Lo so: il tema del blog è sempre stato legato al genere fantastico, e la serie
televisiva di cui mi accingo a parlarvi quest'oggi non ha nulla a che spartire
con l'argomento in questione.
Eppure mi è già capitato di fare eccezioni, e se mai è esistita una serie (relativamente poco
conosciuta) in grado di meritarsi ogni mia singola parola di apprezzamento,
questa è proprio “Killing Eve”.
E poi, ammettiamolo: l'impareggiabile “cattiva”/inimitabile co-protagonista
di questo telefilm si rivela fin dal primissimo episodio talmente assurda,
deliziosa, perfida e squilibrata da incarnare praticamente una sorta di creatura fantastica, una specie di ''aliena'' spietata e brillante in grado di catalizzare completamente la nostra
attenzione.
Se avete già avuto occasione di vedere “Fleabag”, la
politicamente scorrettissima, e poco meno che geniale, serie precedente di Phoebe Waller-Bridge, sarete in grado
di farvi un' idea piuttosto precisa di quale potrebbe essere lo spirito di
questo suo nuovo lavoro.
“Killing Eve”,
infatti, è un thriller incalzante,
coinvolgente e dal ritmo serratissimo; al tempo stesso, però, rappresenta anche
una commedia brillante, dalle
battute irresistibili e dai personaggi profondamente complessi.
La trama ruota intorno a Eve (Sandra Oh), ''intrepida'' agente
di mezza età dell’MI5 britannico, e ai suoi sforzi disperati per cercare di
mettere dietro le sbarre Villanelle (Jodie
Comer), un'esilarante e sociopatica giovane donna che ricopre il ruolo di
instancabile killer a pagamento al
soldo di una misteriosa organizzazione internazionale.
Eve non è esattamente al massimo della forma; il suo sereno matrimonio con il mite è gentile Niko (Owen McDonnell) sta infatti cominciando a mostrare il rovescio della medaglia (un senso di noia e torpore abbastanza inquietante), e l'unica disposta a valorizzare le sue intuizioni sul lavoro sembra essere la granitica e famigerata Carolyn Martens (Fiona Shaw), un'agente governativa di alto profilo dal piglio deciso e il passato turbolento.
Eve non è esattamente al massimo della forma; il suo sereno matrimonio con il mite è gentile Niko (Owen McDonnell) sta infatti cominciando a mostrare il rovescio della medaglia (un senso di noia e torpore abbastanza inquietante), e l'unica disposta a valorizzare le sue intuizioni sul lavoro sembra essere la granitica e famigerata Carolyn Martens (Fiona Shaw), un'agente governativa di alto profilo dal piglio deciso e il passato turbolento.
Perciò, non appena Carolyn propone a Eve di guidare una squadra
speciale di investigatori dedicata all’affascinante e pericoloso “caso Villanelle”,
la nostra (improbabile) eroina decide di cogliere la palla al balzo e di
provare a ravvivare un po' le sue giornate...
Le cose iniziano a complicarsi, però, nel momento in cui il
rapporto fra ”preda'' e “cacciatrice” (non che sia tanto facile, nel corso di
questa prima stagione, cercare di stabilire chi
esattamente stia correndo dietro a chi...)
tende a oltrepassare ripetutamente il confine professionale, degenerando a poco
a poco in un' ossessione
sconsiderata e destabilizzante per entrambe le donne, e finendo gradualmente
per trasformarsi in qualcosa di molto simile a una vera e propria attrazione ''romantica".
Guardarle interagire comporta una specie di sottile tortura psicologica, dal momento che, a
poco a poco, le difese dello spettatore iniziano a sgretolarsi e i suoi valori morali a slittare verso
lidi scellerati e imprevisti.
Perché il punto è che “Killing
Eve”, al pari della già citata “Fleabag”,
è semplicemente una delle serie tv più folli, divertenti, anticonvenzionali e
imprevedibili che io abbia mai visto.
Le due attrici
protagoniste sono una forza della natura, e la sceneggiatura riesce a tenerti avvinto nel suo incantesimo
dall'inizio alla fine... Spingendoti a provare, nel frattempo, un nugolo di
sentimenti molto, molto scomodi nei confronti di Villanelle, probabilmente la
pazza più pazza che si sia materializzata sui nostri schermi dai tempi della
mitica Alice Morgan, e a parteggiare incondizionatamente per lei
nonostante la cattiveria e la violenza inesprimibile che le scorrono nelle
vene.
Che uno debba ritrovarsi a desiderare un lieto fine per Villanelle
(sapendo già che la sua definizione di lieto fine comprende la possibilità di
ammazzare almeno 4 o 5 persone a settimana…) e a fregarsene altamente della
sorte di un povero e bravo diavolo come Niko, secondo me la dice lunga sul modo
in cui funziona la psiche umana... Su quella sorta di fascinazione morbosa che
proviamo nei confronti di tutto ciò che ci spaventa, ci inquieta, ci confonde,
ci sconvolge.
Se siete ''arrivati in ritardo” come me, insomma, e non
avete ancora iniziato a vedere “Killing
Eve”, prendete in seria considerazione l'idea di recuperare.
In quanto alla
sottoscritta, sappiate che la vostra Sophie si è già ripromessa di tenere d'occhio
i futuri progetti della machiavellica Waller-Bridge con tanta, tanta attenzione...
In estrema sintesi: La serie tv più diabolica, dissacrante,
liberatoria e divertente dell'anno arriva finalmente in Italia, pronta a
dimostrarci l'irresistibile fascino del Male... E a farci sogghignare come una
manica di idioti dal primo all’ultimo episodio!
Ho visto il primo episodio quando è uscito, e mi sono innamorata della serie.
RispondiEliminaPoi, come buona parte delle serie di cui adoro il pilot, l'ho messa da parte all'insegna del "quando ho tempo faccio la maratona". Ora non so se guardarla in lingua originale o aspettare che la doppino tutta ç_ç
Credo che in italiano sia disponibile fino alla quinta puntata, quindi in ogni caso non dovresti aspettare molto...
EliminaIo ti consiglio comunque di guardarla in inglese (è quello che consiglio sempre), perché le interpretazioni delle due protagoniste sono veramente ottime, e meritano di essere "ascoltate" in tutto il loro splendore! ^____^
Però hai fatto benissimo ad aspettare che fosse disponibile per intero, perché questa è proprio una di quelle serie da divorare avidamente, una puntata dietro l'altra! ;D
Un gioiello sfavillante, davvero.
RispondiEliminaE mi sono innamorato ufficialmente della Comer!
Chi non lo è?! *____*
EliminaSperiamo che la prossima stagione si riveli all'altezza, non vedo l'ora di scoprire cosa succederà adesso... ;D
Questa l'avevo sempre scartata a priori, non so nemmeno io bene il perchè ma ora so di aver sbagliato! Dopo aver letto la tua recensione non ho più dubbi, la devo assolutamente recuperare!!!
RispondiEliminaNon posso che approvare il tuo nuovo proposito, Sian! ;D
EliminaComunque confermo: è davvero una delle serie più divertenti, folli e geniali che abbia mai visto! ^____^
Adorata anch'io, scritta alla perfezione, protagoniste e personaggi che non si può che amare. Sì, l'ironia e la velocità di cui avevo bisogno.
RispondiEliminaInfatti, è stato lo stesso anche per me! :)
EliminaPer fortuna, ha anche ottenuto un buon successo in termini di ascolti: con un finale del genere, rinnovarla per una seconda stagione era praticamente un obbligo morale! ^^
mi sono abbonata da poco a Tim Vision e ho visto che è nel loro catalogo. Se mi sento in vena ci faccio un pensierino!
RispondiEliminaSono abbonata anch'io, e penso che questa sia praticamente una delle poche serie veramente imperdibili disponibili sul loro catalogo. Spero che ti piacerà! ;D
EliminaKilling Eve merita decisamente più attenzione, crea quel giusto mix di thriller con un tocco di assurdo del quale non puoi fare a meno. Mi ha ricordato molto la serie Hannibal con le sue dinamiche e il mettere costantemente in dubbio la tua morale, forse Killing Eve si adatta un pò più al grande pubblico, un pò meno oscuro e con meno metafore pretenziose perchè Villanelle non si pone decisamente nessuna restrizione. Come hai scritto tu è diabolica e geniale, un minuto prima ti scioglie con i suoi occhioni e quello dopo fa fuori un intero esercito e dopo scopri che voleva solo un pò di compagnia per guardare un film.
RispondiEliminaNon ho seguito "Hannibal", purtroppo, ma, a giudicare da quanto leggo in giro, credo sia una serie che farei davvero meglio a recuperare al più presto... Anche perché ho amato molto i romanzi di Harris da cui tutto è iniziato, e "Il silenzio degli innocenti" è uno dei miei thriller preferiti di sempre! :)
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