"The Whispers" è una serie tv andata in onda nell'arco di quest'anno.
Composta da tredici episodi, è stato reso noto che non avrà una seconda stagione, annuncio che ha scatenato in me un'autentica bolgia di sentimenti contrastanti.
Se da una parte, infatti, non posso affermare di essere rimasta sorpresa nè delusa dalla cancellazione, dall'altra mi vedo anche costretta ad ammettere che quello sciocco e inconcludente finale meritava se non altro di essere spiegato, e quindi approfondito, un pò meglio.
Ho covato simili sentimenti ambivalenti nei confronti di "The Whispers" fin dalla primissima puntata, a dire il vero.
Il punto, secondo me, è che l'idea di base è buona e che Lily Rabe è un'ottima attrice, ma senza il supporto di una valida sceneggiatura il mistery in salsa sci-fi prodotto da Steven Spielberg si è trasformato in breve in un polpettone privo di sapore e colore, infarcito di pacchiane incongruenze e di personaggi stereotipati, ai quali affezionarsi risulta poco meno che impossibile.
I ragazzini contattati dall'amichetto immaginario Drill sono effettivamente terrificanti, un pò da tutti i possibili punti di vista (in grado di amplificare alla perfezione quel sottile brivido di terrore che ti percorre la spina dorsale ogni volta che ti soffermi a pensare che anche tu potresti ritrovarti ad avere uno di quegli innocenti pargoletti riccioluti a scorrazzarti per casa, un giorno).
Un critico americano, qualche mese fa, ha affermato che lo show vanta "una considerevole galleria di bambinetti inquietanti", e su questo punto, in particolare, mi trovate perfettamente d'accordo.
E il soggetto iniziale recava davvero in sè le tracce di un'ottimo potenziale, secondo me, al punto che i primi due o tre episodi non sembrano poi così malaccio: un'oscura entità sovrannaturale entra in contatto con una manciata di bambini prescelti e li persuade, bisbigliando loro all'orecchio, a compiere azioni imperdonabili; cose molto, molto cattive, alla faccia degli adulti boccaloni e protettivi che chiocciano loro costantemente attorno.
Il lato "psycho" dell'infanzia, per così dire, che si manifesta in "The Whispers" in tutta la sua gloriosa e minacciosa potenza, è stato reso molto bene, di questo devo senz'altro rendere atto.
Cosa non ha funzionato, dunque, a mio umile avviso?
Oltre alla già citata sceneggiatura, per cui la serie è piena di imbecilli che muoiono a casaccio o si salvano per grazia divina, nonchè di astuti agenti governativi che piazzano trappole di cui sarebbe orgoglioso Willie il Coyote, azzarderei che un pò più di cuore, un pò più di originalità creativa, avrebbero senz'altro giovato a "The Whispers".
Non starò neppure qui a seccarvi più di tanto per sottolineare come Barry Sloane farebbe meglio a ricordare di avere attraversato la Manica da un pezzo, e che continuare a declamare la lista della spesa con tutta l'enfasi shakesperiana che gli viene così naturale non lo renderà un attore migliore a prescindere.
La verità è che "The Whispers" risente, secondo me, di quel particolare difetto che quasi tutte le serie tv trasmesse in Italia dalla Fox stanno cominciando a manifestare: anzichè sforzarsi di raccontare una storia, di portare sullo schermo dei personaggi vagamente assimilabili a dei veri esseri umani, dotati di pensieri e sentimenti, i produttori ricercano a tutti gli effetti il colpaccio, la svolta plateale, anche se forzata; il gusto melodrammatico di mostrarci queste famigliole fatte con lo stampino, che dopo aver espiato (?!) in dieci battute di monologo intenso con i lacrimoni agli occhi, i propri madornali errori coniugali, cercano a tutti i costi di continuare a esaltare quei classici valori farlocchi in stile Mulino Bianco.
Se la serie avesse quantomeno mantenuto alti i livelli di divertimento e adrenalina, avrei sorvolato.
Dal momento che anche da quel punto di vista la qualità mi è parsa altalenante, non posso invece che terminare commentando: mah!
Adoro Lily Rabe da quando l'ho incontrata in American Horror Story la prima volta, "The whispers" invece non mi è piaciuto per niente: una storia abbastanza banale con uno svolgimento piatto, nonostante i bambini inquietanti non mi ha regalato nessun brivido quindi non sono poi così dispiaciuta di sapere che non andrà avanti!
RispondiEliminaConcordo in pieno!
EliminaL'unica cosa che dispiace è sapere che il finale resterà in sospeso: non sapremo mai perché le cose che abbiamo visto sono accadute, e questo è un peccato! ç____ç
Non era un capolavoro, ma alla fine - pur con tutti i suoi difetti - l'ho vista tutta.
RispondiEliminaLa cancellazione mi è dispiaciuta quei 30 secondi necessari a leggere la notizia, più che altro perchè nel corso degli anni è stata rinnovata roba ben peggiore.
Anch'io l'ho finita quasi volentieri (oddio, più che altro per guardarla insieme a mia madre, che l'ha adorata! XD).
EliminaSi poteva fare meglio, ma soprattutto... si poteva provvedere a girare un finale un po' più esaustivo, perché,stando così le cose, non sapremo mai i come e i perché di tutta la storia! :(
Comunque quando dici che negli anni è stata rinnovata roba moolto peggiore, sono pienamente d'accordo! ;D