico e psicopatico Jumpin'Jack, del resto, mi è parso un grandissimo personaggio... l'ho odiato con tutto il cuore, al punto che l'avrei strozzato con le mie stesse mani, potendo XD, da quanto l'ho trovato realistico, malato, e malignamente crudele!
In ultima analisi... una lettura interessante, dotata di una trama curiosa e in larga parte avvincente, oltre che di una solida e affascinante ambientazione; un testo curatissimo e meticolosamente preparato, degno, a livello estetico- formale, di una grande casa editrice. Ma segnato da una scarsissima propensione all'introspezione psicologica, anche inferiore a quella stabilita dai canoni medi a cui la narrativa di genere ci ha nel tempo abituati; con tutte le conseguenze del caso, e con tutti i limiti di fruibilità che tale mancanza effettivamente comporta.

Giudizio personale: 6.3/10

PS: Dico grazie, dal profondo del cuore, a Mauro Saracino e alla Dunwich Edizioni per avermi permesso di leggere "Codex Gilgamesh"! :)

8 commenti:

  1. aspettavo la tua recensione!!!! beh hai fatto 1 bel lavoro: molto dettagliata e come tuo solito hai descritto i xsonaggi (cosa che io adoro), un punto in + :)

    posso aggiungere 1 cosa? consiglierei questo libro a chi ha letto troppi libri della bradley (che sono super femministi XD)

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    1. Un ottimo modo per "compensare", hai ragione! :D Da un "estremo" all'altro, in pratica, hi hi hi! ;D

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  2. Ce l'ho sul kindle e gli ho dato un'occhiata, ma le mie aspettative si sono ridimensionate a "un fulmine forcuto squarciò il cielo d'ebano" (primo paragrafo).
    Sarà una lettura dolorosa.

    Cmq la protagonista femminile che è meglio delle altre perchè le altre sono vuote bamboline, e poi si comporta come una vuota bambolina (ma va tutto bene perchè Lei è diversa) non mi sembra una novità: è da Twilight che propongono queste "eroine" che spiccano solo svilendo l'intero genere femminile :/

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    1. Madò, ed ecco un'altra brutta "moda" lanciata da "Twilight", allora! :/ Nel caso della Meyer, oltretutto, la cosa è ancora più grave: uno direbbe che svilire il proprio genere e fare di tutta un'erba un fascio in quella maniera è pressappoco l'equivalente di darsi la zappa sui piedi, e invece.. che tristezza!!

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  3. Risposte
    1. Sì sì, lo è, te lo confermo: ho letto di moooooolto peggio, Mik!! ;D

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  4. Sappi che ti sto amando, leggendo su internet iniziavo a pensare di aver letto un libro diverso da quello che recensivano. Ho comprato il libro prima di leggere le recensioni ,ahimè ,e giuro che gli avrei voluto dare fuoco non appena presentano la "tormentata" Eudora.Una bella ambientazione, non c'è che dire, ma il resto un vero e proprio patema d'animo, in cui passi tutto il tempo ad immaginare i mille ed uno modi per uccidere l'odiosa ed inutile protagonista.

    Il che è un vero peccato perché il libro sarebbe potuto essere molto interessanteç_ç

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    1. Perdona il ritardo nella risposta, mi era completamente sfuggito il tuo commento! :( eh sì, anch'io ho notato un bel pò di differenze, fra la mia recensione e gran parte di quelle che circolano in rete. Concordo con te sul fatto che, date le premesse, forse non mancavano le basi per riuscire a fare mooooolto meglio, specialmente per quanto concerne i personaggi. Purtroppo, se si toglie l'elemento sorpresa scatenato dall'ambientazione, davvero mi sembra che resti un pò poco..

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