Be. Kind.

Buongiorno a tutti!
Come state? :)

Non oso nemmeno controllare la data del mio ultimo post, per cercare di appurare quanto tempo sono stata via stavolta...
La verità è che ho avuto dei problemi (leggi: una grossa, terrificante, debilitante ricaduta nel DOC - il disturbo ossessivo-compulsivo, di cui soffro patologicamente da almeno 15 anni a questa parte...), e purtroppo, in quel frangente, ho finito con il perdere di vista alcune cose.
Compreso questo mio piccolo angolino virtuale, che ha sempre rappresentato un po' il mio porto nella tempesta.

Soprattutto dal momento che gran parte del web (grazie all'ascesa di quegli stra-maledettissimi social network) ultimamente non sembra capace di fare altro che infiammare gli animi (per tutti i motivi sbagliati, quando ci sarebbero ben altri argomenti di cui discutere...), mostrare le zanne, rotolarsi nella melma, grugnire e lanciare fango addosso a qualsiasi essere umano si dimostri in grado di portare avanti un discorso in maniera corretta e intelligente.

Vi confesso che, per un po', ho preso seriamente in considerazione l'idea di chiudere bottega e ritirarmi da questi lidi: come amano rammentarci un po' tutti, in fondo ormai il concetto di blog personale sta definitivamente tramontando... ammesso poi che non l'abbia già fatto. Poi però mi sono venute in mente due cose, vai a sapere bene perché; la prima è una citazione dallo splendido libro di Claire North "The Sudden Appearance of Hope":

“The internet gave us all the power of speech, and what did we discover? That victory goes to he who shouts the loudest, and that reason does not sell.” 

La seconda, invece, è farina del sacco del Dodicesimo Dottore, alias Peter Capaldi:

E...
Be', magari non potrò essere sicura di tutto ciò che il "Laumes'Journey" ha rappresentato per me in questi anni. Si è indubbiamente trattato di un'avventura divertente, avvincente ed emozionante in compagnia di tanti altri lettori fantastici (grazie, a proposito! :)), che mi hanno insegnato molto e si sono premurati di condividere con me le loro opinioni e tantissimi consigli di lettura.
Cos'altro, vi chiederete voi?
C'è una cosa che so per certo, ed è questa: almeno qui, fra queste piccole pagine perdute nell'immensa ragnatela del cyber-spazio, le parole d'ordine sono sempre rimaste più o meno le stesse: Gentilezza. Pacatezza. Rispetto.

Non so voi, ma in pochissimi altri posti al di fuori della nostra piccola "blogsfera" collettiva sono stata in grado di appellarmi a questi tre semplici concetti.
La gente, ormai, tende a dare in rete il peggio di sé... E alcuni cosiddetti "nerd", da questo punto di vista, sono riusciti a rivelarsi addirittura peggio di tanti altri: fra haters sciovinisti e zelanti cacciatrici di streghe travestite da paladine della giustizia, sembra proprio che non ci sia più spazio qui per dei comunissimi mortali dotati di buon senso e amore per i libri/film/fumetti/tutto-quello-che-volete...
Oppure sì?
Francamente, è quello che ho intenzione di provare a scoprire nel corso delle prossime settimane...

Senza contare il fatto che, sinora, scrivere qualcosina sul blog mi ha sempre aiutato a tenere a bada "la bestia nera", a incanalare il mio inesauribile eccesso di energie in una direzione che non sembri inevitabilmente destinata a condurmi all'auto-distruzione, a riorganizzare il caos che inizia a premere ai margini estremi della mia mente in determinate occasioni...
Perciò sì,sono tornata. Di nuovo.
Finché sarò in grado di rialzarmi - o finché non interverrà qualche causa di forza maggiore - immagino proprio che ritornerò sempre.

Perché la verità è che perfino io avverto il bisogno di provare, nel mio piccolo, a lanciare la mia voce nella corrente... Anche se non sono capace di gridare.
Anche se mi rifiuto di gridare - perché quello che voglio, che ho sempre voluto - è piuttosto condividere, ascoltare, imparare, esprimere, comunicare.

Perché altrimenti - siamo seri...
Se non a cercare una connessione, a cos'altro dovrebbe servire?
L'uso della parola, la nostra mente, il nostro coraggio, la nostra immaginazione?