domenica 11 ottobre 2015
Recensione: "Knock Knock" (film)
Titolo: Knock Knock
Regia: Eli Roth
Cast: Keanu Reeves, Lorenza Izzo, Ana de Armas, Aaron Burns, Colleen Camp
Anno: 2015
"La storia del film è quella di un uomo che pare aver avuto tutto dalla vita: ha una moglie bella e affermata, due bei figli, una casa meravigliosa che ha progettato lui stesso. Rimasto da solo proprio il giorno della Festa del Papà, questo protagonista interpretato da Reeves sente bussare alla porta e si ritrova davanti due giovani e avvenenti donne che trasformeranno la sua vita da sogno in un incubo a occhi aperti."
Dal regista, sceneggiatore e produttore di film horror Eli Roth sai di poterti aspettare un po' di tutto.
Una cosa però è certa: i tre invariabili ingredienti fondamentali delle sue opere sono sempre violenza, droga e sesso.
"Knock Knock" non fa eccezione - anche se devo ammettere che, per una volta, il giovane beniamino di Quentin Tarantino sembra aver dosato queste componenti di base secondo una prescrizione un po' più attenta e moderata del solito.
A farla da padrone nel film che vede il quarantenne Keanu Reeves alle prese con due strane, ma affascinanti, sconosciute è infatti la componente psicologica, il conflitto di personalità, piuttosto che l'effetto splatter o le solite scene di violenza gratuita.
L'obiettivo di "Knock Knock" è infatti diverso: intrattenere con ironia, giocando molto sull'idea del ribaltamento dei ruoli e dei cliché di genere, e magari spingere anche lo spettatore a farsi una domanda o due su certi spinosi argomenti, durante la visione.
Sono premesse ambiziose, e la loro potenzialità esplosiva viene secondo me vanificata in parte da una sceneggiatura che non posso definire altro che "imperfetta"... ma non del tutto
Non del tutto, per fortuna.
"Knock Knock", diciamocelo chiaramente, è un film che rischia di deludere i fan dell' Eli Roth che abbiamo imparato a conoscere.
Il suo strano senso dell'umorismo (una via di mezzo fra il goliardico e l'infantile...) fa sì che a tratti la storia assuma dei ritmi da commedia, anche se grottesca. Ma a onor del vero questo non è un risvolto che mi sento di disapprovare - non quando l'intento del film resta per tutto il tempo così lucido e così chiaro.
Non spaventare, disgustare o semplicemente scioccare, quanto piuttosto demolire, smascherare, rivelare.
Tutte le prerogative di cui un buon thriller psicologico dovrebbe farsi portavoce.
Keanu Reeves, dal canto suo, se la cava bene nei panni dello sfortunato Evan, ma a essere perfette per i ruoli scritti da Roth sono soprattutto Lorenza Izzo (nel ruolo di Genesis) e Ana de Armas (nei panni di Bel), secondo me.
La loro sintonia sul set ha qualcosa di miracoloso. Riescono a passare da conturbanti a squilibrate nell'arco della medesima scena, in perfetta sincronia, e la prima scena della colazione, in quell'allegra cucina assolata insieme al cagnolino Monkey, la mattina dopo il "fattaccio", rappresenta in pratica l'immagine ideale da stampare sul retro di un volantino che si propone di dare al protagonista il benvenuto all'inferno.
O per lo meno al più vicino manicomio criminale.
C'è anche qualcosa che non funziona in questo film, beninteso.
Il personaggio di Louis (Aaron Burns), per dirne una. Voglio dire, a che diavolo serve?
La sua comparsa vale per lo più a ricordarci che Roth si proponeva di dirigere un horror (anche se atipico), e che quindi certe idiozie non possono proprio esserci risparmiate. Rappresentano quasi un dovere imposto.
Alcune battute deliranti risultano sciocche o esasperanti, piuttosto che esilaranti.
Anche se devo ammettere che perfino le scritte oscene che imbrattano i muri di Evan, a un certo punto, arrivano a rivestire un certo valore psicologico; la dicono più lunga, sul conto di Genesis e Bel, di quanto dieci pagine di dialogo sarebbero mai riuscite a fare.
Penso che "Knock Knock" sia, in definitiva, un film molto, molto insolito.
Non sono in grado di prevedere come verrà accolto dal grande pubblico, ma mi aspetto un certo grado di stupore. Persino di disapprovazione, o forse di semplice delusione.
Dal canto mio, penso che mi rallegrerò al pensiero di aver trovato un Roth in una forma così smagliante, così carica di desiderio di rinnovamento, di voglia di crescere e maturare. Di puntare a un pubblico che abbia più dei canonici diciassette anni.
Quando vedrete il film, insomma, non mancate di tornare qui a farmi sapere le vostre impressioni... sono più che mai curiosa di confrontarmi con altri appassionati del genere perché, nel bene o nel male, devo confessare una cosa, ragazzi: "Knock Knock" è un film che è riuscito a spiazzarmi! :D
Giudizio personale: 6.5/10
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M'ispira moltissimo! Aspetto i sottotitoli.
RispondiEliminaL'home invasion l'ho sempre trovato un sottogenere divertentissimo, boh. :-D
Poi con queste due bellissime tipe - bello anche lui, diciamolo: l'uomo che non ha età - ci sarà di che vedere!
Anche a me l'home invasion diverte abbastanza, ci sono alcuni film davvero carini, tipo "You're next", per esempio! :D
EliminaSì, è verissimo, Reeves è "invecchiato" benissimo, moooolto meglio di tanti altri. Le due protagoniste femminili, poi, sono fantastiche, un po' sotto tutti i punti di vista... guardalo, guardalo, che aspetto le tue impressioni! ;D
Visto, e concordo in tutto e per tutto. Ne parlerò a breve, nel postone dedicato a Halloween. Visto anche The Final Girls: geniale!
Eliminavisto ieri, praticamente è lo stesso voto che darei io, mi ci sono divertito nonostante i numerosi difetti... :-)
RispondiEliminaOh, sì, i difetti non mancano di certo... eppure, a suo modo è uno spasso, pieno di ironia e di trovate talmente demenziali da sconfinare nella genialità pura! ;D
Eliminaquindi è già reperibile?
RispondiEliminaPenso in inglese, Beatrix.
EliminaSu Pelis24, ad esempio, che io consulto sempre, c'è in lingua coi sottotitoli in spagnolo. Arriverà anche da noi. ;)
ok grazie!
EliminaConfermo: da un paio di giorni è disponibile in lingua originale (anche con i sottotitoli in inglese), di sicuro a giorni lo vedremo anche sottotitolato in italiano! ;D
EliminaL'elemento "comicità" è fortissimo, ma, fortunatamente, è quasi tutto volontario, secondo me. Spero che ti divertirà come ha fatto con me! ;D
RispondiEliminaConcordo con te. Mi è piaciuto e tra poco che scriverò. Io non amo molto Eli Roth, tra l'altro, ma questa volta mi è sembrato molto originale. A presto:)
RispondiEliminaOriginale, sì, credo che tu abbia trovato proprio la parola giusta! ;D
EliminaNeanch'io sono una grandissima fan di Eli Roth (ha diretto bei film, ma anche autentiche schifezze, secondo me..), ma in questo caso, approvo in pieno la scelta del progetto! ^____^
orrendo pure trash ,diretto male e per nulla psicologico e girato male con un ritmo idiota,cosa c'entra poi il personaggio di luis ? cagata pazzesca
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA me ha solo che innervosito. Ho desiderato uccidere le ragazze fin dall'inizio e volevo solo che smettessero di ridere come cretine.
RispondiEliminaCapisco il gioco psicologico, l'inversione dei ruoli e l'originalità del film, ma non posso certo dire che mi sia piaciuto guardarlo.
Magari era quello l'obbiettivo del regista, ma ripeto che non ho desiderato altro che vederle soffrire quelle due...