giovedì 9 gennaio 2020

Recensione: "Sorcerer to the Crown" di Zen Cho

scuola di magia - guerre napoleoniche - fantasy umoristico

Sorcerer Royal, Vol. 1

Potete acquistarlo in inglese QUI


"Sull'orlo della disperazione, Zacharias Wythe, schiavo liberato, mago di prima classe e Stregone Reale a capo dei Filosofi Innaturali - una delle più rispettate istituzioni della Gran Bretagna - decide di avventurarsi lungo il confine di Fairyland per scoprire le ragioni che hanno portato a una brusca diminuzione delle riserve d'energia magica in Inghilterra.
Ma quando le sue avventure lo portano a incrociare il sentiero di una compagna alquanto inusuale, una donna dotata di un potere immenso, e a imbattersi in un tesoro dal valore inestimabile, Zacharias decide di imboccare una strada destinata ad alterare il destino della stregoneria in tutta l'Inghilterra - e forse del mondo intero."


"Sorcerer to the Crown" è un libro fantasy ambientato in una magica Inghilterra alternativa, sullo sfondo delle sanguinose guerre contro Napoleone Bonaparte. Una premessa che forse risulterà familiare ai lettori della saga "Temeraire - Il Drago di Sua Maestà"; anche se, bisogna dirlo, la strada imboccata dall'autrice britannica (sebbene di origini malesiane) Zen Cho differisce totalmente da quella percorsa da Naomi Novik e dai suoi elaborati fantasy in salsa strategico/militaresca.

"Sorcerer to the Crown" potrebbe piuttosto essere classificato come un ironico romanzo "di costume", volto soprattutto alla descrizione e al commento di una società ottocentesca asfissiante e piena di contraddizioni, tic, tabù e fobie condivise.
Una società che in fondo potrebbe anche assomigliare "un po'" alla nostra, nonostante la sua prestigiosa Scuola di Magia e i suoi frequenti, irrequieti e isterici contatti con l'incantato Regno delle Fate.

L'ambientazione del libro di Zen Cho è molto curata e singolare; sinceramente mi stupirebbe scoprire che l'autrice non sia stata fortemente influenzata, durante la creazione dei suoi scenari fantastici, dalle opere dell'immenso Terry Pratchett (in particolare dal classico sempreverde "L'Arte della Magia" e dal resto del Ciclo delle Streghe). La bizzarria dei personaggi secondari (una sorta di "nonsense congenito", che li induce talvolta a sconfinare nel campo della più pura e inconfutabile saggezza...) e l'eccentricità della Corte delle Fate mi hanno infatti ricordato in in più di un'occasione gli straordinari scenari della Saga di Mondo Disco.

Nel complesso, amici e compagni lettori, credo di aver avuto un rapporto abbastanza singolare con le pagine di "Sorcerer to the Crown". Nel senso che l'ho trovato un romanzo piacevole e divertente, e ho indubbiamente apprezzato i dialoghi e la dose abbondante di umorismo sottile, brillante, tipicamente "british", che ne condisce tutti i momenti importanti.
Purtroppo la stessa arguzia, applicata alla costruzione dei due personaggi principali, ha prodotto secondo me dei risultati molto meno brillanti.
Non sono riuscita a legarmi particolarmente a nessuno dei due; anzi, in realtà la protagonista femminile, Miss Prunella Gentleman (un nome che per me è già tutto un programma...), è riuscita a tratti ad irritarmi e ad annoiarmi profondamente, con i suoi continui capricci, i suoi vezzi infantili e le sue ripetute manipolazioni.

La trama (sempre un po' a cavallo fra il serio e il faceto) mi è parsa invece singolare e avvincente, con il suo ricco apparato di intrecci, tradimenti, intrighi e rischiosissimi incidenti internazionali.
È chiaro che le tematiche, in un libro di questo stampo, svolgono a loro volta un ruolo cruciale: la crudele meschinità del pregiudizio, le lotte interminabili per l'emancipazione femminile e il pericolo di lasciarsi andare a una qualsiasi forma di assolutismo rappresentano senz'altro le fondamenta concettuali alla base di "Sorcer to the Crown"... Un libro a suo modo interessante, piacevole, buffo, sarcastico, brillante; un'opera che potrebbe essere facilmente interpretata a seconda delle sue molteplici chiavi di lettura, e che in ultima analisi mi sentirei di consigliare soprattutto ai fan dei romanzi "d'epoca", dei grandi classici filo-vittoriani o della trilogia "A Darker Shade of Magic" di Victoria Schwab.


Giudizio personale:
6.7/10




4 commenti:

  1. Nomini Pratchett, io metto in lista... anche se con riserva visti i difetti che hai sottolineato 😬

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    1. Ho avuto a forte impressione, leggendo, che l'autrice fosse una grande grande fan dell'inimitabile Sir Terry... C'è un personaggio, in particolare, che mi ha ricordato molto Tata Ogg e Nonnina Wheaterwax! *____*
      Poi se lo leggerai mi saprai dire! ;D

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  2. Ciao! Sembra un titolo davvero interessante! Lo voglio segnare.
    Spero che venga tradotto in Italia, i libri fantasy ben scritti non sono mai abbastanza :)
    Di recente ho letto "Il torneo del re del mondo" di Baccalario e la protagonista femminile Calaba è tostissima.
    Te lo straconsiglio ^^
    E' uscito già anche il secondo romanzo della serie.
    Leryn

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    1. Grazie mille per il consiglio, Leryn! ^^
      Prendo nota del titolo di Baccalario, allora: non lo conoscevo (confesso di seguire molto poco il mondo del fantasy italiano...), ma l'idea di una protagonista femminile come si deve mi intriga non poco, devo ammetterlo! *____*

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