sabato 9 agosto 2014
Recensione: "Rosemary's Baby"
Titolo originale: Rosemary's Baby
Autore: Ira Levin
Serie: Rosemary, Vol. 1
Disponibile: è stato pubblicato in Italia dalla Mondadori, ma l'edizione nella nostra lingua risulta attualmente fuori catalogo!
Trama:
"Il diavolo, si mormora, abita a New York, in un bel palazzo del centro. Come spiegare altrimenti gli strani e inquietanti avvenimenti accaduti tra quelle mura? Ma la sinistra fama di quell'edificio vecchio ed elegante non basta a intimorire Rosemary e Guy Woodhouse, una coppia di giovani e innamorati coniugi, che vi si trasferiscono ricchi di sogni e di speranze. Finalmente la carriera di attore di Guy sta decollando, e il futuro sembra riservare solo felicità: per Rosemary è il momento di pensare a un figlio. Ma la notte in cui il bambino viene concepito accadono cose tremende: è l'inizio dell'incubo e i nove mesi di gravidanza saranno un susseguirsi difatti terrificanti. Ma chi è, cos'è davvero quel bambino che Rosemary porta in grembo?"
Le mie opinioni:
Il romanzo di Ira Levin appartiene a quel ristretto fascio di intramontabili classici della narrativa dell'orrore la cui visibilità, molto spesso, finisce per venire eclissata dal successo interplanetario della pellicola che ne viene ispirata.
"Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York" è infatti il titolo del fortunato adattamento cinematografico che Roman Polanski, nel 1968, ha tratto dal libro; un film decisamente bello, inquietante e intrigante, secondo me, che deve molto al talento creativo del suo regista ma anche, non dimentichiamolo, all'estro di Ira Levin e alla sua brillante capacità di sviluppare un intreccio apparentemente banale, autenticamente geniale.
Lo scrittore riesce infatti a confezionare una storia diabolica di stregoneria, turpi evocazioni ultraterrene e fin troppo realistiche sette sataniche facendo semplicemente ricorso a un pizzico di folklore (metropolitano e non), a un suggestivo impianto narrativo dal forte taglio cinematografico/teatrale e a un ristretto manipolo di personaggi: una donna (non particolarmente sveglia! XD) dell'alta borghesia, il suo vanesio marito attore, e i loro eccentrici e deliranti vicini ottuagenari.
Uno squadrone di arzilli e premurosi vecchietti che, per Rosemary, si riveleranno la cosa più vicina all'incarnazione del Male assoluto sulla Terra...
L'atmosfera di paranoia del libro è tesa e incalzante al punto giusto, incentrata com'è sul contrasto creato dal punto di vista dominante dell'ingenua e docile Rosemary, che per troppo tempo continua a non sospettare nulla, e la complicità intrecciata dal lettore con il narratore, la cui voce ironica e pacata suggerisce tanti, inquietanti interrogativi destinati a far aumentare vertiginosamente la partecipazione emotiva.
Il tutto sullo sfondo di una New York da cartolina, deliziosa nei suoi paesaggi invernali e nei suoi scenari più caratteristici, assolutamente terrificante nel suo straniamento e nel senso di bizzarro isolamento sperimentato da Rosemary, che arriva a poco a poco a perdere i contatti con il mondo pur abitando a Manhattan, praticamente il cuore pulsante e il centro nevralgico della nazione americana.
Un inizio piuttosto lento e una prima parte sottotono rispetto al resto del romanzo sono praticamente gli unici difetti che io sia stata in grado di riscontrare nel lavoro di Levin; se amate l'horror, e siete ansiosi di leggere qualcosa di diverso dalle classiche trame incentrate sulle figure sovrannaturali di primo piano tanto care all'universo della letteratura gotica di ogni tempo, luogo e dimensione (licantropi, vampiri, fantasmi e via dicendo...), provate a concedere un'occasione a Ira Levin... state pur certi che non vi deluderà! ;D
Giudizio personale: 8.2/10
Etichette:
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Ma io devo averlo. Mi toccherà accontentarmi dell'ebook :/
RispondiEliminaEh già, Mik... chissà perché la Mondadori non si decide a metterne in cantiere una bella riedizione?! ç____ç Farebbe la gioia di parecchi lettori, secondo me! :D
EliminaDevo riuscire a recuperarlo!Di suo ho da poco finito la donna perfetta e mi è piaciuto tantissimo!
RispondiEliminaOh, è vero: mi ero quasi dimenticata de "La donna perfetta"... dovrò cercare di recuperare anche quello al più presto, mi incuriosisce tantissimo!! *____*
EliminaHo visto sia il film del 68 che la mini serie TV uscita quest' anno e le ho amate entrambe per cui ora non vedo l' ora di leggere il libro!
RispondiEliminaIo devo ancora vedere la serie televisiva, invece, Sole... e, a dire la verità, non sto quasi più nella pelle per la curiosità: speriamo di riuscire a recuperarla al più presto! ;D
Eliminaok. ho visto il film e mi ha terrorizzato. non credo che riuscirò a leggere il libro;)
RispondiEliminaEffettivamente, mi pare di riuscire a capirti piuttosto bene, hi hi hi! ;D
EliminaÈ piaciuto parecchio anche a me, e devo dire che più che la cospirazione satanica ad avermi terrorizzata è stata la manipolazione assoluta di cui Rosemary è vittima °A°
RispondiEliminaLa miniserie non mi ha convinta: rendere i vicini di casa molto più giovani ed ovviamente malvagi imho fa sembrare Rosemary troppo cretina a fidarsi completamente di loro :(
Ricordavo infatti di aver letto una tua recensione molto bella al riguardo, Kate! ^___^ Davvero hanno ringiovanito i vecchietti, nella miniserie? Non lo sapevo.. Proverò a guardarla nei prossimi giorni, se riesco! :D
EliminaChissà perché, molti dei libri di Ira Levin sono fuori catalogo in Italia. Peccato!
RispondiEliminaQuesto mi piacerebbe leggerlo, e non avendo mai visto il film non so nemmeno bene cosa mi aspetti :D
Uh, allora devi almeno assolutamente vedere il film, Cami: è davvero forte, spaventosissimo! :D
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