venerdì 6 marzo 2015

Mini-recensioni: "Il mio vicino Totoro" + "The Social Network" (film)


- Il mio vicino Totoro



"Le sorelline Satsuke e Mei (11 anni la prima, 4 la seconda) si trasferiscono insieme al padre in una nuova casa, in campagna, in attesa che la madre venga dimessa dal vicino ospedale. Nei campi attorno alla nuova dimora, le due bambine scopriranno un mondo popolato da creature fantastiche, che i grandi non riescono a vedere: i nerini del buio, gli spiritelli della fuliggine e Totoro, lo spirito buono della foresta, che porta pioggia e vento e che è una sorta di incrocio tra un orso e un grosso gatto."




In questo periodo sto cercando di completare la visione della filmografia di Hayao Miyazaki, dal momento che il grande maestro dell' animazione giapponese è indubbiamente uno dei miei registi preferiti di sempre.
Il blu-ray della scorsa settimana mi ha introdotto, per la precisione, nel mondo della sfrenata immaginazione che avvolge di magia le vite delle due sorelline Mei e Satzuke,  le piccole protagoniste del tenerissimo "Il mio vicino Totoro".
Un film delicato, ricco di calore, e (apparentemente) molto, molto semplice, che narra dell'infanzia e delle sue mille, apparentemente insormontabili difficoltà, attraverso l'inconfondibile sensibilità e il genio visionario di un sommo artista quale Miyazaki ha ormai più volte confermato di essere.
"Il mio vicino Totoro", insomma, mi ha emozionato e meravigliato, regalandomi un'ora e mezzo di squisito viaggio sulle ali della fantasia più innocente, pura e colorata di tutte... quella dei bambini, in grado di trasformare il più bislacco, eccentrico e stravagante "gattone" del mondo nel migliore amico che chiunque di noi potrebbe mai desiderare!
Se non lo avete ancora visto... mi raccomando, correte a rimediare!
Gli estimatori de "La città incantata", "Il castello errante di Hawl" e "Principessa Mononoke" non potranno restarne delusi... e poi, non dimentichiamo che, se è stato proprio Totoro a diventare l'emblema del prestigioso Studio Ghibli, un motivo dovrà pur esserci! :D

Giudizio personale: 8.0/10


- The Social Network




"In una sera d’autunno del 2003, lo studente di Harvard Mark Zuckerberg, un genio dell’informatica, siede al suo computer e inizia con passione a lavorare ad una nuova idea. Passando con furore tra blog e linguaggi di programmazione, quello che prende vita nella sua stanza diventerà ben presto una rete sociale globale che rivoluzionerà la comunicazione. In soli sei anni e con 500 milioni di amici, Mark Zuckerberg è il più giovane miliardario della storia ... ma per lui il successo porterà anche complicazioni sia personali, sia legali."





Mi sono sempre chiesta il perché del film "The Social Network", fin dai tempi della sua uscita in sala.
Voglio dire, con tutto il rispetto che posso (o non posso, quanto a questo...) avere per la gran parte delle persone coinvolte nella vicenda della creazione del "prodigioso" facebook, semplicemente non riuscivo a capire come qualcuno potesse considerare la storia di un tizio che crea un sito e diventa ricco un soggetto cinematografico particolarmente interessante.
La volete sapere una cosa buffa?
Continuo a restare della stessa identica opinione anche dopo aver visto il pluripremiato film di David Fincher, a essere del tutto sinceri.
"The Social Network", più che «un toccante specchio della società dei nostri tempi» (come parte della critica ufficiale si è tanto sforzata di presentarlo), a me è sembrato un film furbetto, che fa del cinismo e dell'eleganza formale i suoi più grandi crediti, e che non reca in sé alcun significato o contenuto veramente rilevante. O almeno, nessuno che non risulti di una banalità disarmante.
Il fatto che Fincher sia capace di fare il proprio mestiere, e si confermi in grado di reggere le fila di questa fumosa e inconsistente trama con un tocco autoriale di particolare leggiadria, purtroppo non è comunque riuscito a distogliere la mia attenzione dal fatto che, a mio personalissimo modo di vedere, l'odissea personale del genio informatico Mark Zuckerberg non aveva/ha poi tutto questo granché di potenzialità cinematografiche da offrire.
Jesse Eisenberg è bravino nel ruolo del protagonista, certo, e anche il direttore della fotografia e gli altri membri del cast hanno fatto la loro parte.
Il migliore per me, comunque, a questo punto rimane Justin Timberlake (e sappiatelo... buttar giù queste precise parole per me equivale a incassare un duro colpo! XD),dal momento che il suo complesso e sfaccettato personaggio, se non altro, è servito a ridestare la mia attenzione nei momenti di eccelso tedio altrimenti forniti dalla pellicola.

Giudizio personale: 4.0/10


6 commenti:

  1. "Il mio vicino Totoro" spero di riuscire a vederlo presto, perché gli altri film di Miyazaki che ho visto sono dei capolavori *-*

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    1. E' un regista meraviglioso! *____*
      L'unico film di Miyazaki che proprio non sono riuscita ad apprezzare, a dire il vero, è "Porco Rosso": magari più avanti proverò a rivedere anche quello però, chissà che non riesca a rivalutarlo! XD

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  2. Totoro l'ho fatto vedere alla bimba a cui faccio da babysitter (tre anni da compiere il prossimo mese) e si è innamorata perdutamente: ha voluto vederlo due volte di fila, e poi voleva sia Totoro che il Gattobus XD
    Certo che a vederlo non sembra sia un film del 1988 *^*

    Beh, The Social Network ai tempi mi era piaciucchiato abbastanza ^-^

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    1. Infatti sono rimasta a bocca aperta, quando ho letto la data del film: è davvero un cartone senza tempo, ci credo che la bimba si è divertita tantissimo nel guardarlo! <3 E quel gattobus... wow, semplicemente spettacolare! *____*
      "The Social Network" mi ha lasciato sbalordita nel senso diametralmente opposto, invece: nel senso che mi aspettavo un gran bel film, e sono rimasta malissimo... probabilmente avevo semplicemente delle aspettative un po' gonfiate! XD

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  3. Concordo sul primo, non sul secondo, che secondo me è un perfetto giocattolini filmico :)

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    1. A me ha dato molto l'aria di essere "tutto fumo e niente arrosto", Michele! :P
      Del resto, ti confesso che anche parecchi altri film di Fincher mi hanno dato la medesima impressione... tolto l'immenso "Fight Club", si intende! :D

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