Recensione: "Elysium" (film)

"Nell'anno 2154, esistono due classi di essere umani: i benestanti che vivono su una incontaminata stazione spaziale costruita dall'uomo e chiamata Elysium, e il resto della popolazione che vive in un sovrappopolato e disastrato pianeta Terra. Le persone sulla Terra sono disperate e vorrebbero fuggire dal crimine e dalla povertà dilaganti. Inoltre, hanno un drammatico bisogno di cure mediche disponibili soltanto su Elysium. Purtroppo, ad Elysium le legge anti-immigrazioni e le forze in atto per preservare il lussuoso stile di vita dei propri cittadini sono ferree. L'unica persona che ha qualche possibilità di portare equilibrio tra questi due mondi è Max, un uomo ordinario con un disperato bisogno di entrare ad Elysium. Con la vita appesa ad un filo, Max dovrà suo malgrado affrontare una missione pericolosissima che lo vedrà ostacolare il Segretario di Elysium Delacourt e le sue forze armate. Eppure, se Max riuscirà a trovare un varco, potrebbe non soltanto salvare la propria vita ma anche quella di milioni di abitanti del pianeta Terra."

Titolo originale: Elysium

Regia:  Neill Blomkamp

Attori: Matt Damon, Jodie Foster, William Fichtner, Alice Braga, Sharlto Copley, Diego Luna, Michael Shanks

Anno: 2013

Da Neill Blomkamp, regista e sceneggiatore di "District 9", ecco arrivare "Distretto Diec.."
Ehm...
Scusate, intendevo dire "Elysium", chiaramente! ;D

Battutine scontate a parte, è chiaro che il più recente film del regista sudafricano ha tantissime cose in comune con il precedente.
La prima somiglianza che salta agli occhi coinvolge, probabilmente, le due ambientazioni: in "Elysium", certo, non ci sono alieni "migrati" qui sulla Terra per essere accolti - male - da noi terrestri, rinchiusi in una sorta di ghetto e trattati alla stregua di bestie condannate al macello... in compenso, il divario fra ricchi e poveri, privilegiati e lavoratori, è altrettanto marcato e scioccante, e rispecchia in pieno il modo in cui veniva rappresentato in "District 9".
"Elysium", dal canto suo, non è affatto il flop che avrebbe potuto essere e che, almeno in parte, un po' paventavo.
E' chiaro che le riprese sono state supportate, tanto per cominciare, da una valida sceneggiatura e da un ottimo cast, che comprende il muscoloso Matt Damon nel panni del protagonista (in un ruolo alla Bruce Willis che, per una volta, gli calza a pennello) e la sempreverde Jodi Foster in quelli della s***za malvagia politicante senza cuore ( e, sì... anche la Foster è un asso nei ruoli da algida e spietata cattiva, c'è poco da fare!)
La pellicola funziona più che bene, soprattutto nelle sue vesti di film d'azione; e anche dal punto di vista delle emozioni, è sicuramente un film che "prende" molto, nel senso che ho trovato decisamente difficile restare indifferente di fronte all'atroce disavventura di Max in quella sorta di gigantesco reattore, o davanti ai visi addolorati di Frey (Alice Braga) e della sua deliziosa figlioletta Matilda, apparentemente condannata a perire in tenera età per colpa dell'ingordigia senza requie dei potenti.
Ciò non toglie che parecchi elementi sappiano di già visto, e che verso la metà del film si cominci a provare una sottile ma percettibilissima sensazione di "familiarità": la redenzione di Max assomiglia tantissimo a quella dell'egoista Vicus in "District 9", per esempio, e la feroce lotta di Frey per la sopravvivenza della sua bimba ricorda quella del garbato alieno padre di famiglia costretto a scendere in campo al fianco dell'eroe pentito (il quale era stato, lo ricordiamo, a sua volta "trasformato" in qualcosa che prima non era dalle radiazioni nocive emesse da un misterioso congegno alieno).
"Elysium", ad ogni modo, resta a parer mio un gran bel film, seppur leggermente ripetitivo e decisamente sottotono rispetto a quel piccolo gioiello chiamato "District 9": lo consiglio un po' a tutti, e non solo agli appassionati di sci-fi e di ambientazioni distopiche...
Come sempre, amici, la raccomdanzione è una sola: guardatelo anche voi, e sappiatemi dire! ;D

Giudizio personale: 8.0/10