Recensione: "Predestination" (film)

"Cosa faresti se te lo potessi mettere davanti?

L'uomo che ha rovinato la tua vita?

Se ti garantissi che la faresti franca, lo uccideresti?"

Titolo originale: Predestination
Regia: The Spierig Brothers
Cast: Ethan Hawke, Sarah Snook, Noah Taylor, Elise Jansen, Christopher Kirby
Anno: 2014

"La vita di un Agente Temporale, in grado di spostarsi attraverso le pieghe del tempo.
La sua ultima missione è quella di catturare l'unico criminale che sia riuscito a sfuggirgli attraverso gli anni..."


A volte, l' imprevedibile casualità del fato può farti imbattere in film assolutamente fuori dal comune; piccole pellicole nascoste di cui non avevi mai sentito parlare prima, avvolte da un alone di mistero che lascia presagire poca luce e poca fama, e tuttavia in grado di centrare perfettamente nell'obiettivo di lasciarti un segno indelebile.
Mi accadde qualche tempo fa con "Confessions", lo splendido thriller giapponese di Tetsuya Nakashima, e mi è successo di nuovo adesso, con la fortunata visione di questo "Predestination".

Il nuovo film che vede coinvolto l'attore Ethan Hawke è un singolare sci-fi incentrato sul concetto dei viaggi nel tempo e sulle complicazioni portate da una serie di assurdi paradossi temporali.
Basato sul racconto "Tutti i miei fantasmi" ("All you zombies...") del celebre autore di fantascienza americano Robert Heinlein, "Predestination" è in grado di presentarsi, nello stesso tempo, come un film profondamente complesso, dai dialoghi serrati e i significati sfuggenti, e una pellicola dannatamente avvincente, in grado di cogliere il pubblico completamente alla sprovvista, e forse persino, a un certo punto, di lasciarlo completamente a bocca aperta.

La prima parte del film, secondo me, appare forse, nel complesso, un po' più debole rispetto agli ultimi quaranta o quarantacinque minuti.
C'è da dire però che il lungo racconto dell'odissea di Jane (interpretata da un'ottima, versatile e convincente Sarah Snook, attrice che vedremo fra l'altro tornare presto sui nostri schermi nei panni della protagonista  dell'atteso horror "Jessabelle") svolge egregiamente la sua funzione introduttiva, e riesce a "riscaldare" benissimo gli animi e l'atmosfera in attesa che i primi, sottili indizi rivelatori in grado di portare alla soluzione del grande mistero alla base della storia ci vengano forniti.
Come si collegano, fra di loro, una ragazza dall'indole solitaria e dal cuore spezzato, un tremendo bomber destinato a scagliare la città di New York nel panico e nel caos svariati decenni dopo, e uno sveglio barista dallo scantinato pieno di segreti?
Puoi solo continuare a seguire il film per scoprirlo, a occhi sbarrati, chiedendoti ripetutamente verso quali imprevedibili risposte riuscirà a portarti la sceneggiatura.

Ci tengo inoltre a sottolineare che, in questo film, il talento e la nuova direzione artistica intrapresa da questa sorta di "seconda opportunità di carriera" che Ethan Hawke sta vivendo, si manifestano in tutta la loro magistrale positività e potenza.
E' chiaro che, per essere uno che Hollywood aveva lasciato cadere nel dimenticatoio fino a solo una manciata di anni fa, Hawke è un attore che ha più volte dimostrato di avere ancora numerose frecce al suo arco, e tantissimo da dare al mondo del cinema, sia d'autore che di massa.

Cos'altro potrei aggiungere, a questo punto, senza rischiare di svelarvi troppo e rovinarvi il gusto di seguire in prima persona il lento dipanarsi della trama che si svolge a poco a poco?
Poco, forse pochissimo...
Ma se amate la fantascienza, le storie che narrano di tormentati anti-eroi dal viso segnato dalle rughe, e di allucinanti salti temporali in grado di mandare completamente in tilt il vostro sistema nervoso, allora, mi raccomando...
Non fatevi scappare "Predestination", ragazzi: nel suo genere, questo è (e probabilmente resterà) un film assolutamente unico, ricco di spunti, di suggestioni e di fascino! ;D

Giudizio personale: 8.0/10