mercoledì 15 luglio 2015

Le mie visioni della settimana


- Final Girl

"Un uomo insegna a una giovane donna come combattere, trasformandola in un'arma letale.
13 anni dopo, all'età di 18 anni, lei si avvicinerà a un gruppo di adolescenti sadici che si divertono a uccidere ragazze dai capelli biondi, per ragioni sconosciute.
La caccia sarà spietata..."

Regia: Tyler Shields
Cast: Abigail Breslin, Wes Bentley, Cameron Bright, Alexander Ludwig, Logan Huffman,  Emma Paetz
Anno: 2015


Difficile spiegarne il motivo; magari ha qualcosa a che fare con il fatto che "Little miss Sunshine", uno dei suoi film più famosi, è una delle mie commedie preferite; o forse è solo perché, di tutti i bambini prodigio che abbiamo visto sfilare ultimamente sull'incessante passerella hollywoodiana, la Breslin mi pare l'unica all'altezza delle alte aspettativa condivise dal pubblico.Ho sempre provato un certo affetto nei confronti della piccola Abigail Breslin.
Da qui la mia decisione di provare a recuperarmi un po' dei suoi film: da "Haunter", garbato e piacevolissimo horror vecchio stile (di cui vi parlerò fra poco), a questo "Final Girl", thriller di basso livello che mi ha, invece, purtroppo deluso su  quasi tutta la linea.
La trama del film, secondo me, ricorda quella di un vecchio episodio di "Buffy": quattro adolescenti dalla mente bacata formano un branco e si divertono a "cacciare" giovani donne dai capelli biondi nel folto di un bosco. Ma sceglieranno (decisamente) la ragazza sbagliata da coinvolgere nei loro giochetti... ed è un fatto noto, ormai: chi gioca con il fuoco... scelga di farlo a suo rischio e pericolo.
In "Final Girl", la Breslin domina la scena, regalandoci un'interpretazione intensa nonostante l'ovvia inconsistenza del copione.
Chiaro come il sole, il regista  Tyler Shields si è affidato al suo carisma e alla sue professionalità per cercare di risollevare le sorti di una sceneggiatura che, di per sé, si trascina stancamente, fra stralci di battute surreali, personaggi stereotipati, sequenze d'azione improponibili e ridicolissime allucinazioni.
Ma gli sforzi della nostra "piccola" Abigail (non più così piccola, a dire il vero...), per quanto luminosi, non bastano neppure lontanamente a bilanciare la mancanza di tensione e interesse che è possibile captare in ogni singola sequenza di questo film, secondo me.
Per finire, apro e chiudo una piccola parentesi sul giovane Cameron Bright : qualcuno se lo ricorderà senz'altro recitare, ancora bambino, in "Ultraviolet" e "Io sono Sean", al fianco di Nicole Kidman.
Non mi piaceva allora, e non mi piace manco adesso.
Vi dirò di più: è probabilmente uno degli attori meno portati o carismatici che abbia visto in vita mia.

Giudizio personale: 5.0/10



 - Boy meets girl


"Il film è una commedia romantica incentrata sulla storia di Ricky, una donna transgender che vive in una piccola cittadina del Kentucky, e della sua ricerca del vero amore.
Perché l'atto di innamorarsi va oltre ogni materia di genere, ed è in grado di superare ogni sfida.
A patto di non cedere alla paura e non rinunciare mai ai propri sogni."

Regia: Eric Schaeffer
Cast: Michelle Hendley, Michael Welch, Alexandra Turshen, Michael Galante, Joseph Ricci
Anno: 2014


Molte persone sono convinte che  la vita potrebbe essere semplicemente molto più bella e gustosa, senza la necessità di attribuire continuamente un'etichetta a ogni persona o situazione che ci troviamo ad affrontare.
Sono al 75% d'accordo con questa linea di pensiero (e al 100% a mio agio con le parole in grado di definire, fosse pure solo in minima parte, alcune caratteristiche della mia identità che contribuiscono comunque a definire chi sono).
"Boy meets girl", ad ogni modo, simpaticissima commedia di  Eric Schaeffer, narra una storia incentrata proprio sulla possibilità di esercitare la propria libertà di essere (e amare) senza lasciarsi ostacolare dalle difficoltà di catalogazione, o dalla forza del pregiudizio - proprio e altrui.
I personaggi, in questo film, discutono a ruota libera degli argomenti più svariati, andando a sollevare una gran quantità di interrogativi "scottanti", e confrontandosi tramite un serrato botta-e-risposta di dialoghi assolutamente irresistibili.
Le personalità spumeggianti dei tre attori protagonisti (Michelle HendleyMichael Welch e Alexandra Turshen) contribuiscono a sollevare il morale dello spettatore durante i momenti leggermente più "tragici" della pellicola, e bisogna inoltre aggiungere che ho senz'altro apprezzato i toni briosi, e tutto sommato ottimisti, con il quale il sensibilissimo regista ha deciso di trattare una trama delicata come quella alla base di "Boy meets girl".
Posso concludere solo aggiungendo che la famiglia della protagonista Ricky (composta solo dal saggio papà e dall'adorabile fratellino Sam) è una delle più tenere, dolci e amorevoli che si siano mai viste comparire su uno schermo, secondo me: vedere interagire questa eccentrica, affiatata famigliola scalda semplicemente il cuore, ragazzi, andando a costituire un' ulteriore lancia a favore di questa notevolissima commedia!

Giudizio personale: 7.0/10



- Haunter



"Una ragazza adolescente è bloccata in un loop temporale, che tuttavia non si ripete in maniera esattamente identica ogni volta.
Si ingegnerà per scoprire la verità, ma le sue azioni avranno conseguenze devastanti per lei e per la sua famiglia..."

Regia: Vincenzo Natli
Cast: Abigail Breslin,  Peter Outerbridge, Michelle Nolden, Stephen McHattie, Peter DaCunha
Anno: 2013




Abbiamo visto centinaia di film ambientati in una casa infestata.
In questo tipo di storie, la protagonista, solitamente una ragazza appena adolescente, oppure poco più grande, viene perseguitata dagli spiriti dei morti, e costretta a confrontarsi con le sue peggiori paure in un crescendo di apparizioni e manifestazioni infernali.
In "Haunter", del regista Vincenzo Natali (cui si devono la direzione artistica di "Cube", "Cypher", e alcuni episodi delle serie tv "Hannibal", "Orphan Black" e "Hemlock Grove"), partiamo invece dalla premessa diametralmente opposta: e se invece fossero i vivi a perseguitare una famiglia di fantasmi, e a scagliare la (non-)vita della giovane Lisa in un interminabile incubo a occhi aperti?
Per quanto modesto, o poco ambizioso, "Haunter" ha rappresentato per me una ghost-story piacevole e intrigante, che mi ha colpito proprio in virtù della sua personalità e della sua imprevedibilità surreale.
Delirante e sconnesso in alcune delle sue sequenze, poco meno che brillante in altre, presenta una serie di colpi di scena in rapida successione, talmente destabilizzanti e inaspettati da lasciare un po' storditi.
Eppure, "Haunter" mi ha anche divertito, strappandomi un sorriso in più di un'occasione, e lasciandosi apprezzare per la sua candida "innocenza":  in un mercato, come quello del cinema horror, dominato essenzialmente da squallide scene di nudo, effettacci splatter da due soldi e pessima CGI, il film di Natali si presenta come una valida alternativa; il genere di film che potete gustare in compagnia dei vostri amici, insomma, ma anche, volendo, dei vostri genitori, zii, zie, nonni, nonne, e via discorrendo...

Giudizio personale: 7.0/10


:)


4 commenti:

  1. Haunter... è stato un film davvero... strano. Però in senso buono. Condivido in pieno tutto quello che hai detto in proposito, e trovo davvero un peccato che un film tanto carino non sia mai uscito in Italia, per lasciare il posto ad altri senza personalità.
    Uh, Little Miss Sunshine! *-* Era proprio carino quel film!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari un giorno arriverà anche da noi: a volte ci vuole parecchio tempo, prima che un film si decida a uscire in italiano... teniamo le dita incrociate, perché è un film molto carino, e merita di essere visto! ;D

      Elimina
  2. Carino Haunter! Mi ispira molto il secondo ;)

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...