"Hemlock Grove": la nuova serie horror firmata Eli Roth

"Una ragazza del liceo viene brutalmente uccisa, accendendo la scintilla per una caccia all'uomo.
Ma in una città in cui chiunque nasconde un segreto, riusciranno a trovare il mostro che si nasconde in mezzo a loro?"



"Hemlock Grove", una nuovissima serie televisiva horror uscita da pochi giorni, vanta fra i suoi produttori esecutivi un nome "famoso": quello di Eli Roth, un regista che si è costruito una solida reputazione fra gli appassionati del genere grazie ad alcune sue pellicole di discreto/notevole successo ("Cabin fever", "Hostel").
La serie, composta da 13 episodi, è stata tratta tratta dall'omonimo romanzo di  Brian McGreevy (impegnato qui nelle vesti di co-sceneggiatore), uscito negli USA nel corso del 2012. Il libro di McGreevy non è mai stato tradotto in Italia e, a dire il vero, non ne avevo mai neanche sentito parlare XD... fino a quando non mi sono imbattuta nel telefilm.

A giudicare dalle primissimi immagine del trailer, vi dirò, non sapevo bene cosa aspettarmi.
Roth, secondo me, è innegabilmente uno che ha del talento, e che mette della sincera passione in quello che fa...
Ma ricordavo "Hostel", con i suoi eccessi, l'insensatezza di certe scelte "vistose" e sgradevoli, la debole concretezza argillosa dei suoi personaggi e della sua trama, pronta a sfaldarsi fra le dita al minimo tocco: lo ricordavo bene, e la paura che questo "Hemlock Grove" potesse rivelarsi un degno successore di quel particolare "trend", di quel genere di horror vacuo e vuoto che io decisamente non prediligo, era quindi tanta e forte... ma la curiosità alla fine ha certamente prevalso (come ero del resto già sicura che sarebbe accaduto! :D) e così ho deciso di cominciare a guardare almeno i primi episodi.
Ho potuto dunque iniziare a fare la conoscenza della pittoresca e (lasciatemelo dire! XD) assai bislacca comunità che popola la piccola cittadina immaginaria di Hemlock Grove, Pennsylvania: un ridente paesino in cui un lupo mannaro dall'aria ingenua convive fianco a fianco con un upir dall'aspetto tormentato, mentre una ragazzina dai boccoli biondi proclama di essere stata ingravidata da un angelo, e una giovane dall'aspetto "mostruoso" lotta costantemente per sottrarsi all'influenza della tirannica (e sovrannaturale?) madre/matrona e cercare di farsi accettare dalla fauna liceale locale.
Ho scoperto in tutti questi personaggi, e anche negli altri, a dire il vero (dall'aspirante scrittrice Christina al misterioso dottor Norman), un potenziale che mi è parso veramente promettente e che mi fa sinceramente sperare in bene per i prossimi episodi della serie: gli attori che prestano loro volto e movenze mi sono sembrati fra l'altro abbastanza credibili ed in gamba, dalla familiare "Fenice", alias Famke Janssen XD, al giovane Bill Skarsgård, figlio d'arte (tenete conto che suo padre di nome fa Stellan!) nei panni dell'upir inconsapevole Roman.
Proprio Roman è il personaggio che, per il momento, è stato in grado di accattivarsi la maggior parte delle mie simpatie; dopo averlo guardato storto e di traverso per l'intera lunghezza del pilot (in cui si comportava per lo più da stramboide e si atteggiava a viscido tenebroso, o così mi era sembrato! XD), devo ammettere di aver cominciato a ricredermi sul suo conto, almeno per adesso: nel corso dei successivi due episodi, infatti, sono emersi sicuramente molti lati "positivi" di questo giovane rampollo dell'alta società, sfumature caratteriali  "collaterali" che di certo non mi aspettavo. Roman, che all'inizio mi sembrava "vuoto", un altro freddo clone frutto dell'educazione elitaria impartitagli dalla gelida madre, è, a suo modo, un ribelle e un combattente, e l'affetto profondo e sincero che nutre nei confronti della sorella e della cugina, il suo istinto protettivo nei loro confronti, contribuiscono senz'altro a riscattarlo (almeno in parte) dalle sue notevoli e vistose carenze affettive. Skarsgård, dal canto suo, è abile a dare l'impressione di aver fatto suo questo complesso personaggio con la massima disinvoltura consentita dal copione; anche se, più che Skarsgård padre, devo dire che mi ha fatto pensare, per tipo di fisionomia, corporatura e modulo recitativo, a un giovane  e dinoccolato Tim Robbins dagli occhi slavati!
Trovo simpatico e azzeccato anche il personaggio del licantropo Peter, del resto; al punto che mi spiacerebbe molto scoprire, andando avanti con gli episodi, che lui o Roman potrebbero davvero essere responsabili degli efferati delitti in atto nei boschi circostanti la sinistra cittadina! :(

Continuo però a non gradire affatto, bisogna dirlo, tutto quell'infarcimento di nudi e scene di sesso squallido; se ce ne sono fosse qualcuna in meno, sarei grata e non mi lamentarei di certo, questo è sicuro! XD

Ma la storia, di per se', si fa intrigante, bisogna dirlo; a Hemlock Grove, nella migliore tradizione dell'horror e del thriller, pare che nessuno sia veramente innocente e, soprattutto, che nessuno sia privo di segreti dai risvolti potenzialmente letali.
Chi (o che cosa) è precisamente Olivia?
Quali sono esattamente i poteri di Roman? Perché sua sorella è nata così tanto "diversa", qual è la sua vera natura?
 E Chasseur, che cosa sa e che cosa sta cercando di ottenere, in realtà?

Impossibile dare una risposta a tutti questi interrogativi, per ora, immagino... bisognerà continuare a seguire la serie per avere la speranza di poter dipanare piano piano l'intera matassa.
Per il momento, l'unica certezza è questa: i mostri, quelli dal selvaggio grugno animalesco e dalle zanne grondanti di sangue, sono tornati in campo a Hemlock Grove... e si può star sicuri che per la brava gente del paese, fra una macabra scoperta e la nota struggente di un lunghissimo ululato, le notti di luna piena non saranno mai più piene di dolci sogni! :P