venerdì 19 gennaio 2018

Recensione: "Il Potere e la Vendetta", di Jon Skovron


Titolo originale: Hope and Red
Autore: Jon Skovron
Serie: L'Impero delle Tempeste, Vol. 1
Disponibile: anche in italiano, edito dalla casa editrice Armenia

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Girl Power:

La Trama:

“Hope è l’unica sopravvissuta del massacro del suo villaggio da parte dei Biomanti, servi mistici dell’Imperatore. Trovata da un monaco-guerriero dell’ordine dei Vinchen, è stata addestrata in segreto, per fare di lei un guerriero che vive solo per la vendetta. Red è un orfano adottato da un noto mercenario del mondo malavitoso sotterraneo, pronto a diventare un ladro e un truffatore di talento senza pari. Quando un capobanda sanguinario fa un patto con Biomanciens per controllare i bassifondi della città di Laven, i destini di Hope & Red si intrecciano. La loro improbabile alleanza li porterà molto più lontano di quanto avrebbero mai immaginato...”



Il Potere e la Vendetta”, dell’autore americano Jon Skovron, rientra forse soltanto al cinquanta per cento nella definizione “accademica” di “grimdark fantasy”. Per un’altra metà, invece, potrebbe tranquillamente venire etichettato come romanzo rocambolesco, d’avventura, o addirittura young adult.

La trama generale del romanzo può fregiarsi di un taglio estremamente violento, “grafico” e cruento. Anche i numerosi personaggi, contraddistinti da un linguaggio scurrile tipicamente marinaresco, nonché da un’indole da bassifondi che va’ a sfociare, in alcuni frangenti, direttamente nel campo della volgarità bella e buona, si adattano benissimo a un contesto di questo genere. Personalmente, credo che avrei apprezzato un pizzico di originalità e profondità in più, ma cerchiamo di procedere con ordine…

Tanto per cominciare, spendiamo due parole sulla trama: “Il Potere e la Vendetta” narra l’odissea di due giovani dai caratteri opposti (e inevitabilmente complementari), la leale e ombrosa guerriera Hope, e lo scaltro e ridanciano ladruncolo di periferia Red. Dopo aver attraversato una lunga serie di vicissitudini, i ragazzi si ritrovano a incrociare i rispettivi sentieri e a unire le forze in una disperata e cruenta lotta per la giustizia, contro gli emissari di un tirannico e spietato Imperatore che non ha a cuore le sorti di nessuno e si sforza di provvedere soltanto ai suoi bisogni.

Come dite? Vi sembra di aver già sentito una storia del genere?
Non posso certo contraddirvi… eppure vi assicuro che la sottile vena di bizzarria e macabro umorismo nero di Skovron riesce ampiamente a riscattare una serie di situazioni che, nelle mani di un autore meno eccentrico e talentuoso, avrebbero forse rischiato di degenerare in una triste, commercialissima e convenzionale opera di “riciclaggio” (anti-)tolkeniana.

Lo stile fresco dell’autore, il frenetico ritmo indiavolato dell’intreccio e la spontanea simpatia di molti comprimari (Sadie e Ortica, per citarne soltanto due fra i miei preferiti…) fanno sì che la lettura del libro scorra invece sempre in modo solido e avvincente. L’uso smodato di irritanti espressioni gergali quali “sudditare”, “piscioso” o “mazza”, sinceramente, a lungo andare mi ha un po’ disturbato. Non so se sia un problema legato alla traduzione italiana, o se Skovron abbia proprio un po’ esagerato di suo. Ma credo che, soprattutto in certi frangenti, i dialoghi avrebbero soltanto potuto trarre giovamento dall’uso di un linguaggio un tantino meno estroso, demenziale e sboccato…

La love story preconfezionata e studiata a tavolino è stata un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso. Passino l’estrema semplicità di alcuni elementi legati all’ambientazione, e cerchiamo di farci andar bene anche l’assurda epidemia di faciloneria che sembra guidare i passi di diversi personaggi… ma il legame fra i protagonisti andava senz’altro curato meglio, e la loro psicologia sviluppata secondo linee-guide che si estendessero a contemplare qualcosa di più complesso di un paio di elementari attributi caratteriali in croce.

Ad ogni modo, concluderò affermando di aver trovato la lettura de “L’Impero e la Vendetta” un’esperienza abbastanza soddisfacente, divertente e coinvolgente… Non proprio ai livelli che mi aspettavo, certo; ma prenderò comunque in seria considerazione l’idea di acquistare il sequel, semmai l’Armenia dovesse decidere di farlo uscire anche qui da noi in Italia.


Giudizio personale: 
7.0/10





6 commenti:

  1. E con questo mi hai mandata in crisi: da un lato mi intriga, dall'altro temo che i difetti me lo rendano ostico, e 8 € per un e-book lo trovo tantino :(
    Cmq finisce in WL finché non mi chiarirò le idee XD

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    1. Vero, l'ebook costa un po' troppo... io l'ho preso lo stesso, più che altro per salvaguardare spazio in libreria, ma quasi quasi conviene più optare per il cartaceo! :(
      Comunque non si sa mai: dovesse capitarti un'occasione, tipo una promozione o cose del genere, il mio consiglio è di non lasciartelo scappare! :D

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  2. Quoto Katerina in tutto e per tutto! XD
    Lo aggiungo alla wishlist, spero di leggerlo perché sembra carino! ^-^

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    1. E' il "classico" libro che non rischia certamente di annoiare, Aenor! Avventura, magia, combattimenti, pirati... insomma, ce n'è un po' per tutti i gusti! ;D

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  3. A me questo era piaciuto parecchio, anche se non l'ho amato alla follia e mi ritrovo parecchio nella tua recensione, ma non so esprimermi sul linguaggio, perché avendolo letto in lingua originale non posso parlare per la traduzione (anche se sullo sboccato e colorito ci siamo! ;) ).E spero di riuscire a leggere il secondo di quest'anno!! :)

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    1. Speriamo che il secondo riesca a convincerci ancora di più, allora! :D
      Io penso che proverò ad aspettare la traduzione, almeno per un po'... altrimenti passerò anch'io all'inglese, nella speranza che il gergo, in lingua originale, possa risultare un tantino meno esagerato ed esasperante, ehehe! :P

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