Non sono ancora del tutto sicura che questa possa essere “la mia tazza di tè” (per tradurre in modo improprio un classico modo di dire americano che mi piace parecchio…), ma le recensioni straniere hanno un suono incoraggiante, per cui credo proprio che lo terrò d’occhio…
“I Carl sono comparsi all'improvviso. Dal nulla. La ventitreenne April May sta girovagando per le strade di New York alle tre del mattino quando si imbatte in una scultura gigantesca, una specie di Transformer alto più di tre metri con un'armatura da samurai. Affascinata dalla sua bellezza e dall'abilità dell'artista che l'ha concepita, April e il suo amico Andy girano un video che poi lui carica su YouTube. La mattina dopo il filmato è diventato virale e per April inizia una nuova vita. In un attimo la notizia fa il giro del mondo: New York non è un caso isolato; i Carl sono apparsi in decine di città, da Pechino a Buenos Aires, e lei, che è stata la prima a scoprire la loro esistenza, si ritrova tutto a un tratto al centro dell'attenzione mediatica internazionale. Per April è l'occasione di lasciare il proprio segno nel mondo, ma deve anche affrontare le conseguenze che l'improvvisa notorietà ha sulla sua vita privata, sulla sua sicurezza e sulla sua identità. E con gli occhi di tutti puntati su di lei, deve scoprire che cosa siano esattamente quei giganteschi robot, e soprattutto che cosa vogliano dagli esseri umani.”
“Un Evento Assolutamente Straordinario” verrà pubblicato dalla filiale italiana della casa editrice Harper Collins, peraltro mantenendo intatta l'immagine di copertina "Tutt'altro-Che-Assolutamente-Straordinaria" dell'edizione originale.
Il libro, che introduce una probabile duologia, è stato descritto dallo stesso Hank Green come una sorta di punto di incontro fra “Dune” di Frank Herbert e un’ipotetica indagine di Harry Bosch (il detective protagonista dell’omonima serie crime di Micheal Connelly). Una dichiarazione abbastanza eccentrica da catturare la mia curiosità, non c’è dubbio; ma anche abbastanza fumosa e strampalata da far squillare qualche piccolo campanellino d’allarme in fondo alla mia testa…
Il tema del romanzo, ad ogni modo, verterà intorno al concetto di popolarità, intesa come quella smania di fama sempre più “virale” e legata a doppio filo al pazzo mondo dei social network; una brama dissennata (per non dire inquietante) che pare ormai essersi impossessata di una larga fetta della popolazione mondiale – ma che ha preso a diffondersi a macchia d’olio soprattutto fra i giovanissimi.
E… be’, per il momento credo sia tutto. Nonostante i miei dubbi, posso dirmi soddisfatta della notizia: “Un Evento Assolutamente Straordinario” sembrerebbe proprio uno di quei titoli scorrevoli e svagati che non mi sognerei mai di prendere in considerazione per una possibile lettura in lingua originale, ma che probabilmente sceglierò di tenermi da parte per un momento di tipica crisi d' astinenza dalla lettura in italiano…
Anche se a quanto pare ci sono recensioni positive in giro, questo titolo non mi interessava prima e non mi interessa adesso. Magari se mi cadono addosso recensioni stellari cambierò idea XD
RispondiEliminaIo sono un po' terrorizzata dal fattore adolescenziale, se devo essere sincera...
EliminaUltimamente io e gli YA stiamo litigando parecchio, al punto che ho cominciato a minacciare di rivolgermi a un divorzista, se le cose non cominciano a migliorare al più presto! XD Quindi, chissà? Mi sa che aspetterò anch'io di leggere qualche recensione in più, che non fa mai male! :D
Mi ispira molto.
RispondiEliminaQuesta CE, ultimamente, sforna belle cose!
Io sono ancora un po' indecisa, ma una cosa è certa: come trama è originalissima, lontana anni luce dai soliti YA che ci vengono propinati di questi tempi! ^_____^
Eliminamolto interessante =)
RispondiEliminaLo credo anch'io! ^_____^
EliminaLo leggerò sicuramente. Adoro i libri di Johm Green e sono curiosa di sapere come se la cava il fratello :D
RispondiEliminaSai che non sapevo fosse suo fratello?! :D
EliminaNon ho mai letto nulla neanche di John, ma vorrei proprio recuperare qualcosa, prima o poi...
All'inizio non ero proprio convintissima, ma la dichiarazione dell'autore che tu hai riportato ha catturato la mia attenzione. La menzione di Bosch mi intriga, anche se è molto fumosa!
RispondiEliminaVero?! Chissà cosa c'entrano i robottoni con Bosch e il famoso romanzo di Herbert... Immagino che riusciremo a scoprirlo soltanto in un modo! ;D
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