sabato 3 agosto 2013

Recensione: "A Field in England" (film)




Titolo originale: A Field in England
Regia: Ben Wheatley
Interpreti: Michael Smiley, Reece Shearsmith, Julian Barratt, Peter Ferdinando
Anno: 2013

"Mentre fugge dalle conseguenze di una battaglia della Guerra Civile inglese, un nervoso Realista ed ex assistente di un anziano alchimista si ritrova in compagnia di tre reclute dalla mente semplice e dall'indole amichevole, i quali sono più interessati a trovare la più vicina birreria che non a proseguire la battaglia.
Si imbattono però nel prepotente - e armato - O'Nei, che era un tempo a sua volta al servizio dell'alchimista e che ha rubato alcuni dei suoi documenti, costringendo Whitehead a eseguire una divinazione alla ricerca di un tesoro nascosto nei campi."


A volte mi vengono delle idee veramente sceme, c'è poco da fare.
Tipo quella volta che mi alzai dal letto per andare in bagno, nel cuore della notte, e dissi a me stessa: "Naaaa, da qui alla porta saranno dieci passi, avrò mica bisogno degli occhiali?"
La storia si concluse con me chiusa dalla parte sbagliata del gabinetto e la chiave persa chissà dove (e come!) sotto la lavatrice, e i miei che cercavano di scassinare la serratura della stanza bestemmiando come matti alle quattro del mattino, nello sforzo eroico di tirarmi fuori! XD
Oppure quella volta in cui, di ritorno da una passeggiata col mio cane sotto il sole cocente di metà luglio, mandai giù mezzo litro d'acqua fredda di frigorifero senza neanche pensare... e passai la successiva mezz'ora raggomitolata sul divano, in preda a un mal di pancia devastante, a cercare di immaginare le cellule del mio stomaco che si disintegravano in un milione di minuscoli pezzettini! XD
Oppure... bé, l'ultima idea brillante della serie immagino di averla avuta ieri, quando mi è saltato in testa, chissà perché (immagino sia colpa soprattutto della locandina, che trovo stupenda! *__*), di provare a guardare questo film chiamato "A Field in England"!
Tanti siti, in giro su internet, lo classificano come thriller o, addirittura, come horror; a me onestamente non è sembrato né l'uno né l'altro, anche perché mi ci vuole un bello sforzo anche solo per considerarlo come film degno di questo nome.
Forse "grottesco", oppure "surreale" sono gli aggettivi adatti a descrivere meglio l'avventura di questi quattro personaggi, una compagnia di bizzarri fuggitivi attraverso l'insanguinata campagna inglese, nel pieno della guerra civile.
Ciascuno di loro ha un motivo per temere ciò che giace alle loro spalle; il pavido e mite Whitehead, in particolare, ha disatteso alle istruzioni del suo maestro ed è fuggito via, spinto dal panico, invece di portare a termine il pericoloso incarico che quest'ultimo gli aveva richiesto.
Proprio quando il peggio sembra passato, un sedicente stregone di nome O'Neil si staglia sul loro cammino e li costringe a seguirlo, intenzionato a sfruttarli per ottenere un fantomatico tesoro sepolto da qualche parte lì nei campi...
La trama, me ne sto rendendo conto mentre la butto giù, di per sé non è nemmeno poi così male. Solo che non dovete immaginarvi una pellicola come tutte le altre, dotata di un intreccio coerente in grado di dipanarsi in una maniera logicamente comprensibile.
No: "A field in England" è piuttosto, a parer mio, un allucinato e delirante viaggio attraverso l'immaginazione e la psiche della sua sceneggiatrice.
Ben Wheatley, dal canto suo, questo il problema principale, dirige la baracca ostentando un virtuosismo cervellotico e, per quanto mi riguarda, assolutamente privo di sostanza, che mi ha fatto pensare a quei cortometraggi da quattro soldi girati magari da uno studente di cinema ansioso di fare colpo sul suo insegnante preferito: di certo, il regista è stato un asso nel pasticciare con la sceneggiatura (l'intera faccenda delle allucinazioni e dei funghi, per esempio, mi è parsa più complicata da seguire di una formula matematica, e dire che non credo avrebbe dovuto essere un concetto difficile da afferrare...) e a nullificare la bellezza e profondità di alcuni dei dialoghi contenuti nello script, grazie a tutti i suoi esageratissimi trucchetti eclettici e ai suoi giochini visivi.
La scelta del bianco e nero mi parsa in pratica l'unica decisione buona che sia stato in grado di prendere riguardo alla direzione di questo eccentrico e pesantissimo film.
Oltretutto, cosa abbastanza sconcertante, a un certo punto uno dei tizi della storia, morto ammazzato, ritorna in scena come se nulla fosse (o quasi) e riprende ad andarsene a spasso... l'istante successivo tradisce i suoi compagni rivelandone la posizione al nemico, ma che importa? Lo fa così, in un attimo di ispirazione momentanea, non perché abbia deciso di saltare dall'altra parte della barricata; e difatti un minuto dopo eccole di nuovo là, a fare tutto l'amicone insieme ai nostri due malcapitati "eroi"...
Voglio dire... ma boh?!? XD
Ed Wood, quel grandissimo e folle genio, di sicuro ci avrebbe capito qualcosa :P... in quanto a me, nessuna "sospensione dell'incredulità" di questo mondo ha potuto venirmi in aiuto, non quando il film mi annoiava da matti anche a prescindere dalle sue follie, dalle sue inquadrature pseudo-intellettuali da centottanta secondi filati e dai suoi giochetti psichedelici (dannosi per la vista tanto quanto per la pazienza, detto per inciso)!

Ciò premesso, può ben darsi che ad altri spettatori "A Field in Englad" sia sembrato un autentico e genuino capolavoro della settima arte, una sana boccata d'aria fresca nel soffocante oceano delle stereotipate produzioni hollywoodiane.
Non me ne stupirei affatto... forse una persona dotata di più competenza, e di più materia cerebrale di quanta ne sia toccata in sorte a me, sarà stata in grado di leggere fra le righe dei significati importanti in grado di trascendere gli stessi temi trattati dalla pellicola, chi lo sa...
 Può ben darsi!
Per quanto mi riguarda... ho gridato "urrà!" e mi sono inginocchiata a ringraziare le stelle non appena hanno cominciato a scorrere i titoli di coda, e purtroppo non c'è molto altro da dire! :P

Giudizio personale: 2.3/10




6 commenti:

  1. C'ho visto bene. Non mi sono avvicinato nemmeno alla copertina :/

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    1. Eh sì... secondo me, hai avuto un'ottima intuizione, Mik! ;D Quanto vorrei averci visto giusto pure io, sigh! XD

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  2. Guarda Sharknado: dev'essere brutto uguale, ma ne sono così consapevoli che è divertente :P

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    1. Ahaha hai ragione... sarà fatto!! :P Anche perché, non posso proprio perdermi la pioggia degli squali e tutte le facce stralunate di Tara Reid, me ne faccio un punto d'onore!! ;D

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  3. Già non era il mio genere, ora ci girero' alla larga anche se ci dovessi inciampare per caso il giorno che arriverà in tv. Certo lo stile con cui esprimi le tue opinioni è sempre impagabile... Ma avrei voluto esserci quella notte alle 4 quando sei rimasta chiusa in bagno XD

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    1. Ahaha eh sì, si deve ammettere: fu una mattinata abbastanza epica, indimenticabile! :P Comunque sì sì, ribadisco: a me il film non è proprio piaciuto... ho letto un mucchio di pareri estasiati in giro, fra l'altro, ma niente da fare... non mi hanno convinto! ;D

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