domenica 17 gennaio 2016

Recensione: "Il Piccolo Principe" (film)



Titolo originale: The Little Prince
Regia: Mark Osborne
Anno: 2016

"Un vecchio ed eccentrico aviatore e la sua nuova vicina di casa: una bambina molto matura trasferitasi nel quartiere insieme alla madre. Attraverso le pagine del diario dell'aviatore e i suoi disegni, la bambina scopre come molto tempo prima l'aviatore fosse precipitato in un deserto e avesse incontrato il Piccolo Principe, un enigmatico ragazzino giunto da un altro pianeta. Le esperienze dell'aviatore e il racconto dei viaggi del Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra l'aviatore e la bambina. Affronteranno insieme una straordinaria avventura, alla fine della quale la bambina avrà imparato ad usare la sua immaginazione e a ritrovare la sua infanzia."


Prima di cominciare, tengo molto a fare una premessa: se dal film d'animazione "Il piccolo principe" vi aspettate un adattamento fedele e letterale dell'intramontabile capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, rischierete di restare amaramente delusi.
Il film di Mark Osborne ("Kung Fu Panda"), ne rappresenta più che altro un retelling in chiave moderna, e in quanto tale si arroga il diritto di giocare liberamente con i personaggi del libro e con le sue tematiche complesse, mature e commoventi, sforzandosi peraltro di introdurre una serie di figure e situazioni in grado di rendere il film più adatto a un pubblico di giovanissimi.

Se devo essere sincera, ho apprezzato tanti aspetti del lavoro di Osborne, che mi ha sorpreso in più di un senso. Mi aspettavo un disastro integrale, un'opera cinematografica completamente priva di personalità e spessore, e invece sono stata piacevolmente smentita.
Quella di introdurre una nuova protagonista, tanto per cominciare, si è rivelata una scelta molto meno azzardata del previsto.
La prima parte del film, quella dedicata alla presentazione della ligia ragazzina e della sua rigorosissima madre, è infatti la più riuscita.
Se è vero che il nucleo emotivo inizia a forgiarsi solo attraverso l'evoluzione del rapporto fra la piccola e l'anziano e bislacco scrittore della porta accanto (un ex aviatore che ha appena iniziato a lavorare a una storia illustratata incentrata su un giovane e biondo alieno proveniente da un asteroide sperduto nello spazio....), altrettanto legittimo è osservare che mai come nel conflitto fra la seriosità intrisa di terrore della madre e il naturale slancio della ragazzina a essere se stessa, a tornare bambina, possiamo trovare un richiamo più forte e significativo alle tematiche chiave del romanzo originale di de Saint-Exupéry.

Anche quella di alternare le tecniche della CGI (per le parti ambientate nel nostro grigio e "geometrico" mondo di regolamenti, divieti e altre assortite noiosità varie...) e della stop-motion (riservata invece alle sequenze tratte direttamente dal libro) mi è sembrata una scelta vincente.
Il confronto fra le due diverse espressioni artistiche aiuta a sottolineare la differenza fra il punto di vista della madre, il prototipo dell'adulta dalla vita preordinata, monotona e priva di guizzi creativi, e quello dell'aviatore, i cui sogni surreali, teneri e colorati aiutano la bambina a ritrovare la gioia e lo slancio vitale sacrificati.

Non mi ha lasciato poi così soddisfatta, invece, la seconda metà del film, quella dedicata all'avventuroso (e improbabile) viaggio della protagonista fra le stelle.
Non che mi abbia annoiato in senso stretto, ma ho trovato la soluzione escogitata dalla sceneggiatura un po' infantile, e alla resa dei conti l'adorabile volpe di peluche è diventata la mia unica fonte di divertimento.
Una sorta di concessione all'intrattenimento puro, insomma, a discapito della dolcezza e della profondità promossi dal romanzo, che ha compromesso ai miei occhi il valore complessivo del film...

Giudizio personale: 7.0/10

Girl Power:

12 commenti:

  1. Io mi sono rivisto molto nella bimba protagonista e ho trovato il film commovente, nonché un'ultissima parafrasi di un romanzo che, da bambino, non avevo minimamente capito. E' stato il primo film che ho visto quest'anno e, personalmente, non potevo chiedere di meglio. L'ho trovato più maturo e più europeo - sarà perché meno disneyano - di un Inside Out. :)

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    1. "Inside Out" mi manca, ma la prossima settimana, se tutto va bene, mi decido a recuperarlo! :D
      Il romanzo de "Il Piccolo Principe" l'ho letto un anno fa, un anno e mezzo al massimo: l'ho amato molto ma, come giustamente fai notare, ero già un'adulta allora... probabilmente da bambina avrei riscontrato i tuoi stessi problemi di comprensione. E di sicuro avrei amato alla follia questo film! Anche così, però, devo ammettere di averlo apprezzato! ;D

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  2. devo vederlo anchei io in questi giorni, mi incuriosisce abbastanza :-)

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    1. E'carino, devo dire che mi ha proprio sorpreso! :D

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  3. Dovevo andare al cinema a vederlo ma è saltato tutto :3 Spero di avere comunque l'occasione di farlo :P

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    1. Vedrai che riuscirai a recuperarlo presto, francy! ;D
      E, quando lo farai... spero proprio che riesca a conquistarti! ^____^

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  4. Mi vergogno ad ammetterlo, ma non ho mai letto Il piccolo principe >_> mi sa che lo recupero al più presto e magari ne approfitto per portare al cinema il mio fratellino :3

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    1. Non è mai troppo tardi per rimediare, Giusy: pensa che io sono riuscita a leggerlo solo l'anno scorso... da adulti il libro si apprezza di più! Al contrario del film, che è adatto e pensato proprio per i più piccoli,cioé! ;D

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  5. Anni ed anni fa ho letto per la prima volta "Il piccolo principe". Devo ammettere che, ai tempi, non mi entusiasmò molto. Solo recentemente sono riuscita ad apprezzarlo. Ora non vedo l'ora di vedere questo film! :D

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    1. "Il piccolo principe", versione romanzo, secondo me è ideale da leggere soprattutto da grandi. Da piccoli rischia di annoiare, e di risultare un po' pesante... al contrario del film, che tutto considerato riesce abbastanza avventuroso! ;D

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  6. il piccolo principe è uno dei miei libri preferiti, quello in cui trovi le risposte a quelle domande che nemmeno sapevi di voler fare, e questo da quando avevo circa 15 anni!!
    Sono andata perciò al cinema con un po' di timore, ma tutto sommato questa trasposizione mi è piaciuta molto, ben fatta e originale, pur non snaturando la morale del libro!!
    E sì, la parte avventurosa sull'asteroide non mi è piaciuta quanto tutto il resto ma era perfetta per i bambini in sala!! =)

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    1. Sì, su questo hai pienamente ragione: anche perché, magari, pensare di proporre un adattamento "letterale" sarebbe stato assurdo, soprattutto per i piccolini.
      La speranza, invece, è che, dopo aver visto questo simpatico film, più persone si incuriosiscano e corrano a recuperare il romanzo... soprattutto i giovanissimi! ^____^

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