martedì 25 giugno 2013

Un libro tira l'altro: Special King Edition - Anni 1989/1996



Special King Edition - Anni 1989/1996



Cose preziose (1991)





"Quale evento turba questa volta la pace della tranquilla cittadina americana di Castle Rock? È l'arrivo di Leland Gaunt, un forestiero strano e sfuggente. Quest'individuo ambiguo apre un negozio, Cose Preziose, dove è possibile acquistare pezzi rari, curiosità, autentiche gioie per piccoli collezionisti. Gaunt sembra catturare i desideri più nascosti di ogni cliente, riuscendo a trovare per chiunque ciò che cercava o segretamente sognava da anni."




Un altro classico esempio di romanzo "corale", ambientato nella più tipica e famosa delle cittadine del Maine "maledette" di King: Castle Rock, l'amena dimora di giganteschi San Bernardo rabbiosi, miti insegnanti dalle sorprendenti capacità extra-sensoriali, macchine fotografiche sui generis e... tante, tante altre bizzarrie ancora! :D
In "Cose preziose", assistiamo alle malefatte di un sinistro e azzimato personaggio di nome Leland Gaunt, un uomo misterioso (diavolo tentatore? XD) appena giunto in città. La bottega "speciale" di Gaunt impiega poco a imprimersi nei cuori e nelle menti dei suoi nuovi concittadini, trasformandosi in un invincibile ossessione e diventando in breve tempo il centro focale di una diabolica e machiavellica attività destinata a cambiare il volto di Castle Rock per sempre.
E' un libro che mi è piaciuto, e che mi ha divertito molto; ma che, nello stesso tempo,
non rientra certamente nel novero dei miei preferiti: il villain della storia è fantastico, come sempre, certo, e alcuni dei personaggi di contorno sono discreti; la trama è appassionante e incalzante e la morale di fondo della storia (un'amara riflessione sulla debolezza della natura umana e sulla sua dannata cupidigia) riesce a centrare sicuramente nel segno.
Ma il protagonista, il coraggioso sceriffo Alan Pangborn, non mi ha convinto come avrebbe dovuto, in termini di spessore e approfondimento psicologico; in ultima analisi, forse non mi è stato possibile nemmeno considerarlo una nemesi adeguata per il diabolico Gaunt, personaggio a mio parere assai più complesso, oscuro e riuscito. Né la conclusione e l'epilogo mi hanno sorpreso e coinvolto, emotivamente parlando, più di tanto, del resto: dopotutto, sembra proprio che il Maestro qui avesse selezionato una tesi da dimostrare, del tutto a priori, e i successivi sviluppi della trama non fanno altro che confermare le sue ragioni e argomentazioni, seguendo un copione che, per quanto esuberante e non del tutto privo della consueta vena eccentrica a cui King ci ha negli anni abituato, secondo me alla fine risulta tutt'altro che imprevedibile.
Un libro sicuramente divertente e godibile, ben scritto e portatore di una sana e discreta dose di brividi, dunque; ma tutt'altro che "necessario", e di sicuro non l'opera che consiglierei ad un neofita intenzionato ad accostarsi per la prima volta all'opera del grande Maestro! ;D

Giudizio personale: 7.5/10


Dolores Claiborne (1991)






"Raccontata in prima persona la tormentata vicenda e insieme la confessione di Dolores Claiborne, una donna di fatica del Maine: la misteriosa scomparsa del diabolico marito, le angherie inflittele da una proprietaria terriera senza cuore, le violenze subite dalla giovane figlia e inoltre una sorpresa finale, in puro stile King."







"Dolores Claiborne", secondo me, è un libro moooolto singolare.
Rappresenta il primo atto di quella che, nella mia mente, costituisce una sorta di trilogia ideale, proseguita con "Il gioco di Gerald" e poi, appena un anno più tardi, conclusa dall'altrettanto atipico "Rose Madder".
A legare queste tre opere, la presenza di un'eroina femminile assolutamente sui generis (donne comuni, casalinghe, cameriere, annoiate mogli borghesi che si trasformano loro malgrado in qualcosa d'altro, che riescono a recuperare faticosamente la propria identità e la propria forza  passando attraverso un'ordalia di eventi traumatici...) e il tema, quello, angoscioso e mai abbastanza denunciato,  della violenza fra le mura domestiche.
Dolores è un personaggio che, a me personalmente, è piaciuto moltissimo. Vivace, irriverente, onesta, combattiva, umile eppure nello stesso tempo fiera, indomita al pari di qualsiasi guerriera dalla scintillante armatura... Respira attraverso le pagine come una presenza nello stesso tempo "familiare" e del tutto nuova: questa coraggiosa, umana, soggetta ad errori "donna del popolo", una signora ormai anziana che ha lavorato duro e ha sofferto molto nell'arco della sua vita, e che nasconde nel proprio passato un tragico, oscuro segreto.
Ed è proprio la voce di Dolores, con il suo slang mordace e del tutto privo di qualsiasi freno grammaticale, a guidare noi lettori lungo i tortuosi labirinti della memoria, a ritroso nel tempo e nello spazio... fino a intravedere, incorniciata in controluce e svelata da un unico raggio di consapevolezza spietata, la forma devastante e atroce di un mostro che nulla a che fare con l'irruzione del sovrannaturale in questo mondo...
L'intreccio particolare di "Dolores Claiborne", inoltre, è sicuramente uno dei suoi maggiori punti di forza. La storia in se', non rappresenta nulla di particolarmente originale, forse... ma, nelle mani sapienti e coraggiose del Re, ciascun elemento si trasforma in materiale di prima qualità e si amalgama in modi inaspettati, contribuendo a dar vita ad un romanzo appassionante e coinvolgente.
Una menzione speciale va, infine, al personaggio di Vera, per quanto mi riguarda... un'altra, magistrale creatura del Maestro, una figura a cui secondo me non è stato assolutamente concesso il giusto spazio nell'adattamento cinematografico del libro ("L'ultima eclissi", per la regia di  Taylor Hackford) e che avrebbe meritato senz'altro qualche approfondimento in più! :)

Giudizio personale: 8.3/10


Il gioco di Gerald (1992)




"In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all'ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l'ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando umiliata, lei lo allontana con un calcio, l'uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra votata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un'ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza..."




E' stato il mio libro preferito di King per tanti, tanti anni... ancora adesso, lo considero come uno dei suoi thriller psicologici più riusciti, inquietanti e sottovalutati.
Oltre al ritratto di una straordinaria (anti-)eroina, il Maestro ci propone in questo romanzo una situazione claustrofobica da incubo, onirica e intensissima; una vera e proprio discesa negli inferi personali di una donna che nasconde un trauma doloroso, e il cui equilibrio mentale verrà spinto ai limiti, pericolosamente vicino all'orlo dell'abisso...
Non è, tecnicamente parlando, un libro dell'orrore, quanto per l'appunto un romanzo introspettivo... eppure, proprio fra queste pagine è contenuta quella che io considero una delle sequenze più terrorizzanti dell'intera bibliografia di King... non vi rivelerò qual è, per non rovinarvi l'effetto sorpresa nel caso in cui foste interessati a leggere la storia, ma sono più che sicura che, non appena arriverete al punto in questione, ve ne accorgerete eccome! ;D

Giudizio personale: 8.7/10


Rose Madder (1995)



"Rose fugge. Fugge da quattordici anni di soprusi, da un marito violento e da una vita che non promette più nulla. Ricominciare da capo è l'unica via d'uscita. Una città sconosciuta, una nuova occupazione e un nuovo compagno: finalmente tutto sembra girare per il verso giusto. La donna si imbatte anche in uno strano dipinto. Una crosta senza valore, o molto, molto di più? Il legame tra il quadro e Rose si fa sempre più stretto, quasi morboso, e quando il suo sadico marito si farà rivedere non troverà più la debole e indifesa mogliettina di un tempo, ma qualcuno o qualcosa che stenterà a riconoscere."



Sotto tantissimi punti di vista, "Rose Madder" è probabilmente "il libro che non ti aspetti"... non che affronti tematiche insolite per King, beninteso (del resto, è tornato di recente sul tema della violenza contro le donne anche nel bellissimo "La leggenda del vento", oltre che nell'antologia "Notte buia, niente stelle", di cui parleremo più avanti...), o che si avvalga di uno stile o di un registro particolarmente lontani dai soliti standard del Maestro: no, la particolarità di questo romanzo riguarda proprio, per come la ricordo io, la storia in se', l'intrigante ambientazione "parallela" XD, il personaggio (peraltro grandioso, oltre che misteriosissimo!) di Rose Madder stessa.
L'idea del quadro stregato che offre la via d'accesso per un altro mondo, un universo popolato di miti ambulanti e personaggi oscuri; il rapporto particolarissimo, di simbiosi/osmosi, che pian piano arriva a svilupparsi fra la protagonista umana e questa sovrannaturale, rabbiosa entità dai mille volti di nome Rose Madder; gli insoliti riferimenti alla mitologia greca, con le sue erinni e i suoi labirinti... ogni singolo ingrediente si combina a delineare un fantasy dalle tinte dark profondo e suggestivo, nero come il cuore del villain principale della storia, lo psicopatico Norman, uno dei bastardi più bastardi che abbiano mai preso vita fra le pagine di un'opera di King!
Una piccola curiosità, per chi non l'avesse notata: uno dei personaggi secondari della storia, la giovane "sbandata" Cinthya Smith (una delle ragazze con cui la protagonista riesce a stringere amicizia all'interno del rifugio per donne maltrattate "Figlie e Sorelle") farà di nuovo la sua apparizione qualche anno più tardi, assumendo un ruolo abbastanza importante in  "Desperation" e ne "I vendicatori! :)

Giudizio personale: 8.0/10


Il miglio verde (1996)



"Nel penitenziario di Cold Mountain, lungo lo stretto corridoio di celle noto come "Il Miglio verde", i detenuti come lo psicopatico "Billy the Kid" Wharton o il demoniaco Eduard Delacroix aspettano di morire sulla sedia elettrica, sorvegliati a vista dalle guardie. Ma nessuno riesce a decifrare l'enigmatico sguardo di John Coffey, un nero gigantesco condannato a morte per aver violentato e ucciso due bambine. Coffey è un mostro dalle sembianze umane o un essere in qualche modo diverso da tutti gli altri?"





Okay, alzi la mano chi non ha mai sentito parlare del gigante buono John Coffey...
E si faccia avanti colui o colei che, pur avendo letto il libro o guardato il film almeno una volta nella vita, non si senta salire il magone in gola alla sola vista di quella copertina! XD
Credo che "Il miglio verde" sia uno dei libri più commoventi di sempre; uno dei "pesi massimi" del Maestro, e quasi sicuramente il suo romanzo migliore degli anni '90... una di quelle rare, preziose gemme destinate a sopravvivere nel tempo, proprio perché così maledettamente in grado di appellarsi ad emozioni e sentimenti così universali, così assoluti,  da trascendere qualsiasi limite spazio-temporale: e scommetto che, fra due, tre generazioni, i nostri futuristici pronipoti leggeranno ancora "Il miglio verde"... e, proprio come noi oggi, rischieranno di prosciugarsi fino all'ultimo centesimo della paghetta in kleenex e fazzolettini di carta! :P

Giudizio personale: 9.6/10



Letture ancora da recuperare:

La metà oscura (1989)



Insomnia (1994)



:)

9 commenti:

  1. Ciao Sophie :)
    Allora, ho letto di questi "Dolores Claiborne", "Rose Madder" e "Il gioco di Gerald". Il primo l'ho adorato assolutissimamente, splendido anche il film (la Bathes e King sono un triongo *-*), ma gli altri due non mi sono molto piaciuti. Li avrò letti cinque o sei anni fa, quindi ero un po' piccolo: ho intenzione di acquistarli e rileggerli, però. Me li avevano prestati :) Voglio "Cose Preziose"! "La metà Oscura" l'ho letto ed è splendido :D
    PS. Hai visto il pilot di The Dome? Non ho letto il libro, ma il telefilm è OTTIMO.

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    1. Io de "La metà oscura" per ora ho visto solo il film, e mi è piaciuto parecchio! :D Ho una bella edizione a casa: appena posso, corro ai ripari! ;D No no, purtroppo ancora non ho potuto vedere il pilot, perché questa settimana mi è toccato lavorare un sacco :(, e non ho fatto proprio in tempo... però il fine settimana è dietro l'angolo, e sono proprio felice di sentire che il telefilm è iniziato bene, perché non vedo l'ora di vederlo!! *__*

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  2. X quanti lettori ha king in tutto il mondo, io non sono mai riuscita a finire un suo libro..... Non ci riesco proprio :/

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    1. Uh, dici davvero? Che peccato!! :( Può anche darsi che finora non ti sia capitato sottomano il suo libro giusto, quello più adatto a te: il Re ha scritto veramente un sacco, un sacco di opere, in fondo ;D... e, vena horror a parte, molte di loro si adattano bene un po' a tutti i gusti! ^^

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  3. Di questo ho letto solo Rose Madder (che ho adorato) e La Metà Oscura *-*
    Gli altri devo ammettere che non mi hanno mai attirata più di tanto, anche se il film de Il Miglio Verde mi è piaciuto parecchio :)

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    1. Anch'io adoro quel film, che peraltro è straordinariamente in sintonia con il libro!! *__* "La metà oscura" devo assolutamente recuperarlo... è da tantissimo ormai che mi aspetta lì sullo scaffale! :P

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  4. Eccomiiii! Allora dei titoli di oggi ovviamente non me ne sono lasciata scappare nessuno. Mi sono piaciuti tutti tantissimo: Cose Preziose mi teneva sveglia fino a notte fonda ( una volta superata la difficolta' di ricordarmi tutti gli abitanti del paese!) e Rose Madder è tra i miei preferiti. Sicuramente in quegli anni il suo stile si stava consolidando nella sua unicità, infatti non ricordo nessuna delusione.
    Un posto particolare và al Miglio Verde... Fantastico è riduttivo! Pensa che io ho ancora la primissima edizione pubblicata -che è poi quella che ho letto - composta da 6 volumetti, perché al suo esordio era stato fatto a puntate ( io però le ho comprate tutte prima di leggerlo ^^)
    Tra le letture che ti mancano non saprei cosa consigliarti... A me Insonnia aveva fatto impazzire, ma non sempre ho trovato lo stesso entusiasmo in altre recensioni, forse perché un po' più lento del solito? Mah. Cmq è un gran bello anche la metà oscura.
    Ricordo male o non hai ancora parlato dei libri pubblicati con lo pseudonimo di Bachman? Lì hai letti?
    Bacioni ^^

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  5. Oh, che bella l'edizione in volumetti de "Il miglio verde", l'avrei sempre voluta anch'io!! *__* In realtà "Insomnia" l'ho cominciato qualche tempo fa (un annetto o giù di lì); l'ho accantonato ad un certo punto perché l'inizio stentava un po' ad ingranare, mi sembrava, e in quel periodo decisamente non ero un granché paziente (leggi: ero sempre irrequieta come un'ape intrappolata in un bicchiere e altrettanto fastidiosa hi hi hi! :P) Però l'intenzione di riprenderlo al più presto c'è tutta!! ^^ Uh, sì sì, ho pensato di parlare dei libri di Bachaman in un post conclusivo a parte: li ho letti tutti tranne "Ossessione" e "Blaze"... che però naturalmente possiedo già, fortunatamente non me ne lascio scappare uno! :D

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