Titolo
originale: Dragon’s Green
Autrice:
Scarlett Thomas
Serie:
Worldquake Sequence, Vol. 1
Disponibile:
anche in italiano, edito dalla casa editrice Newton Compton
Girl Power:
La trama de "Il Drago Verde"
"Effie
Truelove è un’alunna dell’Accademia Tusitala per Ragazzi Dotati, Problematici e
Bizzarri, un edificio strano e misterioso dove imperversa un’insegnante così
terribile che fa venire gli incubi ai suoi studenti. Effie crede nella magia,
proprio come suo nonno Griffin, che però non vuole parlarne né insegnarle
nulla. Un giorno il nonno tanto amato è vittima di un’aggressione e finisce in
condizioni critiche all’ospedale. Così incarica la nipote di prendersi cura
della sua biblioteca. Ma un oscuro collezionista di libri antichi le ostacola
la strada appropriandosi di tutti quei volumi..."
“Il Drago Verde” è un libro fantasy per bambini scritto dall’acclamata autrice Scarlett Thomas.
Mi era già capitato
altre volte, curiosando fra gli scaffali in libreria, di adocchiare alcuni titoli
particolarmente promettenti firmati dalla famosa autrice britannica; per un
motivo o per l’altro, però, alla fine mi sono sempre ritrovata a dare la precedenza
a qualcos’altro. Per questo, non appena ho scoperto che la Newton Compton stava per portare sui nostri scaffali la traduzione
italiana di “Dragon's Green”, primo
volume della nuovissima serie per ragazzi “Worldquake Sequence”, ho pensato che fosse finalmente arrivato il momento di fare
ammenda.
“Il Drago Verde” inizia e si svolge nel
più classico dei modi: una ragazzina di nome Effie Truelove scopre, in seguito alla scomparsa dell’amato nonno
materno, di aver ricevuto in eredità una considerevole mole di cimeli magici. Suo padre vorrebbe
tenerla lontana dai pericoli della stregoneria a qualsiasi costo, ma Effie, una
bambina solitaria, intrepida e molto, molto incompresa, si scopre sempre più
attratta da questo misterioso mondo segreto fatto di incantesimi e riti
misteriosi, portentose bacchette magiche e misteriose lenti della conoscenza, pericolosi
anelli del potere e ambigui antiquari affamati di denaro.
Se vi è
capitato di leggere altri libri di genere fantastico (rivolti esclusivamente al
pubblico dei più piccoli), difficilmente riuscirete a trovare, all’interno
della trama de “Il Drago Verde”, un solo elemento o una singola svolta narrativa in
cui non vi sia già capitato di imbattervi in precedenza. Non ho neppure
intenzione di considerarla un’opera derivativa; semplicemente, il libro della
Thomas va’ ad inserirsi così comodamente all’interno della tradizione letteraria britannica
per bambini, da riuscire a creare perennemente l’illusione di addentrarsi
fra le pagine di una storia già letta e riletta mille volte.
Da “Moonacre
– I Segreti dell’Ultima Luna” a “Harry Potter”, da “Le Cronache di Narnia” a “Una
Serie di Sfortunati Eventi”, passando per “L’Atlante di Smeraldo” e per il
simpaticissimo “Dralon” di M. C. Willems, fino ad
arrivare a quest’ultima fatica della Thomas: gli ingredienti sono sempre gli
stessi (orfani coraggiosi, viaggi pericolosi, amici leali, profezie inquietanti,
villains squinternati, sterminati e dettagliatissimi inventari di cibarie accumulate
alla rinfusa in ogni angolo….), e combinati per lo più secondo la medesima
ricetta.
Il risultato
è una piacevolissima, divertente e scanzonata avventura in salsa magica, priva
di sostanza ma intrisa di messaggi positivi, piacevolezze assortite, personaggi
sopra le righe e umorismo a volontà.
L’età ideale
per leggere “Il Drago Verde” si
aggira – a mio avviso – intorno agli otto o nove anni. Se avete un bambino in
età pre-scolastica, potreste perfino prendere in considerazione l’idea di
acquistare una copia del libro e di sedervi accanto a lui/lei la sera prima di
andare a dormire, per leggerne insieme un paio di pagine in totale allegria.
Dal punto di
vista di un lettore adulto, naturalmente, è chiaro che la musica inizia a
cambiare. Personalmente ho trovato lo
stile capriccioso della Thomas
fastidioso, pasticciato e confusionario oltre ogni dire; i continui balzelli da
un punto di vista all’altro mi hanno stordito ed esasperato, per non parlare
dei palesi scimmiottamenti che l’hanno
portata a imitare costantemente la stra-nota saga della Rowling.
L’ambientazione de “Il Drago Verde” rappresenta, dal mio punto di vista, un’indistricabile
accozzaglia di cliché stereotipati e
contradditori: come se bastasse aggiungere un pizzico di premessa
pseudo-distopica, per gettare le basi di un world
building vagamente accettabile e credibile!
Sarebbe
forse stato carino, inoltre, introdurre una parvenza di sistema magico remotamente sensato – soprattutto dopo aver
apertamente sbeffeggiato la tendenza di altri autori (anche per bambini) a fare
l’esatto contrario.
Il ritmo “a singhiozzo” del romanzo
costituisce, secondo me, un’ulteriore nota dolente: la frettolosa superficialità che sembra spingere la trama incontro al
suo prevedibile finale mi ha lasciato, infatti, un tantino interdetta, per non
parlare dell’isterica presentazione
di 5995 co-protagonisti, buttati nell’intreccio un po’ a casaccio e poi
lasciati lì a marinare nel loro angolino nascosto…
Giudizio
personale: 6.0/10
Mi sa che lascerò stare: la narrativa per bambini, a parte i grandi classici che mi hanno rubato il cuore anni fa, non fa più per me... e sospetto che questo non mi sarebbe piaciuto particolarmente neanche all’epoca.
RispondiEliminaProbabilmente è una buona idea, Kate! ;D
EliminaDi tanto in tanto, a me fa ancora piacere leggere un bel libro d'avventura o fantasy per bambini: ma questo è dimenticabilissimo, a mio umile avviso...
Con l'autrice non ho un rapporto proprio bellissimo, quindi l'avevo sempre snobbato a prescindere, senza neanche leggere la trama, ora ho letto la trama e ho anche un'idea più precisa del libro e credo proprio che continuerò a snobbarlo! ;P
RispondiEliminaNon posso assolutamente darti torto, Sian! ;D
EliminaIo non ho ancora deciso se continuerò questa serie in particolare o meno; certo è che non mi sento particolarmente propensa a recuperare altro di questa autrice...