"Le storie sono sbagliate.
Io non sono chi dicono loro.
Sono Persefone,
e la mia storia deve cominciare con la verità,
o con quanto di più vicino a essa io possa raccontare."
Autrice: Sarah Diemer
Serie: //
Disponibile: in inglese!
Trama:
"Tremila anni fa, un dio ha raccontato una bugia.
Adesso, soltanto una dea può dire la verità.
Persefone ha tutto quello che una figlia di Zeus potrebbe desiderare - eccetto la libertà.
Vive sulla terra verde insieme a sua madre, Demetra, crescendo sotto l'occhio vigile degli dei e delle dee del Monte Olimpo.
Ma quando Persefone incontra l'enigmatica Ade, sperimenta qualcosa di nuovo: la possibilità di scegliere.
Zeus chiama Ade "signore" dei morti a mo' di scherzo. In verità, Ade è la dea degli Inferi, e per niente amica di Zeus.
Offre a Persefone un rifugio nella sua terra dei morti, così la giovane dea potrà scampare al suo destino sull'Olimpo.
Ma Persefone trova più della sola libertà negli Inferi.
Trova l'amore, e se stessa."
Ambientazione:
gran parte della storia si svolge negli Inferi, un mondo oscuro e nascosto in profondità sotto la terra, ai tempi in cui le nostre montagne erano ancora giovani e gli antichi dei della mitologia greca si aggiravano nella leggendaria Foresta degli Immortali. Cavernoso e misterioso, l'Aldilà offre eterno rifugio alle anime dei trapassati; la dea Ade, unico tizzone di luce, speranza e compassione nelle insondabili vastità del Regno sotterraneo, regna sui Campi Elisi, sullo Stige, sul Villaggio dei Morti e su qualsiasi altra cosa si trovi lungo le due sponde dello Stige, il fiume dell'eterno Oblio...
Personaggi principali:
- Persefone: figlia di Demetra e di Zeus, avvenente esponente di una nuova generazione di divinità, dai poteri e dalle potenzialità per lo più ancora ignote. Cresciuta lontano dagli intrighi e dalle crudeltà dell'Olimpo, ha trascorso l'adolescenza nella Foresta degli Immortali, a esplorare il regno silvano di sua madre e a giocare con le ninfe (ehm... con una di loro, in particolare! XD)
Ingenua, immatura e innocente, Persefone condivide l'anima semplice ed esuberante che accomuna tutte le creature viventi; ma un grosso cambiamento si profila per lei all'orizzonte, e sarà uno di quelli in grado di stravolgere completamente il mondo che credeva di conoscere...
- Ade: regina degli Inferi, una delle divinità anziane dell'antico pantheon, antagonista di vecchia data del malvagio Zeus. Regale, compassionevole e d'indole più che nobile, regna sugli Inferi cercando di portare alle anime tormentate tutto il conforto e la luce che può; ma il re dell'Olimpo ha diffuso più di una calunnia sul suo conto, e nel regno umano non c'è una sola anima disposta a fidarsi di lei o a bisbigliare fosse pure anche solo una minuscola preghiera su un altare a lei dedicato....
- Pallade: anima errante degli Inferi, "braccio destro" di Ade e sua fidatissima confidente ed amica. Impulsiva e sbarazzina, nasconde una tragica storia nel suo passato, e si porta dentro il ricordo di un amore che ha, letteralmente, decretato la sua condanna a morte...
- Zeus: vizioso e spietato re dell'Olimpo, dissoluto e disposto a qualsiasi mezzo pur di assecondare i propri capricci. Lussurioso e violento, regna sugli dei e sugli uomini con pugno di ferro; e la folgorante luminosità che emana altro non è se un riflesso della propria personalità focosa e bestiale...
- Demetra: graziosa dea della terra, protettrice delle selve e delle messi, madre di Persefone. Di indole buona, ma debole, è completamente succube dei capricci di Zeus, e lo asseconda praticamente in tutto, spinta dalla paura e dal ricordo di qualcosa che le accadde molto, molto tempo fa...
- Caronte: ambiguo e inquietante traghettatore di anime, una massa vorticante di energia in perenne movimento, in grado di assimilare dentro di se' gli organi che le anime dei defunti propongono di offrirgli in pegno, nel caso in cui non dispongano della tradizionale moneta da donargli in cambio dei suoi servigi. Eccentrico e sornione, spaventa Persefone fin nel midollo ed è, a mio personale modo di vedere, completamente pazzo XD...
- Hermes: dio dei ladri, patrono dei viaggi e dei trasporti, nonché divertente fratellastro di Persefone. Ironico e sibillino, svolge in pratica lo stesso ruolo che lo Stregatto svolse per Alice: la introduce nel regno di Ade, la incoraggia a farsi delle domande e a scegliere la sua strada, e si fa messaggero, in diverse circostanze, di sinistri e oscuri avvertimenti relativi a una terribile minaccia incombente...
Le mie opinioni:
Quanta strada bisogna fare, a volte, per riuscire a trovare la propria casa?
Quanto lontano, o, come nel caso di Persefone, quanto in profondità XD, siamo chiamati ad andare, pur di trovare un posto da chiamare nostro, una famiglia, un futuro?
"The Dark Wife", dal mio personale punto di vista, è stato il libro che non mi aspettavo: ho cominciato a leggerlo perché l'idea del retelling "tematico" mi ispirava (un sacco!!), e perché ho adorato così tanto "Ash" (il retelling della fiaba di Cenerentola firmato da Malinda Lo, ndr! XD) da avvertire una piccola fitta di malinconia ogni volta che ne intravedevo di sfuggita la copertina, e poi perché... bé, perché ero curiosa, nonostante tutto, di scoprire che cosa l'autrice avesse escogitato, dove sarebbe andata a parare con questa sua personalissima rielaborazione del mito greco di Ade e Persefone.
A dire la verità, non mi aspettavo poi tanto.
Di sicuro non avevo previsto che mi sarei così follemente innamorata delle due protagoniste, né che avrei ritrovato così tanti frammenti sparpagliati di me nella narratrice/eroina riluttante Persefone, o che la dolcezza zuccherosa di alcune scene mi avrebbe rubato il cuore e commosso e sciolto fin nel midollo (anziché, come già avevo temuto per metà , tediarmi a morte e provocarmi un brutto accesso di carie ai denti! :P).
E invece, e invece... Chi l'avrebbe mai detto?! XD
La Diemer si è rivelata un'autrice molto più in gamba di quanto avessi preventivato, abile, sensibilissima e concentrata; "The Dark Wife" è chiaramente un paranormal romance, e come tale si può dire che il racconto, in se', non avrebbe alcun senso se non fosse per la presenza della love story fra Ade e Persefone, e questo è certo... ma ho apprezzato tanto il fatto che, oltre alla storia d'amore, la Diemer abbia voluto introdurre altri temi importanti, quali ad esempio la volontà di auto-affermazione e l'esplorazione delle proprie potenzialità, e un'ambientazione curata e squisitamente "dark" che è riuscita a conferire un tocco di autentico sapore romantico e fiabesco persino al luogo che dovrebbe essere per definizione più "prosaico" e desolato di tutti: l'Inferno.
In quanto alla caratterizzazione dei personaggi, bisogna dire che, per una volta, credo che a fare la vera "parte del leone" sia la stessa protagonista: la giovane, innocente e dolce Persefone... che, da parte sua,avrà anche il titolo di divinità immortale ma, ragazzi, se non si comporta tale e quale a una diciassettenne in subbuglio e inesperta alle prese con il suo vero, eterno e irrinunciabile amore! XD
Persefone incarna precisamente quel genere di eroina che io prediligo (probabilmente perché mi ci rivedo alla grande!), vale a dire quel tipo di predestinata eccentrica, ingenua e un po' naif a cui, in linea di massima generale, non importa assolutamente un'acca della gloria, della politica e delle sorti dell'epica lotta fra il Bene e il Male nel senso più tolkeniano del termine XD, e questo non tanto (o almeno, non solo) per egoismo o senso di congenita inferiorità nei confronti del resto del globo, ma semplicemente perché, come afferma la stessa protagonista in un passaggio del romanzo che mi ha colpito particolarmente, lei è una figlia della terra... concreta, guidata dall'istinto, assetata di libertà. Non soffre di un'indole particolarmente complicata, non le interessano grandezza e onore e i plausi del grande pubblico: per lei non conta niente possedere o apparire, lei vuole semplicemente essere.
Vivere, e assaporare fino in fondo ogni singolo respiro.
Solo che - manco a dirlo - quando non sei tu ad andare in cerca di guai, è il Male in persona che viene a bussare alla tua porta, a stanarti dal tuo santuario personale di felicità e amore, e a gettarti in faccia la sfida più grande: diventa ciò che sei, e proteggi ciò che hai caro, se ci riesci.
La primissima reazione di Persefone di fronte a questi ostacoli - a qualsiasi ostacolo, in realtà - è di mettersi a piangere come un vitellino. Ma davvero, un sacco, senza ritegno e senza pudore! XD
Perché Persefone, in realtà, è una gran frignona (simile a me, non c'è dire, anche in questo! :P) e ha paura, per sua stessa ammissione, praticamente di qualsiasi cosa; gli esseri umani le sono poco cari (almeno fino a quando non trapassano...) e gli dei dell'Olimpo, a buon ragione, li detesta di tutto cuore, per la maggior parte... per cui, se solo le fosse data una possibilità di scelta degna di questo nome, credo che cederebbe più che volentieri il ruolo di salvatrice del creato a qualcun altro, gli augurerebbe buona fortuna con un sorriso sulle labbra, sventolerebbe un fazzoletto in segno di incoraggiamento e se ritornerebbe a casa a giocare con il suo magnifico cucciolo a tre teste, Cerbero, il più caro regalo di benvenuto della sua bella! XD
Solo che tutti, prima o poi, volenti o nolenti, dobbiamo fare la nostra parte; essere onesti, forti e coraggiosi per il bene delle persone che amiamo; e mantenere le nostre promesse, sempre e comunque, non tanto perché sia giusto a priori o particolarmente valoroso fare così: semplicemente perché questo è l'unico modo per mantenere le cose in piedi, per resistere e andare avanti quando ogni cosa comincia ad andare storta e la terra a franarti sotto ai piedi...
Mi è piaciuta soprattutto per via di questa sua spaesata, fragile, onesta, potente e vitale umanità, Persefone; e mentre Ade rappresenta la saggezza e la temperanza (ogni volta che non c'è Persefone nei paraggi, immagino si potrebbe dire: perché altrimenti niente, si sdilinquisce e basta, quasi avesse pure lei 17 anni, invece che svariate migliaia di migliaia di millenni sulle spalle! XD), la nostra protagonista rappresenta un'evoluzione e un cambiamento, una crescita graduale e costante, il passaggio da un' amena ed egocentrica fase adolescenziale alle consapevoli e tormentose profondità dell'età adulta.
Fra i difetti del libro più evidenti da segnalare, invece, mi sento senz'altro di citare un mancato approfondimento dei personaggi maschili; se escludiamo Caronte, sono presenti solo il malvagio e ripugnante Zeus e poi Hermes, una figura senz'altro positiva e interessante, ma a cui viene concesso pochissimo spazio!
Inoltre, per quanto il finale mi sia piaciuto (e tanto!), non si può negare che alcuni nodi siano stati sciolti in maniera secondo me alquanto frettolosa.
Incantevole, invece, l'epilogo, un imprevisto tocco di "urban" proiettato nel futuro XD, che ti fa davvero desiderare di non avere ancora voltato l'ultima pagina, di avere ancora almeno un altro pezzettino di storia da leggere, per trattenerti ancora un po' negli Inferi con Ade e Persefone e i loro amici...
Insomma, un'autrice, questa Sarah Diemer, il cui nome non sfigurerebbe affatto, secondo me, se accostato a quello di altre sue talentuose, più illustri colleghe: Libba Bray, Laini Taylor, A.G. Howard....
Solo che, naturalmente (e per fortuna, perché se ne sentiva davvero il bisogno!), Sarah ha scelto di raccontare e raccontarsi in modo sincero e candido; forse il grande pubblico internazionale tirerà avanti senza mai neanche accorgersi della sua esistenza, attirata da altri titoli di maggior richiamo, dalla copertina più accattivante e dalla trama più "collaudata", ma, per quanto mi riguarda, mi ricorderò di lei, della sua storia e delle sue due straordinarie, indipendenti, magnifiche eroine... me ne ricorderò e cercherò altri suoi libri, e, poco ma sicuro, non penserò mai più al mito del rapimento di Persefone nello stesso modo! ;D
Giudizio personale: 9.2/10
:)
Wow, la storia m'intriga moltissimo! :)
RispondiEliminaIo ho finito Il cuore selvatico del ginepro e cercherò di postare la recensione in anteprima: secondo me, ti piacerebbe. Poi, leggerlo mentre fuori pioveva, è stato perfetto. A tratti, è inquietante e alcune atmosfere ricordano quelle di "La Madre" ;)
Davvero?! Avevo dato un'occhiata alla trama, se non sbaglio proprio grazie al tuo blog, qualche giorno fa, e in effetti, fra tutte le uscite del mese, mi sembrava decisamente la più intrigante... più tardi passo a leggere la recensione, allora! ;D Grazie, Mik! ^^
EliminaAvevo visto questo libro su Goodreads, ma non ne avevo mai letto la trama. Sembra un'idea originale, però non riesco a capire come mai abbia cambiato sesso solo ad Ade! Sarebbe stato divertente scoprire altre divinità di genere opposto. E mi spiace che non ci sia Atena tra i personaggi - in fondo, se c'è Pallade...
RispondiEliminaInsomma, non mi convince del tutto. Però dalla tua recensione si percepisce quanto ti sia piaciuto, quindi me ne ricorderò - anche perché amo la mitologia greca e le rivisitazioni offrono spesso degli spunti interessanti.
Atena c'è, in realtà: ha un grande rilievo proprio in relazione alla storia del personaggio di Pallade, però ai fini della storia di Ade e Persefone compare poco, e ha molta poca importanza, purtroppo! :( In realtà, Ade non è la sola divinità ad aver "cambiato di sesso" XD: in pratica c'è Zeus che, per puro spirito di cattiveria goliardica, e per amore della confusione, si diverte un sacco a mettere in testa ai mortali delle strambe idee sui generi degli dei... per esempio, anche Cupido, nella versione della Diemer, è una dea, non un dio! ^^
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