martedì 8 settembre 2015
Recensione: "Ex Machina" (film)
Titolo: Ex Machina
Regia: Alex Garland
Cast: Alicia Vikander, Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Sonoya Mizuno, Elina Alminas
Anno: 2015
"Il film racconta di un programmatore miliardario che coinvolge un suo giovane impiegato nel testing della sua ultima invenzione: un robot-donna dotato di un’avanzatissima intelligenza artificiale. Il ragazzo dovrà trascorrere una settimana in compagnia dell’androide in un’isolata villa di proprietà del suo datore di lavoro. Il film esplora i grandi temi della consapevolezza, delle emozioni, della sensualità, della verità e della menzogna."
"Ex Machina" è un film di fantascienza scritto e diretto da Alex Garland, alias lo sceneggiatore di alcuni bellissimi film di Danny Boyle, quali "Sunshine" e "28 giorni dopo".
A livello di trama il film è un po' particolare, nel senso che le premesse fanno un po' pensare a un fantastico giro hi-tech attraverso l'avanzatissima Industria delle Meraviglie, in perfetto stile "Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato".
Ciò che il protagonista Caleb (Domhnall Gleeson, il Bill Weasley della saga di Harry Potter) si ritrova invece a sperimentare è un viaggio molto più cupo, intimo e ambiguo; una tortuosa traversata che metterà a dura prova il suo senso della morale e dell'etica, e che cambierà per sempre la sua idea di definizione circa cosa è umano e cosa non lo è.
I due personaggi più interessanti del film, secondo me, sono lo scienziato Nathan (Oscar Isaac), un multimiliardario e alcolizzato genio della tecnologia a cui sembra mancare ben più di una singola rotella, e l'Intelligenza Artificiale Ava (Alicia Vikander), il cui viso solenne ed espressivo basta e avanza a giustificare gli angoscianti tormenti interiori a cui il protagonista viene a poco a poco sottoposto.
Sebbene anche la schiva e silenziosa Kyoko (interpretata da Sonoya Mizuno) riesca a mio avviso a catturare la completa attenzione dello spettatore.
"Ex Machina", bisogna dirlo, è un film che non concede moltissimo spazio ai dialoghi.
Garland preferisce piuttosto comunicare con il suo pubblico attraverso la scena, i colori (o l'assenza di essi), la musica, le ambientazioni e la fisicità degli attori.
Le conversazioni fra Nathan e Caleb, tuttavia, sono indimenticabili, così pure commoventi e notevoli risultano alcuni dei colloqui che il giovane programmatore intrattiene con la dolce/intraprendente Ava.
"Ex Machina" non è un blockbuster hollywoodiano, tenete presente (nel bene o nel male... e sospetto che, in questo caso, sia soprattutto un bene!), e le poche scene d'azione presenti sono concentrate negli ultimi venti minuti.
Il taglio riflessivo, intelligente e filosofico della sceneggiatura risulta comunque abbastanza brillante da tenere avvinta l'attenzione dello spettatore per l'intera durata del film, secondo me; soprattutto considerando il fatto che non si riesce mai a capire esattamente cosa aspettarsi, e che il finale giunge come una specie di bizzarro fulmine a ciel sereno...
Lo consiglio senz'altro a tutti gli appassionati di film di fantascienza, insomma - anche se mi ha fatto pensare, curiosamente, più a "La pelle che abito" di Almodovar che non a "Io, Robot" o "A.I. - Intelligenza artificiale" - ma anche ai neofiti del genere: "Ex Machina" è infatti un film originale, bizzarro, intelligente e anticonvenzionale.
Come tale, a mio avviso, merita di essere guardato! ;D
Giudizio personale: 7.8/10
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anche a me è piaciuto molto, si presta a numerose interpretazioni mettendo sul piatto un sacco di questioni: filosfiche,umane, di sessualità e perchè no anche religiose, dispiace che molti non l'abbiano apprezzato perchè secondo me a livello di contenuti non è certo da prendere sotto gamba.
RispondiEliminaInfatti, sono perfettamente d'accordo con te.
EliminaAvevo aspettative più che discrete per questo film, e fortunatamente non sono stata deluse: non posso proprio lamentarmi, insomma, è stata una delle visioni più interessanti che questo 2015 mi abbia regalato sinora! ;D
Mi intriga moltissimo, spero di riuscire a vederlo prima o poi ^-^
RispondiEliminaNon puoi perderlo, Aenor; è un film molto, molto interessante! ^____^
EliminaUh, La pelle che abito mi aveva impressionato un mondo.
RispondiEliminaQuesto, di quelli pensati da Garland, è quello che mi ha convinto di meno.
Bello, interessantissimo, ma un po' prevedibile.
Grande Oscar Isaac, bellissima la Vikander - che sicuramente, con The Danish Girl, il prossimo anno vedremo anche in lizza per gli Oscar. ;)
"The Danish Girl" è uno di quei film che si possono solo aspettare con l'acquolina in bocca e il cuore gonfio di speranza! *___*
EliminaFra i film sceneggiati da Garland, devo assolutamente recuperare "Non lasciarmi"! :P
Sembra davvero interessante! "La pelle che abito" per quanto stranissimo mi è piaciuto molto quindi lo guarderò molto presto ;)
RispondiEliminaC'è un qualcosa, nelle atmosfere di questo film, nel suo rimuginare sui concetti di femminilità, umanità e compassione, che mi ha riportato alla mente proprio quel film di Almodovar. Piacque molto anche a me, a proposito! ;)
Eliminai film di fantascienza non li sopporto proprio...
RispondiEliminama tu mi hai dato qualche buona ragione per farlo..
Non è un film di fantascienza nel senso "classico" del termine: è originale, interessante, filosofico, e si apre a parecchi spunti di riflessione... penso che si rivolga a un tipo di pubblico un po' diverso, rispetto agli appassionati di sci-fi vera e propria! ;)
EliminaFinalmente qualcuno che la pensa come me! Pensare che sono andata al cinema con degli amici e sono stata l'unica a trovarlo meritevole e davvero meraviglioso... riflessivo, intelligente... E onestamente l'utilizzo dei colori in questa pellicola mi ha ucciso, così freddi e distanti, giusto per ricordarti di cosa parla davvero il film anche quando stai per lasciarti andare al romanticismo... Una pellicola che ho trovato brillantemente crudele, così come la realtà. E tu ne hai fatto una recensione bellissima!
RispondiEliminaGrazie mille, Mel, sei gentilissima! ^____^
EliminaCondivido tutto ciò che hai scritto: Garland ha firmato un film di fantascienza "diverso", autenticamente originale e coinvolgente, che si può leggere e interpretare su diversi livelli, oltre a essere esteticamente impressionante. Lo riguarderei volentieri anche adesso! ;)
Non sono una grande amante della fantascienza, ma questo Ex Machina ha qualcosa di intrigante :D
RispondiEliminaLo devi recuperare assolutamente, Arya: ha delle atmosfere surreali, a metà strada fra il thriller, l'horror e il genere drammatico, che secondo me riuscirebbero a conquistarti! :D
EliminaTalmente brillante da riuscire a tenerti avvinto nonostante la mancanza di azione o di rocamboleschi effetti speciali, i due ingredienti più gettonati all'interno del genere fantascientifico! ;)
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