Recensione: "Small Spaces", di Katherine Arden

Disponibile in inglese

“Dopo aver sofferto una tragica perdita, l’undicenne Ollie riesce a trovare conforto soltanto nei libri. Ma l’incontro con una donna apparentemente folle in riva al fiume, e con un misterioso volume legato alla sinistra leggenda dell’ “uomo sorridente”, la coinvolgerà in una pericolosa storia di fantasmi…”

“Small Spaces” è un romanzo horror per bambini scritto dall'autrice americana Katherine Arden. Se questo nome vi suona familiare, probabilmente è perché vi ho parlato di lei alcuni mesi fa, in occasione della recensione dei suoi due bellissimi retelling in salsa storico/fiabesca “The Bear And The Nightingale” e “The Girl In The Tower”.

“Small Spaces” è un libro profondamente diverso dalla “Winternight Trilogy”. Personalmente l'ho trovato delizioso, la perfetta lettura “brividosa” autunnale da divorare tutta d'un fiato, magari sorseggiando una bella tazza di cioccolata calda... Ma vi avverto: il lettore ideale di questo romanzo non supera i 12, 13 anni d'età.
Da un certo punto di vista, leggere “Small Spaces” mi ha permesso di tornare indietro con la mente ai tempi delle scuole medie, vale a dire ai giorni (niente affatto spensierati) in cui mi consideravo un'avida consumatrice della collana “Piccoli Brividi”.
A differenza di Stine, però, la Arden non scrive tanto per cercare di intrattenere e divertire un largo e variegato gruppo di lettori, quanto perché ha effettivamente qualcosa da comunicare (e tutto il talento necessario a riuscirci); ed ecco spiegato perché potrete aspettarvi di trovare, all'interno di questo suo nuovo libro, un cast di personaggi molto più interessante, oltre a una serie di tematiche importanti e a una qualità stilistica decisamente maggiore.

Il romanzo della Arden si svolge, in un certo senso, “a cavallo” fra i generi horror e fantasy, e questo è stato senz'altro un altro aspetto che mi è piaciuto molto. Provate a pensare a questo libro come a una sorta di "Labyrinth'' dei giorni nostri, se ci riuscite, combinato a qualche elemento in stile “Spiderwick: le Cronache”, e con un piacevole tocco di “I Kill Giants” nel mezzo.
Se la Disney, la Dreamworks, o qualsiasi altra compagnia esistente sulla faccia del pianeta decidesse mai di acquistarne i diritti e realizzarne un adattamento cinematografico, state pur sicuri che ne verrebbe fuori un film d'animazione assolutamente imperdibile!

Mi auguro di cuore che “Small Spaces” esca presto in traduzione anche da noi, insomma, perché sarebbe un peccato costringere i bimbi italiani a perdersi una piccola perla del genere. La Arden è davvero brava, a prescindere dal tipo di pubblico cui decida di indirizzarsi, e questo libro ne rappresenta secondo me la dimostrazione inconfutabile…

In estrema sintesi: Un avventuroso e divertentissimo romanzo horror per giovanissimi lettori. Consigliato a tutti i fan della Arden o, più in generale, a chiunque abbia saputo coltivare, nel tempo, un sano rapporto di complicità con il proprio “io” infantile...